A GAETA UN SERVIZIO PER ACCOMPAGNARE LE COPPIE ADOTTIVE

Nel 2017 è nato, nel Comune di Gaeta, il Centro per le Adozioni Internazionali. Il servizio si propone di accompagnare e orientare le coppie nel percorso dell’adozione internazionale e nazionale.

“Spesso – spiega il Centro Adozioni- le persone che si rivolgono al nostro servizio sono completamente disorientate e disinformate sul percorso dell’adozione: da dove si inizia? Come si presenta la domanda? Chi e come può adottare? E poi ancora, quale paese scegliere per l’adozione internazionale e secondo quali criteri?”.

Gli interrogativi ai quali rispondere sono tanti, e in un contesto in cui è facile cadere vittime dei pregiudizi, di informazioni false, imprecise e/o distorte è importante affidarsi a professionisti seri ed Enti riconosciuti onde evitare che le coppie (o anche i singoli interessati all’affido) possano desistere dall’intraprendere questo percorso per mancanza di conoscenze  o competenze.

“I dati relativi alle adozioni del primo semestre del 2022 sono incoraggianti rispetto al calo subito nel 2020 e considerando, inoltre, il conflitto Ucraina – Russia, ma c’è bisogno di maggiore formazione e informazione sul mondo dell’adozione; sulle strategie educative e soprattutto, occorrerebbe seguire di più le famiglie una volta terminato il percorso amministrativo” conclude il centro adozioni.

Il Centro Adozioni, infatti, oltre alle procedure amministrative e legali si occupa anche di progetti che aiutano a diffondere e costruire una migliore cultura del bambino adottato, affinchè sia completamente accolto nel mondo sociale e scolastico.

In attesa di ricevere i dati ufficiali di tutto il 2022, si possono di seguito consultare i dati dei primi sei mesi pubblicati dalla CAI

https://www.commissioneadozioni.it/notizie/pubbicazione_dati_adozioni_primo_semestre_2022/

Motivo di riflessione sono le parole dell’avvocato Alessia Maria Di Biase, del Centro adozioni internazionali: «Dobbiamo avere ben chiaro il concetto che i diritti dei bambini devono essere messi in pratica da tutti, seguendo il principio ispiratore della priorità dell’interesse superiore del minore. Non bisogna aspettare che siano gli altri a fare qualcosa, ma ciascuno faccia il meglio che può».


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