
Ad un tratto sentii che il divano si abbassava un po’ come se qualcuno fosse entrato nella stanza per sedersi a fianco a me. Aprii gli occhi ma non vidi nessuno. Eppure il divano rimaneva un po’ abbassato. Poi sentii una grande mano sulla mia schiena, una mano calda che mi premeva sulla parte inferiore della spina dorsale per farmi alzare. A quel punto mi tornarono le forze e la nausea sparì. Poi una voce sommessa mi disse: “Ti sto fortificando per la battaglia. Non preoccuparti per quei giovani. Io sono la forza di Dio e sono stato mandato da Gesù per prendermi cura di loro e anche di te. Ti aiuterò perché Egli ti ama.” Fu un angelo, ne sono convinto. Sperimentai ciò che la Bibbia dice di Gesù quando era nel Getsemani: “Allora Gli apparve un angelo dal cielo per rafforzarlo” (Luca 22:43).
Quella notte avvenne la stessa cosa. Mentre ero nell’angusto furgoncino e venivo condotto nell’ufficio della polizia pensai continuamente all’esperienza della notte precedente. Ripetei fra me le parole che l’angelo mi aveva detto: “Io ti aiuterò perché Egli ti ama”.
Vorrei dunque spiegarlo a tutti voi: ogni volta che dovrete affrontare la sfida di soffrire per Cristo sarete prima fortificati. Bisogna continuare a pregare il Signore; se pregate sarete pronti, perché ci sarà un angelo per darvi la forza di sopportare qualsiasi cosa.
Porte Aperte
[notiziecristiane.com – Francesco La Manna]
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