Predicatori o urlatori di strada!

Quante sconfitte subiamo perché non aspettiamo il segnale di Dio! Dobbiamo attendere il soffio dello Spirito Santo e dopo, potremo lanciarci all’attacco. La tempistica è di vitale importanza: non dobbiamo mai anticipare Dio. Non dobbiamo pensare di essere all’altezza della situazione, come Giosuè ad Ai, e soltanto in seguito consultare il Signore. Davide fu saggio: prima aspettò che si muovesse Dio è poi lo fece lui. Lo Spirito Santo è all’opera anche oggi nella vita di chi confida in Dio, per metterci nella condizione di combattere le nostre battaglie e sconfiggere l’avversario dell’anima nostra. Accertiamoci, però, che il Signore sia la nostra avanguardia. Soltanto allora saremo valorosi ma, soprattutto, vittoriosi.

Ventisei anni fa, diedi la mia vita al Signore. Avevo tanta voglia di conoscere le profondità e le ricchezze di Dio! Divoravo la Bibbia verso dopo verso, capitolo dopo capitolo e libro dopo libro. Il pastore, notando il mio interesse riguardo le cose di Dio a distanza di solo tre mesi dalla mia nuova nascita, mi regalò un libro: “Il pellegrinaggio del cristiano”, di John Bunyan, libro che tutt’ora conservo. Lo lessi almeno due volte. Da quel giorno, iniziai ad appassionarmi ai libri cristiani. Non so quanti ne avrò letti, forse 1000? Mah. Tutt’ora a casa ho vari libri sparsi in ogni mobile, la libreria è diventata piccola. Leggevo con così tanta passione che mi immedesimavo nell’autore del libro. La sua casa, il suo paese, i tempi in cui viveva, la sua fede e la sua morale di vita. Ho letto libri da Charles Spurgeon, Billy Graham, David Wilkerson, Charles Finney, A.W.Tozer, Leonard Ravenhill, D.A.Carson, D.L.Moody, George Wood, Joni Tada, John G.Butler, Luis Paul, Myer Pearlman… e tanti altri. Anche se sono pentecostale, mi piace leggere e confrontarmi con altre denominazioni come: metodisti, presbiteriani, battisti, calvinisti e altri.

Non voglio discriminare i predicatori di oggi, ma credo sinceramente che non c’è nessun paragone con quegli uomini del tempo addietro (parlo in generale). Erano uomini che avevano fatto della fede in Cristo la propria ragione di esistere. Erano talmente impregnati dalla fede, dall’amore e dalla passione per le anime che anche un cieco se ne sarebbe accorto al loro passaggio. Innanzitutto non erano sprovveduti, pregavano prima di predicare alle folle. Molti predicavano all’aperto e, quando avevano l’intuizione, l’ordine di Dio, ecco che iniziavano a predicare. Una volta John Wesley predicò in un cimitero, salì su una tomba lasciandosi guidare dal Signore. La gente restava meravigliata e compunta nel proprio cuore. Erano centinaia e centinaia quelli che accettavano il Signore nella loro vita. La chiesa d’Inghilterra lo espulse da tutte le chiese sparse sul territorio, perché John Wesley insegnava la verità, differentemente dalla chiesa madre d’Inghilterra. Così, quando vide che Dio si stava usando di lui per predicare a centinaia, migliaia di anime per le strade, compose questo detto: “Il mondo è la mia parrocchia”. Anche il suo amico George Chesterfield predicava all’aperto. Era soprannominato: “voce d’angelo” tanta era forte la sua voce. Poteva essere ascoltata fino a 2 km di distanza. Questi predicatori zelanti e consacrati a Dio portavano dei messaggi da parte di Dio così forti e pieni di Spirito, che le persone non fiatavano tanto che erano convinti di peccato. Molti, piangendo, cadevano sulle loro ginocchia riconoscendosi peccatori.

Smith Wigglesworth era un idraulico senza istruzioni, ma Dio lo guidò in tutta la Gran Bretagna per portare salvezza e risveglio. Era un uomo che aveva anche il dono di guarigione. Spesso usciva per strada e in silenzio si metteva all’angolo di qualche via. Pregava incessantemente il Signore affinché gli indicasse qualcuno a cui parlare e portare la salvezza. E così aspettava Dio che gli dicesse: “ecco vai da quel tale e parlagli di me!”

Oggi, invece, a parte i pastori che evangelizzano correttamente con tende, permessi eccetera, ci sono persone non sono mai state chiamate da Dio per predicare. Persone esaltate che non predicano, ma gridano facendo spazientire le persone, senza portare alcun messaggio da parte di Dio. Girano con le Bibbie aperte in mano, ma non danno mai un messaggio di speranza. Cambiano anche il loro timbro di voce come fanno i preti all’altare. Ma non si converte nessuno. Ricordo un episodio, forse nel mercato di Sassuolo, in cui alcuni di questi “predicatori” del “grido” urlavano lanciando sulla folla messaggi di calamità, dicendo: ” Convertitevi al Signore – l’ira di Dio è su di voi – non avrete scampo “-. All’improvviso una signora passò accanto a questi e bestemmiò il nome di Dio. Subito uno di loro, che sembrava il capo, intervenne: ” Vai via da noi Satana, lascia il corpo di questa donna”. Ma mi domando, se non esistesse Facebook, che con i loro filmati popolano i social, queste persone farebbero quello che fanno? Secondo me no! È tutto un farsi vedere, farsi notare davanti agli uomini. Mi perdoni il Signore, ma quando mi trattengo a vedere e sentire queste persone, il mio spirito si inasprisce. I predicatori di cui vi ho parlato prima, che amavano le anime perse, percorrevano a piedi o a cavallo per predicare anche a dei rozzi contadini perché Dio ama anche quelli, non utilizzavano i social o le telecamerine per farsi pubblicità.

La cosa che più mi turba e che persone che ritenevo fratelli maturi mi inviano in chat questi filmati di pseudo predicatori e baby predicatori credendo che siano veramente opera di Dio!

Oggi l’umanità sta vivendo il più grande dei disordini, e ovviamente anche la chiesa ne viene coinvolta. Perché oggi c’è poca consacrazione, poca voglia di santificarsi. Non credo che i predicatori di un tempo ritornino più. Oramai siamo alle porte di una grande apostasia generale. Signore aiutaci a restare sempre svegli e aspettare il tuo glorioso ritorno.

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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