Quando pastori, predicatori e dottori della parola non si umiliano più sotto la potente mano di Dio…

Come state cari pastori, predicatori, dottori della parola di Dio? Non lo dico come semplice saluto e neppure intendo come state fisicamente, in quanto, in realtà, la salute fisica importa poco. Né intendo come vanno le vostre circostanze, in quanto, le circostanze non determinano come stiamo veramente. Vi sto chiedendo come state di cuore e di anima.

Caro dottore, predicatore e pastore hai vera pace nel tuo cuore? Hai la gioia del Signore, non la felicità ma vera gioia? Hai la coscienza pulita? Stai vedendo Dio operare tramite te portando buon frutto nella vita degli altri? Le persone intorno a te sono incoraggiate da te? Ti stanno dicendo che ringraziano Dio per te, e per la crescita che vedono in te?

Alcuni di voi avete dimenticato la vera pace e la vera gioia, perché non siete riconciliati né con i fratelli né con Dio. Altri di voi, invece, conoscete Dio ma in questo momento della vita, non avete la gioia del Signore, perché avete peccato e non avete confessato i vostri peccati gli uni con gli altri! Quando si ascolta il proprio “IO” ripieno di conoscenza e di tanta cultura umana e ci si lascia il peccato nel cuore, si sta seminando male. Ricordatevi che non ci si può beffare di Dio, perché quello che l’uomo avrà seminato, quello mieterà.

Come mai viviamo in modo da non avere più la gioia di Dio? Che senso ha? Ciò che ci ostacola dall’avere la gioia di Dio è il nostro peccato, e soprattutto, il nostro orgoglio. Quando abbiamo Cristo, ma camminiamo bene, il più delle volte, il problema è il nostro orgoglio. Ricordatevi che se siete veri dottori, predicatori e pastori non sarete rispettati per le vostre capacità né per le cose che il vostro “IO” vi guiderà di fare, ma per lo Spirito Santo, colui che vi dà l’unzione per predicare la parola fatta carne. Perciò non viene da voi, dalla vostra conoscenza, dice il Signore, perché senza di Lui non possiamo fare nulla. Infatti, l’uomo per se stesso si sente di saper fare e di conoscere tutto, ma il Signore dice all’uomo perché v’innalzate? Perché non ti affidi allo Spirito Santo, invece di affidarti alla conoscenza umana? Si sa che la conoscenza gonfia e si rischia a forza di gonfiarsi di diventare come una mongolfiera o di somigliare a un bel pavone quando allarga le ali. Ma il nostro Dio, in un istante, come se tenesse uno spillo, è in grado di sgonfiare quel pallone gonfiato; oppure sempre in un istante, con una forbice, è in grado di tagliare le ali del pavone. Quindi chiunque si sente grande nel ruolo che occupa, sarà abbassato!

Se cerchiamo di innalzarci da soli, dando spazio al nostro orgoglio cadremo sicuramente, anzi, sarà Dio stesso a resisterci. Al contrario, quando ci umiliamo sotto la potente mano di Dio, quando noi ci abbassiamo, sarà Dio stesso a innalzarci; e se Dio t’innalza, nessuno potrà abbatterti. Non esiste alcuna forza in tutto l’universo che può abbattere colui che Dio ha innalzato! Se ti umili veramente, non dovrai affaticarti per restare in piedi, perché sarà Dio stesso a tenerti in piedi. Perciò, puoi riposarti in Cristo e godere delle benedizioni che Lui ti dà senza alcuna paura di cadere. Ma se invece t’innalzi la cosa più terribile che ti potrà capitare, è di avere Dio contro di te! Perché Dio resiste ai superbi e agli orgogliosi. Che cosa orribile avere il Signore dell’universo contro di se! Non c’è alcun nascondiglio in tutto l’universo per chi ha Dio contro di lui. Invece, la cosa meravigliosa, più di quanto  possiamo immaginare, è di ricevere la Sua preziosa grazia. Dio dà la sua grazia agli umili. Quindi, se tu non lasci il tuo orgoglio nella tua vita, avrai Dio contro di te, ma se tu cammini in verità e in umiltà, Dio ti darà la sua meravigliosa grazia.

