
E così cominciai ad invocare l’aiuto di Dio e anche se pregavo a modo mio, sapevo che Lui mi ascoltava perché credevo nella Sua esistenza. Un giorno incontrai un uomo servitore di Dio.
Quella volta cominciò a parlarmi di Gesù in modo diverso che era l’unico che poteva darmi la pace, la serenità in mezzo a tutte quelle tempeste e che, sopra ogni cosa, voleva e poteva salvare l’anima mia e mi disse che io ero importante per Dio e che amava il mio cuore, che aveva un progetto su di me che dovevo mettere in atto, io e lui sapevamo di cosa si trattava, ma non mi sono mai sentito pronto, l’amore che provo per Gesù è tale che mi rattrista molto non poterlo accontentare.
Quella volta cominciò a parlarmi di Gesù in modo diverso che era l’unico che poteva darmi la pace, la serenità in mezzo a tutte quelle tempeste e che, sopra ogni cosa, voleva e poteva salvare l’anima mia e mi disse che io ero importante per Dio e che amava il mio cuore, che aveva un progetto su di me che dovevo mettere in atto, io e lui sapevamo di cosa si trattava, ma non mi sono mai sentito pronto, l’amore che provo per Gesù è tale che mi rattrista molto non poterlo accontentare.
In quel momento aprii il mio cuore e misi la mia vita nella sue mani. Non me ne sono mai pentito perché Gesù è stato sempre con me, non mi ha mai lasciato, non mi ha mai abbandonato, mi ha fatto sentire e sento la sua voce, mi ha fatto vedere la Sua Gloria anche nella malattia quando un mese fa ho avuto un problema al cuore (un campanello d allarme: piccolo infarto) quella mattina mi è crollato il mondo addosso ma sapevo di avere Gesù nel mio cuore ed egli è stato il mio sostegno, il mio dottore, ma soprattutto il mio Consolatore e Guaritore.
Ricordo che dopo il controllo aspettavo l’esito dell’ esame per valutare se affrontare o meno un eventuale coronografia, il medico mi disse che non c’era bisogno ma avrei dovuto prendere semplici medicinali per tenere bassa la pressione ieri sono tornato in ospedale dove ho affrontato un ulteriore operazione al menisco il tutto lo appreso con una consapevolezza è sicuro che l’unico dottore che avrebbe toccato il mio ginocchio era il mio PAPA’.
Voglio dare tutta la Gloria al mio Signore, non ha permesso il peggio, mi sento preservato e protetto in modo particolare e non posso non testimoniare tutta la mia gratitudine.
Oggi chiunque sta leggendo queste poche righe desidero che sappia che non esistono momenti bui e difficili che il Signore Gesù non possa risolvere, occorre lasciarlo entrare e Lui cambierà tutte le cose.
Che DIO vi benedica!
GIANFRANCO CORSARO – Notiziecristiane.com
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