Lodi – Strade semideserte, traffico limitato in un silenzio spettrale. Sembra la scena di un film: non è un film ma una realtà che sino a qualche tempo fa avremmo definito fantascienza. Noi uniti e attenti alle notizie ci stringiamo in una comune condivisione di un dramma annunciato ma sottovalutato. Non si vuole puntare il dito contro i responsabili ne cercare capri espiatori ma considerando le avvenute goliardiche foto postate fra sorrisi e battute conditi da sorrisi o da faccine, ci rendiamo conto che non era il caso di ridere. L’incredulità ha ceduto il passo a un’invisibile catastrofe, ascoltiamo con interesse i comunicati delle autorità designate in attesa della notizia che lo stato di emergenza sia cessato. Nel frattempo migliaia di messaggi corrono fra amici e fratelli, richieste di preghiera anche da chi non è credente e allora ci si chiede: ”Era necessario il verificarsi di un cataclisma mondiale per ricordarsi di Dio?”
La risposta è palese! E’ scritto sulla Bibbia: “Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo? “Già! Perché, fintanto che le sventure non toccano le proprie incolumità, tendiamo a sottovalutare. Non siamo totalmente fedeli nell’amare il nostro prossimo, perché se ciò fosse vero nessuna guerra, né carestia né epidemia, sarebbe avvenuta. Il genere umano ha fallito il proposito primario di Dio per l’uomo. Giustificate sono le incredulità di molti; osservano sospettosi e distanti il mondo laico e religioso. Spetta a noi figlioli di Dio, tramite la testimonianza della nostra esistenza, siamo un popolo privilegiato perché apparteniamo al nostro Salvatore. E’ nostro dovere parlare di Gesù, del Sangue versato e degli ultimi tempi. Noi sacerdoti e sacerdotesse abbiamo il compito di rassicurare e confortare chi non conosce la verità. Non è una scelta. È un impegno che ci siamo assunti quando abbiamo deciso di porre la nostra vita nelle mani di Dio. Una sorella mi scrive” L’uomo ha sempre preferito le tenebre perché nel buiosi possono commettere nefandezze senza essere visti.”
Gli uomini non vedono ma Dio vede tutto nell’oscurità totale e non ci si può beffare della Sua Onniscienza. Gesù vera luce del mondo è Colui che per mezzo del Suo Sacrificio spazza via dubbi, tenebre e peccati. Amore puro al 100% senza nulla in cambio. Dio ha creato nella totale armonia e bellezza l’universo e ogni forma di vita. Noi con il nostro orgoglio, con la nostra sete di potere abbiamo distrutto le meraviglie di un luogo costruito ad hoc per noi. Abbiamo rotto ogni equilibrio, abbiamo provocato disastri ecologici, abbiamo stravolto il benessere dell’uomo, della famiglia e della nostra salute fisica e spirituale. Dovremmo chiedere perdono ventiquattro ore a giorno per 365 giorni, Sempre! Nei nostri cuori non vi sono timori ma preoccupazione per la crisi attuale ma siamo consapevoli che Dio permetta il male per fare spazio alla libertà dell’uomo affinché possa raggiungere il proposito che Dio ha pensato per lui.
In tutto il mondo si prega e si digiuna (Giacomo 5:16). La potente arma della preghiera muove la mano di Dio, mette Dio in azione. E’ un ministero alla presenza di Dio ed è temuto dai malvagi. E’ una relazione spirituale, interiore e intensamente personale, un tutt’uno con Nostro Padre nella pienezza delle benedizioni spirituali. Noi non siamo stai scelti per appagare i nostri bisogni fisici e spiritualità ma siamo in debito verso il nostro prossimo affinché tramite il nostro mandato possiamo portare tramite lo Spirito Santo innumerevoli benedizioni
6 Marzo Giornata mondiale della preghiera
Oltre 170 paesi coinvolti, centinaia di gruppi attivi sul territorio nazionale cui si sono uniti Battisti, Valdesi, Luterani. Riguardo alle zone dove, per il Coronavirus, dove le autorità hanno emesso il Decreto, la preghiera può essere effettuata nell’ambito famigliare.
La Giornata Mondiale di Preghiera nasce alla fine del 1800 negli Stati Uniti per iniziativa di organizzazioni religiose femminili evangeliche, presbiteriane e battiste in particolare. Inizialmente chiamata “Giornata mondiale di preghiera delle donne”, il termine donne è stato poi eliminato per rilevare il coinvolgimento di tutte le persone. Preghiere rivolte all’amore, alla guarigione, alla riconciliazione e alla libertà cristiana. Preghiere per le massime autorità del governo e della salute in Italia e nel mondo che compiono intensi ed enormi sforzi per porre fine a questa situazione sanitaria così critica. Preghiamo per i popoli colpiti impegnati a proteggersi dal virus. Preghiamo per i fratelli di chiesa Preghiamo per l’attività di assistenza degli operatori sanitari. Preghiamo per le famiglie che hanno perso i loro cari. Preghiamo affinché la mano guaritrice di Dio sia su coloro che hanno contratto il Coronavirus in Italia, in Cina e altrove.
Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c’è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. Sotto questi portici giaceva un gran numero d’infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici,[i quali aspettavano l’agitarsi dell’acqua; perché un angelo scendeva nella vasca e metteva l’acqua in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che l’acqua era stata agitata era guarito di qualunque malattia fosse colpito]. Là c’era un uomo che da trentotto anni era infermo. Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» L’infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l’acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». In quell’istante quell’uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.
Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all’uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina”». Essi gli domandarono: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi il tuo lettuccio e cammina?”» Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c’era molta gente. Più tardi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». L’uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che l’aveva guarito era Gesù. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo; perché faceva quelle cose di sabato. Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch’io opero». Per questo i Giudei più che mai cercavano d’ucciderlo; perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Giov.5:2-18
Lella Francese
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