GIOBBE, LA SILICON VALLEY E GLI ULTIMI TEMPI

Quale potrebbe essere il massimo comune denominatore, il filo conduttore di questi soggetti apparentemente così distanti tra loro?

Ma osservandoli un po’ più da vicino e facendo un’ analisi storica ed escatologica (degli ultimi tempi) potremo desumere qualcosa di interessante.

Iniziamo da Giobbe

Conosciamo un pò tutti la storia biblica narrata e la proverbiale pazienza del suo protagonista ma facciamo insieme un focus sul capitolo 2 e vediamo cosa avviene:

Al verso 12 Satana, dopo aver colpito la famiglia di Giobbe e tutti i suoi averi, chiede a Dio di poter infierire maggiormente toccando il suo corpo.

Dio concede al demonio quanto chiesto ma pone una condizione, quella di non toccare la sua vita.

Analizziamo adesso quest’ultima parola, vita.

Sul testo originale ebraico, al posto di “vita”, troveremo la parola nefesh.

Tale parola viene usata ben 754 volte nell’Antico Testamento con tre significati diversi ma, in generale, può essere tradotta con la parola anima che però, da sola, non ne rende l’esatto contenuto.

Bisogna quindi considerare i diversi significati che alla parola nefesh, intrinsecamente, appartengono:

  1. Il primo significato è quello con cui viene descritto, in alcuni passi, il termine gola, Gn 2,6.
  2. Il secondo significato viene usato per esprimere desiderio, bisogni ed emozioni , …l’anima (nefesh) mia è assetata di te (Sal 42:2; 63:1) , … “Io aspetto il SIGNORE, l’anima mia lo aspetta, io spero nella sua parola” (Sal 130:5).
  3. Nefesh nella Parola di Dio è anche la sede della personalità, della responsabilità e della volontà, ….«Se qualcuno (nefesh) commette peccato per errore… » (Lv 4:2). «Una persona (nefesh) pecca se… non dichiara ciò che ha visto o ciò che sa. Porterà la propria colpa» (Lv 5:1). «Ma la persona (nefesh) che agisce con proposito deliberato… oltraggia il Signore; quella persona (nefesh) sarà eliminata dal mezzo del suo popolo» (Nm 15:30). «Ecco, tutte le vite (nefesh) sono mie… chi (nefesh) pecca morirà » (Ez 18:4).

Da questi versi desumiamo che nefesh è la persona che pensa, ha una responsabilità ed una volontà.

I tre significati di nefesh, che abbiamo detto si traduce in generale con anima, in italiano e nel nostro testo in esame viene tradotto convenzionalmente con il termine vita.

Ma dall’analisi fatta sopra possiamo ben dire che la parola vita non si rende del tutto appropriata per esprimere il nostro vocabolo ebraico nel suo senso più profondo ed in tutte le sue sfaccettature.

Ma adesso proviamo a parafrasare il nostro verso in Giobbe 2:12 in funzione dell’analisi fatta sopra di nefesh tradotto nello stesso verso con vita.

Partiamo dal verso originale:

E l’Eterno disse a Satana: ‘Ebbene esso è in tuo potere; soltanto, rispetta la sua vita (nefesh) (vers. Luzzi/Riveduta).

Che parafrasando diventerà:

E l’Eterno disse a Satana: ‘Ebbene esso è in tuo potere; soltanto, rispetta (o non toccare secondo altre traduzioni) la sua responsabilità, la sua volontà, la sua libertà, la sua facoltà di essere sempre presente a se stesso e poter decidere sulle sorti della propria anima/vita (nefesh).

Tali prerogative sono fondamentali per l’essere umano e soprattutto per il credente che attraverso la propria personalità, liberamente, volontariamente e con senso di responsabilità può decidere o meno se intraprendere e continuare una relazione con Dio attraverso l’unico mezzo che gli è concesso, la fede.

La fede è quindi un’espressione volontaria, lucida e responsabile del nostro “desiderio di Dio”, conseguenza di una libera e cosciente considerazione di ciò che noi siamo, di ciòche avviene attorno a noi e di chi Dio stesso è ….Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano (eb 11:6)

Analizzato il primo punto, Giobbe, adesso consideriamo alcuni aspetti degli “ultimi tempi” contemplati dalla Bibbia:

Nel capitolo 13, nei versi 16 e 17 del libro dell’Apocalisse si evince che alla fine dei tempi l’umanità sarà costretta a ricevere un segno, sulla mano destra o sulla fronte senza il quale non si potrà ne comprare ne vendere …  Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte.  Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome (Apocalisse 13,16-18)

Sempre in Apocalisse al capitolo 14, nei versi 9 e 10 troviamo scritto anche che chi riceverà questo marchio andrà incontro ad una condanna sicura:

Chiunque adora la bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, egli pure berrà il vino dell’ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all’Agnello (ap. 14:9,10).

