Sono di Napoli, quartiere Sanità e provengo da una famiglia numerosa, siamo 12 in tutto: mio padre, mia madre e 10 fratelli. Da giovane ero un tipo molto alla mano, scherzoso, e il mio modo di comportarmi da alcuni era un po frainteso. Ricordo che una persona adulta mi diceva che avevo degli atteggiamenti femminili, che ero carino e particolarmente simpatico. Dopo che mi furono dette questa parole io mi chiusi in me stesso, e proprio QUESTA PERSONA ADULTA SI APPROFITTO’ DI ME PER BEN 3 ANNI, fino all’età di 11 anni, ed io mi convinsi di aver tendenze femminili. Nel mio quartiere c’erano molte persone effeminate e pensavo che forse anch’io avrei dovuto vivere come loro.
Tenevo tutto nascosto ai miei genitori, perché mio padre era una persona piuttosto violenta che proveniva dal quartiere malfamato di Forcella. Per una minima cosa era capace di distruggere tutto, figuriamoci per una cosa del genere! Tenni questo segreto dentro di me e non mi confidai con nessuno, ma intanto continuavo sempre di più a convincermi di essere veramente così, e cominciai anche a pensare di andarmene di casa per essere il più femminile possibile.
All’età di 15 anni andai a vivere nei Quartieri Spagnoli insieme a 3 miei amici con esperienze uguali alla mia. Pensavo che sarei stato meglio con loro e che questa gente era la gente che dovevo frequentare. Con loro imparai a truccarmi, a vestirmi e farmi punture per iniettare ormoni femminili, per fare apparire la pelle più bella e il viso più luminoso.
All’età di 17 anni iniziai a prostituirmi, sono stato uno dei primi travestiti a Napoli eravamo circa una ventina, il pomeriggio lo DEDICAVO AL TRUCCO, AI VESTITI PER PREPARARCI PER LA SERA.
Mi avevo messo un secondo nome Florinda, ed ero abituato ad andare con chiunque, gente di diversi ceti sociali… anziani, ragazzi, qualunque persona mi capitasse. Mi importava solo prendere i soldi e stare ”meno possibile in macchina”, intanto mi bucavo, ho cercato diverse volte di disintossicarmi, ma poi ogni volta ricominciavo. Diverse volte rubavo i clienti e la polizia mi prese, in questura feci una pazzia: cominciai a rompere tutti i vetri che mi trovavo di fonte, tagliandomi le braccia.
Una volta mi hanno sparato in un braccio però il proiettile è fuoriuscito e un’altra volta ho ricevuto 2 coltellate: una mi ha perforato il polmone e l’altra mi ha ferito nella gamba… Intanto volevo sottopormi “all’operazione”, avevo già i soldi e dovevo farlo a Bruxelles (Belgio)… perché in Italia non era ancora possibile.
Mentre mi trovavo in clinica mio padre morì, non mi operai più e spesi tutti i soldi per la droga.
Avevo deciso di morire, per 4 mesi ho cercato d’ingerire una forte quantità di tranquillanti, pillole e droga a più non posso, l’ultima volta ho messo del veleno per topi nella droga ed ebbi una paralisi alle braccia e alle gambe.
Mentre mi trovavo in ospedale alcuni Credenti Evangelici venivano a trovarmi, TESTIMONIANDO DELL’AMORE DI GESÙ.
Una sera mi alzai dal letto per andare in bagno e caddi steso a terra… IN QUEL MOMENTO GRIDAI CON TUTTE LE MI FORZE A DIO, E DIO MI RISPOSE.
Tutta la notte c’era un via vai d’infermieri perché io PARLAVO IN LINGUE, GRIDAVO E CANTAVO LODI AL SIGNORE, TUTTO ERA CAMBIATO!
PER ME OGGI GESÙ E’ LA VITA, prima ero MORTO ora VIVO!
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