Quando sono andata per la prima volta a Cristo, tutti i giorni da anni bevevo Jack Daniels e da parecchi mesi saltuariamente sniffavo metanfetamina. Non mi consideravo una alcolista a quei tempi, visto che mi fermavo quando arrivavo ad essere ubriaca, ma adesso so che mi sbronzavo e mi drogavo per mascherare la ferita che avevo seppellito dentro di me. Una ferita che era troppo grande da affrontare. Una ferita che mi aveva portato nelle braccia delle donne. La ferita veniva dall’abuso sessuale. I suoi viscidi tentacoli hanno avvolto il mio cuore e la mia mente, seminando in profondità il seme della rabbia e dell’odio verso gli uomini, e verso me stessa. Non volevo averci niente a che fare con gli uomini. Nella mia testa erano tutti dei pervertiti che non pensavano altro che al sesso. Secondo me, le donne rispondevano al mio bisogno di amore ed autostima. Mi consideravo lesbica.
Tuttavia, c’era un Dio in cielo al quale mi ero affidata quando ero bambina e che teneva stretto a sé quel “Sì, Gesù!” che gli avevo detto quando ero in quinta elementare. Fortunatamente, conosceva ogni dettaglio della mia vita e sapeva esattamente come raggiungere il mio cuore.
Una sera, dopo essermi divertita in un locale lesbico a West Hollywood con la mia ragazza, siamo andate a comprare delle sigarette. Abbiamo notato un senzatetto seduto a terra con la schiena rivolta verso il muro del negozio, che piangeva.
Eravamo colpite da questo sguardo. Era la prima volta che ci capitava di incontrare un uomo in strada che piangeva. Sembrava essere sconvolto a motivo di un bigliettino che stava leggendo e che ci ha dato affinché lo leggessimo. L’impressione che ho avuto, vedendo la scrittura, era che un Cristiano glielo avesse dato (aveva una puntina a forma di angelo in basso). Dopo averglielo ridato, la mia ragazza ha pensato che avrebbe potuto risolvere il suo problema comprandogli un’altra bottiglia di Vodka. Quindi, è sparita dentro il negozio, lasciandomi fuori con quest’uomo.
E’ stato quando i miei occhi si sono incrociati con il suo pianto che per la prima non ho voluto più essere la stessa. I suoi occhi erano così belli e pieni di lacrime dai quali non riuscivo a distogliere lo sguardo. Era qualcosa che proveniva dai suoi occhi che è sembrato toccare la mia anima. Un sentimento che non avevo mai provato prima. Era come se l’Essenza del Vero Amore mi stesse guardando attraverso gli occhi di quest’uomo. Ho osato chiedermi se stessi guardando direttamente negli occhi di Dio stesso, con le lacrime che scendevano sul suo volto e che lasciavano nei solchi sulla pelle sporca.
Continuavo a sentire il nome, Gesù, ancora e ancora.
E’ stato allora che ho riconosciuto la Presenza di Colui a cui avevo dato la mia vita quando ero bambina. Non ho mai voluto lasciare il fianco di quell’uomo. Non ho mai voluto essere lontana da quest’Amore incredibile. Mentre guardavo nei suoi occhi, ho pregato dal cuore che sarei voluto andare ovunque Lui (Gesù) avesse voluto. Avrei voluto essere ovunque quell’uomo fosse stato, per il resto della mia vita. Ho anche realizzato che, sì, si trattava di un senzatetto, ma quel sentimento di Amore aveva avvolto le sue braccia attorno alla mia anima, e ne ero attaccata.
La mia ragazza era uscita dal negozio portando dei regali (una bottiglia di Vodka per l’uomo) e, per qualche strana ragione, non sembrava voler lasciarlo neppure lei (era un comportamento alquanto strano da parte sua!).
Quindi, tutti e tre ce ne siamo andati via dal negozio ed abbiamo trovato un cantuccio sul marciapiede dove ci siamo seduti per parlare. Durante la conversazione quest’uomo (che io chiamerò Thomas) mi disse che avrei fatto ricrescere le mie sopracciglia. Pensavo fosse una cosa strana da dire e gli obiettai che sicuramente non l’avrei fatto! Siamo ritornati indietro ed abbiamo ripreso il discorso per scherzo ed insistette che sicuramente l’avrei fatto.
Poi mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha detto: “Tu la lascerai.”