Ma perchè dovrebbe essere condannato?

Perchè questo “marchio” sarà così determinante nel futuro eterno dell’uomo?

Sarà la semplice disavvedutezza a subire la pena del castigo di una eterna dannazione oppure dietro tale perentoria sentenza vi sarà un ostacolo, una inibizione che non mi permetterà di rimanere “insieme” a Dio in uno stato di grazia?

Ricordiamo che l’unico modo per essere in “contatto” con Dio è la fede.

Solo minando o inibendo la nostra facoltà di “poter avere fede” la nostra comunione può essere compromessa, irrimediabilmente.

Ma come, il marchio, potrebbe avere un ruolo determinante intervenendo addirittura nel nostro rapporto con Dio basato sulla fede?

In una situazione normale, in pieno possesso delle nostre facoltà mentali e spirituali e del nostro libero arbitrio, qualsiasi cosa accada attorno a noi, finanche dovessimo affrontare le prove di Giobbe che, probabilmente, rappresentano il picco massimo delle sofferenze che un essere umano sulla terra possa attraversare, avremo sempre e comunque la libertà di “gridare” a Dio e, sempre attraverso la fede, ottenere aiuto e forze per attraversare qualsiasi sofferenza.

Ed anche in quelle circostanze estreme Dio dirà ancora a Satana di non poter toccare (non aver potere) sulla nostra anima lasciandoci liberi e “lucidi” per poter sempre decidere se gridare al cielo o meno, se avere fede oppure no.

Cosa avverrebbe se tale libertà e facoltà fosse inibita?

E se Dio dovesse concedere al “tentatore” , in un determinato “momento” storico, di poter interferire nella nostra libertà decisionale inibendo la nostra facoltà di essere “presenti a noi stessi”, non potendo più percepire il nostro “bisogno di Dio”, il nostro peccato, non potendoci di conseguenza “ravvedere” e non poter mettere in azione la nostra fede?

Semplicemente non potrebbe arrivare a noi il perdono e la condanna sarebbe una conseguenza inevitabile.

Ma come potrebbe avvenire tutto ciò?

E’ arrivato il momento di prendere in ballo la nostra “Silycon Valley”, ovvero il luogo dove viene progettata e prodotta la stragrande maggioranza dei componenti elettronici che danno vita a innumerevoli dispositivi che adoperano la tecnologia digitale, i microchips.

La Silycon Valley è anche il luogo dove vengono progettati e predisposti i più grandi cambiamenti che nel corso degli ultimi decenni hanno trasformato e condizionato la società su scala mondiale.

In questo scorcio della California vengono in sostanza prodotti circa il 90% ????? dei microcomponenti elettronici che danno “vita” ai computers di tutto il mondo e ad altre sofisticatissime apparecchiature digitali.

All’interno della Silycon Valley è presente un prestigioso organismo, la Biological Technology Conference, deputato allo studio e valutazione di microcomponenti progettati per interagire con il nostro organismo, con il nostro corpo.

Tra le varie tecnologie sottoposte alla valutazione della B.T.C. c’è stato (e c’è ancora) un particolare chip di cui molti di noi hanno già sentito parlare, il veri-chip —–

Questo potrà essere impiantato nel nostro corpo allo scopo, dichiarato, di rendere agevole il nostro monitoraggio sanitario (sostituendo la tessera sanitaria, libretti vaccinali, ecc…), dell’identità (sostituendo carte d’identà, patenti di guida, ecc…) ma soprattutto economico, anche se tale ultima finalità non risulta esplicitamente dichiarata.

Ma è noto che tra i maggiori azionisti del progetto veri-chip vi è la società Mastercard.

Tra l’equipe di ingegneri informatici che, in qualche decennio e dopo varie sperimentazioni, hanno reso possibile il realizzarsi della tecnologia del veri-chip vi era un certo Charl Sanders.

Sapete cosa fa oggi Charl Sanders ?

E’ un credente e lo è diventato dopo aver letto la Bibbia ed in particolare il libro dell’Apocalisse.

Ciò che ha colpito maggiormente l’attenzione di Charl sono stati proprio quei versi che parlano del marchio della bestia e delle sue conseguenze per l’umanità impenitente.

