Malaria, due casi a Bologna: ricoverata anche una bimba di 5 anni

Una bambina di 5 anni di origine straniera, ma residente nel Circondario imolese è ricoverata al Sant’Orsola di Bologna in condizioni non critiche dopo che per lei è stata confermata un’infezione malarica.

Due casi di malaria a Bologna. Oltre alla donna incinta di diciotto anni, una bambina di cinque anni di origine straniera ma residente nel Circondario imolese e giunta mercoledì sera alle 19.15 al Pronto Soccorso pediatrico dell’Ausl di Imola su invio del medico curante con sintomi che potevano essere attribuiti a infezione malarica, è stata trasferita al Sant’Orsola di Bologna. La bimba sarebbe “in condizioni non critiche”. Il Laboratorio Unico Metropolitano ha confermato la presenza del Plasmodium Vivax, una specie meno aggressiva del Plasmodium Falciparum. Il Dipartimento di Igiene pubblica ha confermato che la piccola paziente era rientrata da alcuni mesi da un viaggio nel suo Paese d’origine e lì probabilmente ha contratto la malattia. Il P.Vivax infatti può avere un’incubazione di diversi mesi.

Critiche le condizioni di una giovane donna incinta – Quello della bimba di Imola non è però l’unico caso segnalato a Bologna. È di poche ore fa la notizia di un’altra paziente ricoverata all’ospedale Maggiore di Bologna sempre per malaria. Si tratta di una giovane donna di origine nigeriana di diciotto anni che, come la piccola, è rientrata in Italia dopo un periodo in Africa. La giovane, incinta, si è presentata mercoledì sera al pronto soccorso e non stava bene. Gli esami hanno confermato che si tratta di malaria, presumibilmente un caso importato. Le condizioni della ragazza sono critiche ma stabili – i rischi riguardano anche il bambino che aspetta -, la prognosi è riservata. fanpage.it

La malaria è la più importante parassitosi e la seconda malattia infettiva al mondo per morbilità e mortalità dopo la tubercolosi, con 500 milioni di nuovi casi clinici all’anno (di cui il 90% in Africa tropicale) e 1 milione di morti all’anno; La malaria è una malattia infettiva causata da protozoi del genere Plasmodium (P. falciparum, P. vivax, P. ovale, P. malariae) trasmessi all’uomo da zanzare femmine del genere Anopheles. Il 40% della popolazione mondiale vive in aree in cui la malaria è endemica situate in aree tropicali e subtropicali e a un’altitudine inferiore ai 1800 metri. Ogni anno circa 10.000-30.000 viaggiatori europei ed americani, ufficialmente si ammalano di malaria. I dati sono sottostimati in quanto un gran numero di viaggiatori effettua autodiagnosi ed assume i farmaci antimalarici sfuggendo al controllo ed alla denuncia medica.
L’aumento dei viaggi internazionali negli ultimi decenni, e la presenza di flussi migratori dai paesi dove la malattia è endemica hanno prodotto un aumento dei casi di malaria nei paesi dove la malattia non è trasmessa, per mancanza della zanzara vettrice.
I casi in Europa sono tutti di importazione, cioè il contagio è avvenuto nei paesi dove è presente la malattia e non si trasmette da persona a persona. Raramente si è verificato qualche caso autoctono, cioè la malattia si è manifestata in persone che non avevano viaggiato in territori endemici. Questi casi si erano manifestati in seguito a puntura di zanzare che erano sate trasportate da aereoplani (malaria deglia aereoporti) Occorre considerare la possibilità di contagio da zanzara importata attraverso i mezzi di trasporto quali navi ed aerei. Il trattamento della malaria ed il suo controllo è diventato più difficoltoso da quando la resistenza ai farmaci da parte dei parassiti si è diffusa a macchia d’olio in molte regioni dell’area tropicale. Resistenza insorta anche agli insetticidi da parte degli insetti vettori.
Interventi importanti per controllare la malaria includono: il trattamento rapido ed efficace della malattia con terapie a base di artemisinina combinata con altri farmaci, l’uso di zanzariere trattate con insetticidi, l’utilizzo di insetticidi e repellenti per il controllo delle zanzare.
Notiziecristiane.com

Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui