Sin da giovane, sono stato considerato dagli altri un “classico” bravo ragazzo: ho ricevuto dei buoni insegnamenti dai miei genitori, malgrado non fossero convertiti all’Evangelo. Ero il più piccolo d’una famiglia numerosa (quattro fratelli e una sorella) e desideravo rendermi economicamente indipendente per farmi un avvenire. A 16 anni mi sono trasferito dalla Calabria in Piemonte (Alessandria) e in seguito in Lombardia (Como). A motivo del duro lavoro e del clima molto diverso rispetto alla mia terra d’origine, mi ammalai seriamente sino a dover essere ricoverato in ospedale. Dalla Val d’Aosta mio fratello mi venne a far visita, insistendo affinché lo seguissi, prospettandomi ottimi guadagni e migliori condizioni di lavoro. Lo seguii e per un tempo realizzai ciò che mi era stato promesso.
Quando ormai credevo di trovarmi all’inizio di una nuova vita, un terribile incidente mi riportò alla triste realtà: ero precipitato dal terzo piano di una palazzina in costruzione, riportando molteplici fratture.
Il sogno era finito!! Quando ripresi conoscenza mi ritrovai disperato. Invocai Dio ed il Suo aiuto, malgrado non lo conoscessi veramente. Mio padre mi riportò in Calabria e per lungo tempo rimasi sotto cura, sia fisicamente che … spiritualmente. Infatti, là uno dei miei fratelli aveva affidato la sua vita a Gesù e continuamente mi presentava la bontà di Dio e il Suo soccorso. Ero completamente immobilizzato dalle varie fratture riportate nell’incidente, ma il mio cuore non rimase immobilizzato dinanzi al messaggio della salvezza, anche se avevo qualche perplessità.
Iniziai un tempo di ricerca spirituale, in modo incostante ad essere sincero. Frequentavo la chiesa evangelica dove mio fratello aveva conosciuto il Signore; volentieri ascoltavo le testimonianze di fede e la predicazione della Parola di Dio, ma non riuscivo a sperimentare la realtà di Cristo nella mia vita. Il giorno della salvezza arrivò però anche per me! Il mio cuore fu particolarmente toccato dallo Spirito Santo con un passaggio della seconda lettera di Paolo ai Corinzi (6:2), che enfatizzava l’urgenza della scelta “…Ora è il giorno della salvezza” … oggi, oggi mi ripeteva lo Spirito Santo! Il mio cuore si sciolse e accettai il Signore Gesù come mio unico Signore e Salvatore. Avevo già deciso di battezzarmi come segno di ubbidienza e di testimonianza, ma per un certo tempo ho rimandato a causa di paure e insicurezze. Avevo già sperimentato la nuova nascita, ma fu soltanto quando il Signore Gesù mi fortificò battezzandomi con lo Spirito Santo che scesi nelle acque battesimali. Oggi, a distanza di anni, posso dire che non mi sono mai pentito, anzi ho potuto apprezzare ogni giorno la fedeltà di Dio, la Sua protezione, il Suo consiglio e il Suo incoraggiamento! Lui è stato ed è il mio Signore, il mio Salvatore e il mio Liberatore.
A Lui sia la gloria per sempre!
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui