L’apparenza oggi è per la società una “divinità”… un idolo, davanti al quale milioni di persone si inchinano
– Milioni di persone spendono denaro (abiti, cellulari, scarpe, borse, auto, casa) per apparire, fanno sacrifici per apparire qualcosa di diverso
– Si vestono in modo tale da distogliere gli occhi di chi li guarda
– Fanno interventi chirurgici perché non ci si piace e si seguono i modelli con i quali la società bombarda
– I disturbi alimentari aumentano e aumentano i casi di gente colpita da questa piaga
– Una società che baratta L’IMMAGINE al VALORE della persona
– Ogni giorno milioni di persone si alzano al mattino indossando una maschera, cercando di mostrare a tutti di essere qualcosa di diverso da quello che si è
– La Mancanza di accettazione è una piaga che affligge tanti adolescenti e giovani …Apparire.
L’APPARENZA prende il posto dell’AUTENTICITÀ, della REALTÀ
Una società che scambia la FINZIONE alla REALTA’ pur di rientrare in quel modello
Dio ha un ordine diverso
Dio, in quanto tale, conosce in profondità le Sue creature ed i suoi figli.
Ascoltate alcune affermazioni di Davide contenute nel salmo 139:
⦁ SIGNORE, tu mi hai esaminato e mi conosci (CONOSCENZA)
⦁ Tu comprendi da lontano il mio pensiero. (COMPRENSIONE)
⦁ Conosci a fondo tutte le mie vie. (PROFONDITA’)
⦁ La parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, SIGNORE, già la conosci appieno. (PENSIERO)
Dio è il Creatore, Colui che conosce in profondità. Conosce il nostro pensiero, la nostra mente, il nostro cuore.
Davanti a Lui possiamo essere noi stessi!
Il metro di misura divino è differente:
Il profeta Samuele doveva andare ed ungere il futuro re del popolo d’Israele e trovandosi davanti ad un giovanotto alto, bello, un bel fisico, Dio gli dirà: “Non badare al suo aspetto né alla sua statura, perché io l’ho scartato; infatti il SIGNORE non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell’uomo: l’uomo guarda all’apparenza, ma il SIGNORE guarda al cuore” 1 Samuele 16:7
DIO NON GUARDA ALL’APPARENZA MA GUARDA AL CUORE
Con Dio non serve fingere di essere qualcun altro, Lui ci ama per quello che siamo e non per quello che appariamo.
Sai perché?
Perché Lui è Dio e non sbaglia IN QUELLO CHE FA E CHE CREA.
Davide dirà nel salmo 139: “Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo” (v.14).
In quanto creature di Dio siamo SPECIALI ed UNICHE per quello che siamo, così come il Creatore ci ha formati.
DIO NON SI ASPETTA QUALCUNO DI DIVERSO DA QUELLO CHE SEI, TI HA FATTO LUI COSI’.
Ti conosce in profondità.
Davanti a Dio PUOI ESSERE TE STESSO senza avere il timore di essere GIUDICATO, SCARTATO, e RIFIUTATO.
Dio ti chiede di essere AUTENTICO, di essere TE STESSO, di non essere QUALCUN ALTRO O QUALCOS’ALTRO.
Dio non SCAMBIA la REALTÀ con la FINZIONE.
Un giorno Gesù mentre era in cammino: “vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita in cui non c’è frode». 48 Natanaele gli chiese: «Da che cosa mi conosci?» Gesù gli rispose: «Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto». (Giovanni 1)
Non sappiamo cosa Gesù ha visto esattamente, non sappiamo cosa Natanaele stesse facendo sotto il fico, nascosto magari alla vista di altri…ma di certo Gesù ha visto un uomo VERO.
Le parole: “nel quale non vi è frode alcuna”, non significano che egli fosse senza peccato, bensì semplicemente che non era ipocrita.
Gli antichi greci chiamarono per la prima volta “IPOCRITA” un ATTORE che RAPPRESENTAVA, SCENEGGIAVA un ALTRO PERSONAGGIO che non era la sua propria persona.
L’ipocrita è quella persona che in modo consapevole sceglie di mostrare agli altri quello che non è.
Gesù ha avuto molto da ridire dei religiosi del suo tempo, e tra i vari appellativi c’è proprio questo: IPOCRITA.
Con i suoi insegnamenti Gesù sposta il focus dei religiosi del tempo e della gente di oggi, dall’APPARIRE all’ESSERE.
Oggi non importa quello che tu vuoi far credere di te stesso/a, Dio ti ama per quello che tu sei.
Sii autentico, reale, vero.
Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden scelsero di camminare per la propria strada, così facendo rovinarono la propria relazione con Dio e furono allontanati dal giardino.
Gesù desidera avere con te una relazione, proprio con te che stai leggendo.
Gesù è morto sulla croce per portare su di essa i peccati dell’umanità, per pagare con la sua vita la condanna di morte che è venuta sull’uomo.
Gesù non è venuto per giudicare l’uomo ma per salvare, affinché l’uomo potesse fare pace con Dio e restaurare la relazione perduta.
Gesù desidera avere una relazione intima con te per quello che tu sei, come ti ha creato, cioè in modo STUPENDO.
Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com
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