La borsa di Shanghai perde quasi il 9% e si scatena il panico sui mercati mondiali

unnamed (1)Il crollo delle borse cinesi trascina anche le altre alimentando i venti di crisi. L’economia mondiale sta trascorrendo giorni terribili, dove si sono volatilizzati miliardi e miliardi di Dollari per l’esplosione di una “bolla” finanziaria che in realtà era stata ampiamente prevista ma ignorata volutamente.

Il Governo Cinese, la più grande economia mondiale, da 35 anni cresce a dismisura e con ritmi da capogiro. Questo fatto ha iniettato una sempre maggiore fiducia e riconoscenza al governo Cinese, il quale non solo ha spinto l’economia reale a produrre aeroporti che non sono utilizzati o industrie che producono acciaio ma senza poterlo vendere, ma ha anche spinto il partito a investire nelle Borse, economia virtuale, facendo crescere una ricchezza del 150% in soli due anni. Il meccanismo borsistico molto perverso, ha visto così rivalutate aziende che non valevano e non valgono quanto il mercato le ha valutate in funzione dell’incoraggiamento ricevuto. Molte aziende e investitori esteri si sono accodati a questa onda speculativa in modo tale da garantire un buon ritorno economico (ROI=Return on investment) dei propri capitali. Questo ha causato due situazioni, entrambe molto gravi: da un lato ha penalizzato aziende e capitali europei ed americani che si sono visti sottrare energie finanziarie, benchè virtuali, e, dall’altro hanno contribuito a sostenere un mostro che adesso, dopo avere frenato la sua inarrestabile corsa, è sull’orlo della caduta e ciò ha causato paura e panico in tutto il mondo, retto da un solo strumento: il denaro. Qualche tempo fa alcuni segnali vi erano stati, ma il governo cinese, per tentare di far perdurare la situazione, aveva immesso 150 miliardi di capitale che avevano allentata la morsa. Ma inutile dire che in un solo giorno, cioè 2 giorni fa’, la Borsa è caduta in TUTTO IL MONDO bruciando 400 miliardi, cioè quasi tre volte l’intervento del governo cinese.

Questo ci fa capire le dimensioni del problema. Nella storia della Borsa, soltanto in altre due occasioni si era verificato una situazione del genere. In entrambi i casi era stato l’inizio di una lenta agonia che durò per parecchio tempo e che portò alla grande depressione e al suicidio di tantissimi investitori. Questa terza circostanza non crediamo sia da meno: l’economia è tutta compromessa. Fino a che l’america soffre ma le altre potenze vanno avanti in crescita, le perdite di uno sono compensate dall’altro nell’economia globale, ma quando tutti perdono il risultato è che tutti hanno perso… sembra sciocca questa affermazione? Sembra ridicola? Eppure i grandi magnati, che SAPEVANO ESATTAMENTE QUALE ERA LA QUESTIONE hanno taciuto dando ogni tanto qualche piccolo avvertimento annullato immediatamente dall’intervento ora di questo ora di quel governo a rassicurare il tutto. Anche in questa circostanza il governo Cinese ha cercato di rabbonire la questione dichiarando a tutti che non vi è da preoccuparsi! Intanto il volto di quell’investitore in indirizzo la dice lunga. Per cercare di arrestare la frenata, dopo avere esaurita la forza delle grandi multinazionali e dei grandi fondi azionari, (spinti al massimo proprio in questi due anni), Pechino ha autorizzato i fondi pensione a investire in azioni e le banche a limitare le riserve per creare liquidità e la Banca centrale cinese è pronta a immettere liquidità negli istituti di credito. Autorizzare i Fondi pensione, che gestiscono le liquidità dei lavoratori e che hanno come STATUTO IL VINCOLO DELLA NON FALLIBILITA’, la dice lunga sul fatto che si sta derubando apertamente la povera gente. Inutile dire che questi ultimi tentativi non faranno altro che prolungare l’agonia del mostro che sta morendo, ma questo mostro prima o poi morirà ed a quel punto TUTTI, e diciamo TUTTI, saranno con un pugno di mosche in mano. Con il desiderio di far partire tutto. Come se si avesse una bellissima macchina senza carburante, però… La strada alla Bestia si sta aprendo… Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e le sue acque si prosciugarono perché fosse preparata la via ai re che vengono dall’Oriente (Apoc. 16:12). L’economia occidentale oggi è quel fiume!

Gabriele Paolini – notiziecristiane.com


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