Charl Sanders ritiene che il chip che egli stesso ha sostanzialmente contribuito a realizzare è proprio quel marchio descritto nella Bibbia in quanto le caratteristiche descritte corrispondono alla realtà del “preparato” tecnologico.

Tra queste, oltre al fatto che il chip è principalmente progettato per il controllo e la conseguente scomparsa della moneta  Charl Sanders sa che le migliori collocazioni del microcomponente all’interno del corpo (dove si prevede l’impianto) sono proprio la fronte e la mano destra così come “millenariamente” annunciato da Giovanni dall’isola di Patmos, dove l’apostolo ricevette la profezia del libro profetico.

Eppure, a quel  tempo, si era ben lontani dal possedere le conoscenze che servivano per sapere che un dispositivo elettronico, capace di interagire con il nostro sistema nervoso e che necessita di una corretta collocazione al fine di potersi “autoricaricare” (possiede una microbateria al litio) doveva essere strategicamente collocato in spazi ben circosscritti del nostro organismo.

Proprio così, il microchip dovrà essere inserito dentro il nostro corpo e, a sentire Senders, sarà capace di interferire con il nostro sistema nervoso consistente, perlopiù, in impulsi elettrici.

Oggi Charl Sanders gira il mondo avvertendo credenti e non che quegli ultimi tempi sono alle porte e che il nemico delle nostre anime sta per realizzare il suo piano a scapito di coloro che non si cureranno di mettere, in Cristo, in salvo la propria anima.

E proprio quel chip da lui creato avrà un ruolo fondamentale nel piano malvagio permettendo a Satana un reale e, fino a quel momento, “inedito” controllo sull’intera umanità impenitente.

Perchè “inedito”?

Perchè ciò che Dio non ha mai concesso al tentatore nel corso della storia sarà concesso negli ultimi tempi, ovvero la possibilità di “toccare”, condizionare la nostra nefesh, l’anima.

Come potrebbe avvenire ciò?

Diamo alcuni dati sul micro dispositivo:

  1. Il dispositivo è già in fase di sperimentazione in America in alcuni reparti militari e tra gli impiegati di multinazionali allo scopo dichiarato di monitorare le condizioni sanitarie ed il facile controllo dell’attività lavorativa.
  2. Il chip è molto piccolo (12x 2mm ) e si autoricarica sfruttando il campo elettromagnetico del corpo umano.
  3. Consentirà (leggasi obbligherà) la centralizzazione e la gestione dei nostri dati anagrafici, sanitari e (soprattutto) bancari.
  4. Tra gli scopi principali (indirettamente dichiarati) vi è la gestione della transazione monetaria che sarà limitata al trasferimento virtuale di “numeri” da un terminale di una banca ad un altro al fine (dichiarato) di azzerare l’evasione fiscale legata alla movimentazione della moneta fisica che, di fatto, scomparirà.

Il sistema monetario virtuale, in buona sostanza, sarà l’unico mezzo per “comprare e per vendere” ma solo per il tramite del dispositivo che renderà possibile ciò e che ne “certificherà “ (marchio) la bontà delle operazioni compiute in piena “legalità”.

Consideriamo, in merito a ciò, l’uso che già facciamo dei bancomat (anche wireless), delle carte di credito e dei dispositivi elettronici predisposti dalle banche (chiavette) che rendono possibili le nostre movimentazioni bancarie (virtuali) e, tramite i relativi codici, certificano le operazioni.

Ma tali ausilii sono ancora “fuori da noi” o,  al limite, nella nostra tasca.

Presto si farà in modo che siano “in noi”.

Pensiamo anche alle spinte politico/economiche che vanno sempre più verso la direzione della scomparsa della moneta fisica allo scopo dichiarato dell’annientamento dell’evasione fiscale.

  1. Come già accennato, la collocazione migliore del dispositivo nel nostro corpo,

allo scopo di poter ben funzionare (carica della microbatteria) è la mano destra e la  fronte.

  1. Secondo gli scienziati il dispositivo avrà la possibilità di interferire con il nostro sistema nervoso provocando stati emozionali artificiali agendo, per esempio, sulle ghiandole surrenali gestendo la produzione di adrenalina. Le conseguenze di questa attività potrebbero essere induzioni di stati depressivi o euforici. Si potrà influenzare, insomma, la personalità gestendone le emozioni.
  2. Attraverso l’interazione con la ghiandola dell’ipofisi appare verosimile poter gestire l’attività ormonale discriminando la fertilità individuale che, in larga scala, potrebbe portare ad un vero e proprio “controllo delle nascite”.

