
Fede e raziocinio sono davvero in contrasto tra loro? Davvero è possibile stabilire con certezza che scegliere di credere in un Dio vivente sia la conseguenza di un’innata emotività personale? Noi credenti siamo persone che hanno spento davvero il cervello?
Non sarà certo un post di poche righe su Facebook a poter rispondere in maniera definitiva e dettagliata a queste domande. Di certo però, è anche vero che il raziocinio, quello vero, non teme il confronto: lo spera.
Nessun vero credente in Gesù Cristo pretenderà mai di convincerti a scegliere tra fede o ragione. Dio non ha mai voluto creare con l’uomo una relazione basata solo sull’irrazionalità, o forse solo all’inizio. La Bibbia, il libro che ci rivela l’amore che Dio ha per l’uomo, non presenta mai un Dio misterioso (misteriose sono forse le Sue intenzioni e la Sua volontà) o poco chiaro a cui porre misticamente fede. La fede cristiana è concreta e come primo approccio richiede un vero confronto razionale.
Successivamente, al raziocinio si affianca la fede. Sì, perché per esempio poter credere alle tante intenzioni di Dio verso i Suoi servi (la Sua volonta) o ai tanti miracoli che Gesù Cristo ha compiuto, ci vuole fede e non ragione. Come si fa ad azionare la ragione quando si legge nell’Antico Testamento di Dio che apre il mare in due e fa attraversare il Suo popolo sull’asciutto. O la caduta delle mura di Gerico. O di Gesù che cammina sull’acqua, della risurrezione di Lazzaro, della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Della Sua stessa resurrezione e ascesa al Padre. Queste sono cose davanti alle quali la ragione si arrende, e interviene, al contrario, la fede.
Con questo non voglio di certo affermare che nel cristianesimo, fede e ragione non vanno a braccetto di pari passo. Ma credo che, come scritto all’inizio del post, la ragione serva per conoscere che c’è un Dio che ci ama e che vuole relazionarsi con noi esseri umani, essendo Sue creature. Mentre la fede è quell’elemento (dono di Dio) che se azionata, ci fa credere in cose irrazionali e ci fa camminare in una dimensione dove non c’è spazio per la ragione.
Alessio Sibilla | Notiziecristiane.com
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