Sono sempre di più gli ex testimoni di Geova che si definiscono “Consapevoli”: un termine che vuole richiamare la presa di coscienza di quanti, dopo aver militato nel movimento, hanno deciso di unirsi per sensibilizzare e informare il maggior numero di persone possibile circa la natura e i metodi di questa religione.
Secondo loro, ciò che accade nei testimoni di Geova è un dramma umano che si consuma quotidianamente e nel silenzio delle istituzioni, provocando situazioni sociali e psicologiche spiacevoli. Le persone verrebbero infatti “incatenate” con metodi di coercizione, con sistemi di manipolazione mentale, con isolamenti sociali e con regole severe.
I testimoni di Geova, stando ai Consapevoli, sarebbero talmente “terrorizzati” dalle punizioni prospettate dall’organizzazione da non riuscire nemmeno a pensare a qualcosa che sia diverso dalle dottrine propinate dal Corpo Direttivo. Chi trasgredisce le regole, infatti, viene espulso con relativo ostracismo da parte di parenti e amici che lo considerano già “morto”.
Gli adepti, inoltre, verrebbero fortemente scoraggiati a letture diverse da quelle proposte dall’organizzazione. Non solo, ma negli ambienti dei testimoni di Geova sarebbe vietato pensare e parlare in modo critico, tutti devono conformarsi alle dottrine del Corpo Direttivo, le obiezioni sono bandite, pena l’accusa di apostasia con relativa condanna divina.
I fedeli sono scoraggiati dall’impegnarsi troppo nelle attività lavorative, così che possano avere più tempo da impiegare in opere di proselitismo. Un’opera fatta vendendo pubblicazioni a domicilio, secondo una strategia commerciale che favorisce solo l’organizzazione, che attualmente detiene un patrimonio di 3 miliardi di euro tra beni mobili e immobili.
Nessun testimone di Geova osa ribellarsi, perché sarebbero terrorizzati ed emotivamente ricattati dal Corpo Direttivo. E così rifiutano qualsiasi opinione diversa da loro credo, perché dubitare della loro religione sarebbe il primo passo verso una condanna a morte chiamata Giudizio Universale o Guerra di Armagheddon che il Corpo Direttivo preannuncia sempre dietro l’angolo.
Ecco perché questi ex testimoni, che hanno coniato il neologismo di Consapevoli, si sentono in dovere di far emergere ciò che sta accadendo in questa organizzazione. E per fare questo stano lavorando duro, divulgando notizie e informazioni che possano far presa sulle coscienze dell’opinione pubblica e magari anche dei fedeli rimasti.
Mario Barbato
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