E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito. 2 Corinzi 3:18
La contemplazione è del tutta sconosciuta in una società frenetica come la nostra.
CONTEMPLARE, ci impone a fermarci e concentrarci su qualcosa che abbiamo davanti. Ci sono paesaggi, percorsi naturalistici meravigliosi e a volte struggenti, davanti ai quali alcuni sono indifferenti, impassibili, distratti.
Contemplare ci porta a capire, a valutare, ad apprezzare e scandagliare particolari che rende ciò che guardiamo qualcosa di unico o qualcosa di estremamente banale. Se vogliamo, anche l’infatuazione o l’attrazione tra due persone nascono dalla contemplazione. Per noi figli di Dio vale sempre la seguente regola che troviamo in Proverbi 5:18-20: “Sia benedetta la tua fonte, e TROVA GIOIA NELLA SPOSA DELLA TUA GIOVENTÙ. Cerva d’amore, capriola di grazia, le sue carezze t’inebrino in ogni tempo, e SII SEMPRE RAPITO NELL’AFFETTO SUO. Perché, figlio mio, ti innamoreresti di un’estranea, e abbracceresti il seno della donna altrui?”
L’apostolo Paolo ci parla di TRASFORMAZIONE che non è casuale, ma che è di natura contemplativa (la nostra), e che poi si realizza grazie ad un processo operato dal Signore che è lo Spirito. Mi piace il modo con cui Paolo descrive tutto ciò, come di chi si specchia a VISO SCOPERTO.
Il cambiamento che Dio può compiere in noi si concretizza quando ci presentiamo a Lui senza maschere. Possiamo fingere con tutti ma NON con il Signore che è Spirito (Atti cap.5); possiamo nascondere quel vecchio vizietto e continuare a giocare nel fare i cristiani, ma non avremo il grande privilegio e onore di contemplare la gloria di Dio che ci prepara per il cielo e ci salva dal giudizio.
CONTEMPLARE Gesù Cristo, ascoltare tra le pagine del Vangelo la Sua Parola, capire il perché del suo agire con amore e a volte con durezza, ci fa scorgere la gloria di Dio; e quando siamo in Sua presenza lo Spirito Santo ci trasforma di gloria in gloria all’immagine del Signore. Fu così per Mosè sul monte Sinai (Esodo 34:29), fu così per Gesù sul monte trasfigurato davanti ai discepoli (Matteo 17:2). Lo è ancora oggi per quanti a viso scoperto continuano a CONTEMPLARE GESÙ! Dio ci benedica
Giovanni Praticó
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