Tutto ciò sarebbe possibile perchè il nostro organismo è caratterizzato da una continua e costante attività “elettrica” da cui dipendono la maggior parte delle nostre funzioni vitali.

Interagendo con il nostro sistema nervoso, ove si svolge tale “attività elettrica” (campi elettromagnetici), è verosimilmente possibile poter, “da remoto”, “comandare” o comunque influenzare le nostre funzioni vitali, le emozioni (rabbia, tristezza, tranquillità) semplicemente “premendo un bottone” da una opportuna “cabina di regia”.

 Tale interferenza non interessa solo le funzioni “del corpo” ma va più in profondità, interagendo con i sentimenti, con l’anima, con il nostro nefesh, influenzandone le sue caratteristiche della responsabilità e  della volontà avendo di conseguenza un ruolo nella gestione della nostra facoltà più importante, il libero arbitrio.

Quel libero arbitrio che ci dà la possibilità di avere un “contatto” con Dio tramite la consapevolezza che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda.

Fantascienza? Non proprio ascoltando gli addetti ai lavori di tale tecnologia.

 Quali conclusioni possiamo trarre da quanto analizzato finora?

 Ciò che Dio no ha mai concesso al male nel corso della storia dell’uomo sembra verosimile, analizzata la storia di Giobbe e ciò che la tecnologia oggi propone in virtù delle disposizioni che vengono dai governi di tutto il mondo, che sarà concesso negli ultimi tempi.

Il creatore ha da sempre permesso che l’umanità, compresa la chiesa, fosse provata affinchè la stessa umanità potesse riflettere sul proprio bisogno di salvezza e di perdono.

Ed in qualsiasi avversità che  l’uomo stesso si fosse venuto a trovare, per quanto difficoltosa, ha sempre posseduto la piena libertà di poter “gridare in alto” per essere soccorso.

Ma sembra lecito prevedere un giorno in cui Dio stesso stia per concedere al “nemico” ciò che finora non gli è stato mai concesso, ovvero di “toccare la nostra vita”, la nostra anima, quel nefesh attraverso il quale interferirà con la nostra stessa “libera” volontà che rappresenta l’unico “mezzo” che abbiamo a nostra disposizione per beneficiare della grazia attraverso la fede.

Da sempre Satana ha ardentemente desiderato di poter controllare l’uomo tentando l’impresa anche con il Salvatore proponendoGli in cambio tutti i regni della terra.

Perchè sino ad oggi il demonio , per poter ottenere il proprio obiettivo, ha avuto a disposizione solamente la possibilità di poter “comprare” la nostra volontà offrendoci una contropartita che, se accettata, comprometterebbe irrimediabilmente la nostra possibilità di gridare al Dio Creatore in quanto la stessa volontà sarebbe ottenebrata e negativamente condizionata verso vani obiettivi.

Un altro mezzo a disposizione del “tentatore”, da svariati decenni, è stato il “condizionamento psicologico di massa” che, attraverso vari mezzi tra cui la degenerazione del sesso, la strumentalizzazione dell’arte e la tecnologia informatica mirata (i social e non solo) ha “indottrinato” l’umanità rendendo per questa più “naturale” scegliere il male anziché il bene.

Ma la nostra “libertà interiore”, che oggi è l’unico ostacolo che desta non poche difficoltà e limiti allo stesso male per poter agevolmente ottenere il raggiungimento dei propri obiettivi, presto potrebbe essere “tolta di mezzo” da quella che “potrebbe” essere l’accettazione di quel marchio compromettendo in modo radicale la nostra capacità di entrare in comunione con lo Spirito Santo attraverso la fede.

La stessa azione dello Spirito diverrebbe di conseguenza inefficace (“tolto di mezzo”) potendo interagire con noi per il solo tramite della fede in cui la nostra volontà gioca un ruolo determinante.

Facciamo oggi tesoro della libertà che oggi abbiamo di poter ringraziare Dio, chiedere perdono e ricevere salvezza per mezzo della grazia attraverso la fede.

E se abbiamo già fatto tale meravigliosa esperienza non perdiamo tempo e continuiamo, ogni giorno e fino a che ne abbiamo l’opportunità, a confessarGli ciò che sappiamo non sia ancora in linea con la Sua volontà, santificandoci e cercando il meglio per la nostra anima.

Forse domani tutto ciò non sarà più possibile perchè potremo essere privati anche di questa libertà.

Facciamo tutto quello che possiamo oggi …. perchè il domani non ci appartiene.

Corriamo OGGI nelle braccia del nostro amato Dio!

Giuseppe Morfino


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