
Le chiese evangeliche ricordano l’amicizia e il dialogo
A seguito dell’annuncio della morte di papa Francesco ieri 21 aprile, il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), pastore Daniele Garrone, dichiara: «Nell’unirci al cordoglio delle sorelle e dei fratelli cattolici romani, ricordiamo l’impronta del pontificato di papa Francesco, di lui che diceva di fare il papa sentendosi parroco, che, fin dagli anni in Argentina, aveva improntato all’amicizia i rapporti con i credenti di altre chiese, dando così un profilo inedito alle relazioni ecumeniche, in un certo senso recependo il sentire di tanti cristiani. Per la nostra Federazione, sono stati particolarmente significativi il suo impegno per la salvaguardia del creato e per l’accoglienza dei rifugiati e dei migranti, a cominciare dalla sua visita a Lampedusa (8 luglio 2013). Nell’udienza concessa a migliaia di rifugiati dei corridoi umanitari nel marzo 2023, aveva sottolineato il carattere ecumenico dei corridoi, definendolo “un bel segno che unisce fratelli e sorelle che condividono la fede in Cristo’” È nella comunione di questa fede che pensiamo a lui».
Anche la moderatora della Tavola valdese, diacona Alessandra Trotta, e il presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi), pastore Luca Anziani, hanno voluto ricordare la figura di Francesco.
Nella nota della Chiesa evangelica valdese – Unione delle Chiese metodiste e valdesi, si sottolineano «i rapporti di fraternità intercorsi negli anni e la sintonia sui temi rilevanti per la testimonianza cristiana oggi».
A nome delle Chiese valdesi e metodiste, hanno affermato Trotta e Anziani: «esprimiamo la nostra vicinanza nel dolore e nella speranza alle sorelle e ai fratelli cattolici. Ricordiamo con gratitudine le parole coraggiose e i gesti coerenti di testimonianza cristiana, tra i quali la storica visita al tempio valdese di Torino nel 2015, i profondi e duraturi rapporti di fraternità alimentati negli anni da molteplici incontri ecumenici e il comune sentire su molti temi centrali per la testimonianza evangelica oggi, a partire dall’accoglienza degli ultimi e l’impegno per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato. Alla luce della Pasqua di resurrezione del Signore Gesù Cristo, ricordiamo il fratello Francesco con riconoscenza a Dio, nella certezza della vita eterna promessa a tutti i suoi credenti».
Il messaggio di cordoglio è stato condiviso anche dal moderador della Mesa Valdense, Marcelo Nicolau, per il ramo della Chiesa valdese in Argentina ed Uruguay, che ricorda la sensibilità pastorale ed ecumenica dimostrata da Papa Bergoglio già negli anni di ministero episcopale in Argentina.
«A nome dell’Ucebi esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alle sorelle e ai fratelli cattolici per la morte di Papa Francesco». Così apre il comunicato firmato dal pastore Alessandro Spanu e da Marta D’Auria, presidente e vice dell’ Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia
«Piangiamo l’uomo: il cristiano capace di slanci di umanità sorprendente, che hanno spesso sconfinato dalle consuetudini del suo ruolo. Piangiamo la voce ferma contro le guerre e il riarmo: la voce che si è espressa senza tentennamenti contro il massacro delle persone civili e che, nella fragilità della sua malattia, ha denunciato lucidamente la spirale perversa del riarmo. Piangiamo il vescovo di Roma che, giovedì santo, pur limitato nei movimenti e impossibilitato a fare la lavanda dei piedi, è andato a trovare i detenuti, esprimendo la sua vicinanza a loro e alle loro famiglie. Ci uniamo all’appello del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che ha invitato tutte e tutti coloro che sono stati ispirati dalla predicazione e dalla testimonianza di Papa Francesco ad essere coerenti e responsabili con i suoi insegnamenti.
Infine, confessiamo la nostra fede in Gesù Cristo risorto per la quale diciamo: “voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria” (Colossesi 3, 3s.). Certi di questa luminosa promessa, sappiamo che la vita di Papa Francesco è saldamente nelle mani di Dio in attesa della risurrezione dei morti».
La Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi) ne ricorda l’impegno ecumenico e sociale.
«Con grande tristezza, la Chiesa Evangelica Luterana in Italia esprime il proprio cordoglio per la morte di papa Francesco, una figura che ha profondamente influenzato la storia della Chiesa Cattolica Romana. La sua leadership è stata caratterizzata da uno spirito compassionevole e da un instancabile impegno per la giustizia sociale e la pace» si legge sul sito della Celi. «Uno degli aspetti più significativi del pontificato di papa Francesco è stato il suo impegno nel dialogo interreligioso e nell’ecumenismo. Il papa ha messo al centro della sua missione l’unità tra i cristiani, cercando di superare le divisioni storiche tra le diverse confessioni. La sua apertura nei confronti dei luterani e di altre tradizioni cristiane è stata un chiaro segno di un forte desiderio di costruire ponti tra le Chiese. Un momento storico di questa apertura è stato l’incontro con la Chiesa Evangelica Luterana di Roma, in via Sicilia, durante la sua visita nel 2015 (la terza volta per un papa), in vista dei 500 anni della Riforma. E, in ultimo, l’incontro con la delegazione della Federazione Luterana Mondiale, nella quale era presente il Decano della Celi Carsten Gerdes, nel giugno del 2024. In quell’occasione Bergoglio, soffermandosi sulla “Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione”, firmata il 31 ottobre 1999 ad Augusta, ricordava:
«Luterani e cattolici si sono dati come obiettivo comune quello di “confessare in ogni cosa Cristo, il solo nel quale riporre ogni fiducia, poiché egli è l’unico mediatore attraverso il quale Dio nello Spirito Santo fa dono di sé ed effonde i suoi doni che tutto rinnovano».
La Chiesa Valdese di Torino esprime con le parole del Presidente del Concistoro Sergio Velluto «il proprio cordoglio all’intera comunità cattolica dell’Arcidiocesi di Torino per la morte di Papa Francesco. Ricordiamo con affetto la sua visita alla nostra chiesa di Torino nel 2015. Ricordiamo con gratitudine il suo impegno per un’ecumene cristiana più attenta ai temi della pace, della solidarietà e della salvaguardia del creato. Il fratello in Cristo Jorge Mario Bergoglio, Papa della Chiesa di Roma, è stato un sincero testimone dell’Evangelo del Regno».
https://riforma.it/2025/04/22/morte-papa-francesco-il-cordoglio-delle-chiese-protestanti-italiane/
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