Ero sbalordita che avesse detto una cosa del genere e mi sono anche meravigliata di me stessa per non avergli replicato nulla, come invece avevo fatto per le sopracciglia! La mia fidanzata non lo aveva trovato divertente e mi ha guardato male per il fatto di non aver controbattuto.
Col senno di poi, il fatto che non abbia detto a Gesù che non volevo più averci nulla a che fare con Lui – anche se non mi trovavo in una bellissima condizione – ha reso possibile che io ricevessi le parole di quel senzatetto. Quella notte ha segnato un cambiamento nel corso della mia vita. E’ andata a finire che ho rotto con la mia ragazza alcune settimane dopo, ed ho anche fatto ricrescere le sopracciglia!!
Dopo essere tornata a vivere coi miei genitori nel 1996, ero una persona distrutta e la mia mente debole e fragile. Più mi rattristavo per la perdita della mia vecchia vita, più avevo male al cuore. Un giorno mentre leggevo la Bibbia, sono arrivata ad un passo che davvero non capivo:
GESÙ DISSE: «SE UNO VUOL VENIRE DIETRO A ME, RINUNCI A SE STESSO, PRENDA OGNI GIORNO LA SUA CROCE E MI SEGUA. PERCHÉ CHI VORRÀ SALVARE LA SUA VITA, LA PERDERÀ; MA CHI AVRÀ PERDUTO LA PROPRIA VITA PER AMOR MIO, LA SALVERÀ. INFATTI, CHE SERVE ALL’UOMO GUADAGNARE TUTTO IL MONDO, SE POI PERDE O ROVINA SE STESSO? PERCHÉ SE UNO HA VERGOGNA DI ME E DELLE MIE PAROLE, IL FIGLIO DELL’UOMO AVRÀ VERGOGNA DI LUI, QUANDO VERRÀ NELLA GLORIA SUA E DEL PADRE E DEI SANTI ANGELI. (VANGELO SECONDO LUCA 9:23-26)
Quando ho letto questi versi, ho pensato che mi stessero dicendo LETTERALMENTE di prendere la mia croce e seguirLo. Quindi, ho voluto disperatamente fare quello che Lui voleva, e così ho trovato due assi di legno appartenenti a mia sorella e…le ho assemblate e ho cominciato a camminare per strada “portando la mia croce”. Non c’è bisogno di dirlo… Non è stato facilissimo: la polizia ha finito per fermarmi e mi hanno portato all’ospedale psichiatrico dove sono rimasta per due settimane!!
Anche se avevo frainteso quello che il Signore voleva dire con “Prendere la propria croce”, pensavo comunque che aveva apprezzato quello che avevo fatto. Poi mi ha mostrato che “prendere la propria croce” significa rigettare tutto quello che mi faceva comodo e che Lo offendeva. Adesso, per il fatto che non faccio più quello che ero solita fare, ha portato alcune persone a non stimarmi come prima. Questo è quello che ora mi sembra voler dire “prendere la propria croce”. Non sto andando più dietro a “me stessa” o ai miei “sogni”, ma piuttosto sto puntando a vivere una vita per il Solo che è morto al mio posto.
La vecchia Brooke che è stata, è MORTA, crocifissa con Gesù. la nuova Brooke che vive, ora VIVE nella Potenza dello Spirito che ha risuscitato Gesù dai morti. Gesù, il figlio di Dio, mi ha perdonato da tutti i miei peccati!!! Il Suo sangue mi ha lavato e pulito e mi ha marchiato interiormente come NUOVA.
La Sua dolce ed amorevole gentilezza mi hanno guarita dalle regioni per cui mi approcciavo alle donne in un modo sessuale.
Anche se vivevo come donna omosessuale, Gesù era capace di convincermi di peccato e di incontrarmi al punto in cui mi trovavo. Fortunatamente non mi ha lasciato nella mia condizione di peccato. Mi ha soccorsa e mi ha riportata alla mia famiglia. Il suo dolce Amore ha guarito le profonde ferite dell’abuso sessuale e mi ha dato la forza di perdonare coloro che mi avevano fatto del male. I tentacoli dell’abuso sessuale, la rabbia e l’odio nei confronti degli uomini sono stati infranti. Il Signore ha guarito il mio cuore fino al punto che di sposarmi, e lo sono già da sette anni. Mio marito è molto gentile, si chiama Andy, ed è stato usato da Dio per recare ancora più guarigione al mio cuore.
Qui la testimonianza completa (in inglese).
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