CONVEGNO: FEDE, OPERE E SVILUPPO – BRESCIA 16/09/2017


Salomone chiese a Dio la sapienza

Io Elisee Moussoungoula Kalle ho chiesto a Dio l’onestà perché è una virtù raracosì si esprime il pastore, professore e teologo Elisee che Dio volendo e piacendo sarà prossimo candidato come futuro Presidente del Congo.

I media tacciono sulle atrocità che continuano a succedere nella Repubblica del Congo ma io giornalista cristiana e Missionaria presso il Rd Congo, Luisa Lanzarotta, non voglio e non posso tacere perché conforme alla Parola di Dio so per certo che nulla di tutto questo orrore causato dalla dittatura che governa il paese sta passando inosservato agli occhi di Dio e che sia gli autori materiali che tutti coloro che si nascondono dietro l’indifferenza del silenzio, rendendosi con tale atteggiamento loro complici, dovranno rendere conto a Dio nel giorno del Suo giudizio universale. Quel giorno in cui Dio ci chiamerà individualmente per nome e nessuno di noi potrà nascondersi o fuggire dalla Sua presenza e dal Suo giudizio.

In Congo il clima è pesante e di insicurezza c’è un genocidio in corso di cui sono complici i nostri dirigenti e la comunità internazionale.

Più di sei milioni di persone sono morte la metà erano bambini sotto i cinque anni; ci sono un numero infinito di persone che scompaiono ogni giorno e non vi si può fare nulla; migliaia di donne e bambine vengono violentate e mutilate dagli eserciti occupanti eppure i media continuano a tacere su questa atroce realtà.

La motivazione di tutto questo orrore si cela dietro un’unico motivo che è quello di cogliere la ricchezza eccezionale di minerali che detiene il sottosuolo del paese (diamanti, oro, stagno, gas, petrolio, uranio, coltan) e per via della deforestazione di cui il legno tagliato è fonte di grande guadagno motivo per cui Massimo D’Alema è recentemente andato in Congo e ha firmato un accordo con una società di petrolio, ovviamente questi soldi non entreranno mai sul conto del Congo che dal 1965 si è visto abolire il tesoro pubblico che in realtà è esistito solamente due anni e più precisamente dal 1960 al 1962 (anche su quest’aspetto i media tacciono).

L’aspetto più grave di cui sono vittima i congolesi è che tutte queste atrocità avvengono tra l’indifferenza generale degli altri paesi e con il sostegno degli Stati Uniti e dell’Europa.

L’ONU che dovrebbe intervenire a loro difesa e sostegno invece cosa fa?

Il suo pensiero altro non è che una scatola vuota in quanto è pilotato dagli Stati Uniti e da altre potenze che fanno parte di un governo corrotto, L’ONU in concretezza non conta niente perché non ha voce in capitolo e quindi concretamente posso dire che non “esiste” in quanto esistono solamente gli stati potenti che agiscono a discapito del paese e della popolazione per arricchirsi.

Il movente di questo genocidio altro non è che dovuto alle molte risorse naturali nella RDC che sono di vitale importanza per l’economia occidentale. Gli interessi economici di noi occidentali non guardano in faccia niente e nessuno. Può la vita di queste migliaia di persone equivalere agli interessi economici degli occidentali?

Io Elisee Moussoungoula Kalle se sarò Presidente del Congo per prima cosa griderò a Dio (Salmi 56:9 “Nel giorno che griderò a te, i miei nemici voteranno le spalle. Questo lo so, perché Dio è per me”) e metterò in pratica la “fede” che senza “opere” è morta, dunque dobbiamo “operare” attraverso lo “sviluppo” perché quando Dio ci ha creati non c’era niente ma ci ha fatti il dono della “creatività“, dobbiamo quindi sfruttarlo secondo la volontà divina.

Chiunque dice di avere fede ma non opera le sue parole sono semplicemente “parole al vento“.

Se sarò Presidente del Congo concretamente per lo sviluppo del mio paese seguirò il modello di linea occidentale in tutto e per tutto; farò 630 riforme e disegni di legge; sarò onesto (come ho chiesto a Dio) e non ruberò neanche un centesimo al mio popolo; durante il mio mandato non comprerò nessuna arma; affronterò il problema con le multinazionali dando loro delle garanzie con la condizione che il beneficiario dei soldi che entrano deve essere il popolo congolese e non i soliti corrotti che continuano ad arricchirsi; io garantirò gli interessi della mia gente facendo delle riforme incredibili per ripristinare i valori. Per prima cosa dobbiamo ripristinare il tesoro pubblico; ci deve essere la Corte dei conti; l’agenzia delle entrate che controlla ogni entrata economica e una Banca centrale per controllare il valore e il flusso sul mercato, la convertibilità e deve avere la funzione di stabilizzare l’economia.

Se Dio mi darà la possibilità di governare il Congo gli occidentali mi staranno tutti intorno perché hanno le idee per apportare un cambiamento risolutivo. Inoltre se sarò eletto Presidente inviterò tutti i capi di stato e in loro presenza mi inginocchierò ed innalzerò il nome del Signore Gesù Cristo. Se sarò Presidente del Congo proteggerò la mia gente dalla dittatura che li rende vittime del genocidio, scomparsa nel nulla, vittime di stupro e mutilazioni (2 Re 19:34 “Io proteggerò questa città per salvarla, per amore di me stesso e per amore di Davide mio servo”).

Sia fatta secondo la volontà del Padre, se Egli vuole usarmi come strumento nelle Sue potenti mani per liberare dall’oppressione i congolesi io ubbidirò. A Dio soltanto sia tutta la lode, la gloria e l’onore oggi e sempre nei secoli dei secoli, amen.

Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com


Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui