Correre, saltare, salire o scendere, afferrare, stringersi, guardare e guardarsi in faccia, sono cose che non tutti possono fare al 100%. Perché un giorno, proprio in un attimo, tutto ciò che era normale da quel momento non lo è stato più.
La storia raccontata dal disabile o da un suo familiare sarà sempre la stessa. Essa inizia in un terribile incidente o per una banalissima distrazione, a motivo di una malattia rara o di un malessere comune ma curato male; a volte per il tentativo di suicidio o perché sopravvissuti ad un omicidio. Fatto sta, che tutte queste persone hanno perso la loro agilità. Sapete quando un disabile vive da disabile? Quando gli si fa credere che è diverso da tutti gli altri. Nel Vangelo troviamo la folla che portava a Gesù i loro storpi, zoppi, ciechi, mutilati, persone con malattie deformanti e GESÙ DI NAZARETH li guariva tutti.
Vorrei oggi portare a Lui quanti versano in queste CONDIZIONI o che vivono l’infamante peso di sentirsi diversi rispetto gli altri. Non sapete che Dio è fedele e che cambia la disabilità in qualcosa di “DIVERSAMENTE ABILE”? Perché diversa è la natura della forza che possiamo ottenere per fede. Non dovremmo vergognarci anzi bisognerebbe gridarlo forte che quello che abbiamo, ci ha tolto ogni forma di forze. Ma il verso di oggi dice: IO POSSO OGNI COSA IN COLUI CHE MI FORTIFICA! Non dire a te stesso: “non ho nessuno che mi aiuti“, “a che serve vivere così”, “nessuno si prenderà cura di me”. Perché Dio è Colui che fa i miracoli e che accende una speranza che non sarà delusa.
L’apostolo Paolo, scrittore di questo verso, dice di essere stato fortificato proprio lì dove erano i suoi limiti e di aver sperimentato che in Gesù è possibile fare ogni cosa. Andiamo oggi ai piedi di Gesù per ricevere il nostro miracolo o una specifica Parola di vita per noi.
Filippesi 4:13 – Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica .
Giovanni Praticó
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