Consideriamo più a fondo questa verità; sperò che i pastori, i predicatori e i dottori della parola di Dio comprenderanno che loro sono come un granello di polvere al cospetto di Dio!  Il Signore dice a costoro di dare al gregge la parola di Dio fatta carne. Ricordiamoci che tutti abbiamo peccato, il Signore dice che dobbiamo pregare gli uni per gli altri, insieme, anche se alcuni sono lontani della vostra città o anche se alcuni di noi hanno uno stato sociale diverso dal nostro o anche se non otterranno mai alcuna convenienza da loro. Il Signore vuole che santifichiamo il nostro cuore a Lui. Prestiamo particolare attenzione quando ci accingiamo a prendere la Santa Cena; fate pace con tutti, ma proprio con tutti, perché siete vasi ad onore, perdonatevi gli uni con gli altri; non sparlatevi, non criticatevi, perché il Signore Gesù dice: siete i miei servi, pentitevi del male che vi siete fatti l’uno con l’altro perché il Signore è il vostro giudice e non voi.

Dobbiamo umiliarci sotto la mano potente di Dio, perché la benedizione è riservata a chi si umilia; Dio ci comanda di agire in modo tale da poter essere benedetti da Lui. Il fatto stesso che Dio ci comanda di essere umili e amorevoli, ci mostra il suo cuore: Dio vuole benedirci! Potrebbe lasciarci da soli nel nostro peccato, senza mostrarci come fare per essere perdonati e per ricevere la sua grazia. Invece, nella sua misericordia, Dio ci spiega qual è la via delle benedizioni e ci comanda di camminare in quella via, affinché ci possa benedire, poiché nutre amore e bontà nei nostri confronti ogni istante della nostra vita. Quindi, per ricevere la grazia di Dio, dobbiamo umiliarci sotto la Sua potente mano.

Che cosa vuol dire, in pratica, umiliarsi sotto la mano di Dio? L’umiltà in sé non è qualcosa che si fa, è piuttosto quello che si è. La vera umiltà inizia con il riconoscere che non meritiamo alcun bene. Dio è la fonte di ogni bene, e noi non meritiamo alcun bene da Dio.

Piuttosto, abbiamo peccato tante volte, abbiamo offeso Dio ripetutamente, con le nostre azioni, con il nostro modo di parlare fra la gente, dai pulpiti o nei social network che abbiamo trascurato la sua legge, non Gli abbiamo dato la gloria che avremmo dovuto e abbiamo scelto il peccato anziché l’ubbidienza.

Una parte fondamentale dell’essere umile è di tenere questa realtà sempre in mente. Dobbiamo ricordare che non meritiamo alcun bene. Quando siamo umili, accettiamo di cuore qualsiasi cosa che la provvidenza di Dio ci dà, in bene o in male, come fece Giobbe. Se ci lamentiamo, stiamo brontolando contro Dio per come ha scelto di gestire la nostra vita in quel momento. Questo è un grave peccato! Se invece siamo veramente umili, accettiamo sia il bene sia il male con pace, fidandoci di Dio.

Umiliarci sotto la mano di Dio vuol dire anche vivere per la gloria di Dio, e non per la nostra. Una persona veramente umile non si preoccupa di quello che pensano gli altri di lui. Non si preoccupa del fatto di essere trattato giustamente o no. Si preoccupa solo di vivere alla gloria di Dio. Chi si sente offeso, chi si sente ferito di ciò che pensano o fanno gli altri, non sta cercando la gloria di Dio, e, sarà abbassato da Dio.

Un altro aspetto di umiliarsi sotto la potente mano di Dio è di essere umili nei confronti degli altri, sapendo che non abbiamo nessun merito o capacità nostre che non abbiamo ricevuto da Dio, e perciò non abbiamo nulla che ci fa essere superiori agli altri.

Quindi, essere umile significa accettare le prove che si presenteranno con un cuore tranquillo, perché quantunque un fratello o un gruppo di fratelli voglia attentare al compito di pastore, predicatore o dottore della parola se questi, avrà fiducia in Colui che lo ha posto in quel ruolo, non temerà nessun male poiché viviamo per la gloria di Dio, e per essere umili nei confronti degli altri.

Portate voi pastori, predicatori, dottori avanti il gregge che il Signore vi ha messo accanto e vi comanda di dargli il vero cibo della parola di Dio, per ammaestrare il Suo popolo a stare vicino a Cristo.

Per restare vicino a Cristo, dobbiamo camminare in umiltà. Dobbiamo pregare, dobbiamo riconoscere e confessare i nostri peccati. Dobbiamo esaminare i nostri ragionamenti e rendere ogni pensiero prigioniero a Cristo, accettando umilmente le prove e le difficoltà della vita, fidandoci del sovrano controllo di Dio. Quindi, la vera umiltà è essenziale per stare vicino a Cristo. Dio ci benedica a tutti!

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