A Vancouver l’attivista Mary Wagner, si è recata in una clinica abortista per distribuire rose e invitare a non abortire. Arrestata.
Un modo pacifico per invitare le donne a non abortire è diventato causa d’arresto. È successo a Vancouver e dietro le sbarre è finita l’attivista pro-vita Mary Wagner.
La donna, 43enne, si è recata all’Everywoman’s Health Center, un noto centro abortista della città. Ha poi iniziato a distribuire, insieme al marito, rose rosse e bianche.
Ad ogni rosa era allegata un’immagine di Gesù Cristo e un messaggio pro vita che invitava a non abortire, a riconsiderare la propria scelta. La donna voleva offrire vie alternative, con un messaggio di pace.
Secondo i presenti, lo staff del centro abortista ha tentato fisicamente di rimuovere lei e il marito prima che arrivasse la polizia e ha avvertito tutte le donne presenti che sarebbero state arrestate se non se ne fossero andate.
Mary Wagner a quel punto si è inginocchiata e ha detto: “Pregherò e rimarrò con tutti questi bambini. Devono vivere”. A questo punto è stata portata fuori a forza. La donna ha rinunciato alle condizioni di libertà su cauzione che la obbligavano a stare lontano dai centri per l’aborto.
Ha affermato che la sua missione per conto di Cristo è e rimarrà quella di salvare i bambini innocenti. Attualmente è detenuta all’Alouette Correctional Center for Women.
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