Un piano glorioso che si adempie gradualmente

Pace, mi chiamo Cristian ho 17 anni e frequento la comunità di Messina del fratello Vito Nuzzo. La mia testimonianza di fede, vista la mia giovane età, iniziò precisamente un anno fa; Il Signore ha cominciò a lavorare nella mia vita gradualmente, era il  mese di luglio quando frequentai il campeggio, già ne avevo frequentati altri ma questo in modo particolare è stato il più benedetto, nonostante ciò ritornato a casa continuai a svolgere la mia vita lontano dal Signore. Ero sempre nervoso, avevo sempre un motivo per scontrarmi con tutti ed in chiesa andavo per incontrare gli amici.

Quando si trattava di andare in chiesa trovavo sempre una scusa per impegnare la domenica pomeriggio ma nonostante ciò i miei genitori mi obbligavano a frequentare lo stesso (infatti oggi li ringrazio per questo) e durante i culti ero sempre in disparte e distratto. Passato del tempo arrivò  ottobre quando  qualcosa cambiò in me; in quel periodo la mia famiglia ed io stavamo attraversando un momento no una mattina mio papà durante una visita ad un neo nella gamba scoprirono che non era un semplice neo ma nel tempo si era trasformato in un melanoma di natura maligna ed è proprio  in quel periodo che chiedevo al Signore il perché di tutto ciò e questo mi portò ancora più rabbia nei suoi confronti. Un martedì sempre con malavoglia andai in chiesa ad uno studio biblico, di solito mi annoiavano ma quello studio mi piacque molto e mi colpì, infatti non sempre  frequentavo lo studio ed ero  ancora  abbastanza indifferente e rabbioso verso un Dio che pensavo non tenesse più a me e alla mia famiglia. Trascorsero i giorni ed io facevo la mia solita vita fino a quando  una domenica tutto cambiò direzione.

Il culto che si tenne mi colpì tanto e da quel locale di culto ne uscì gioioso e felice, sentimenti veri che non provavo da un po’. Tutto incominciò cambiare piano piano perché il Signore stava ancora lavorando, i sentimenti che provavo per Dio cominciarono a mutare e mi misi a riflettere tra me che forse non era vero quello che credevo e pensavo. Tutti questi ragionamenti che io facevo non erano inascoltati da Dio . Arrivò il mese di dicembre, mio padre da poco aveva rimosso con successo il melanoma e sempre in quelle sere  nella nostra comunità si svolgeva il raduno provinciale giovanile con la partecipazione di comunità della provincia e di pastori ospiti, per me era un’altra occasione per poter incontrare  amici che non vedevo da tanto, mi ricordo infatti che durante i culti o gli studi la mattina cercavo di non partecipare restando nei locali al pieno inferiore ,ma il responsabile dei giovani riusciva sempre a trovare me e gli altri ragazzi per portarci sopra e farci ascoltare i culti.

In quel raduno il Signore per me aveva un piano che si portò a compimento l’ultimo giorno nel culto finale, il pastore ospite era il fratello Aniello Esposito che, in modo particolare nell’ultimo culto predicò sulla necessità che c’è di pregare per i più giovani e l’invito era rivolto ai più grandi, di prendere a cuore un giovane della propria  comunità e pregare per lui; io ascoltavo con non molta attenzione la predica ma arrivati alla preghiera il fratello Nuzzo fece un appello per i giovani che si sentivano smarriti e che cercavano risposte da Dio, io a quell’ appello non andai ed è proprio in quel momento che il Signore completò il suo piano, nonostante io non fossi andato all’appello lo Spirito Santo spinse il fratello Nuzzo ad esclamare una Frase quasi di supplica a Dio ed era: SIGNORE SALVA I NOSTRI GIOVANI!

Un attimo dopo l’esclamazione, sentì come un fuoco dentro che bruciava tutto ciò che non era buono ma era un fuoco che mi portò una tale gioia da piangere e dentro di me chiesi perdono a Dio per aver dubitato di lui del suo amore e per essere stato sempre indifferente in questo tempo verso di lui. La sensazione che provai non posso descriverla a parole ma se voglio fare un esempio di quello che è accaduto lo posso paragonare ad un arciere che centra il bersaglio trafiggendolo.

Una sensazione mai provata prima d’ora e da lì capivo quando i fratelli provavano a descrivere le esperienze col Signore. Vi dico la verità all’ inizio prima della conversione quando sentivo ciò credevo che stessero raccontando cose impossibili da credere (umanamente parlando) e reputavo tali esperienze impossibili da vivere, ma quando l’ho vissuta in prima persona ho capito che avevo sbagliato tutto sul modo di ragionare delle cose di Dio. Continuai a stare col Signore ed ogni giorno che passava mi innamoravo sempre di più di lui e tutto ciò che comprendeva il campo cristiano, cominciai a frequentare  assiduamente gli ex noiosi studi biblici ora molto interessanti e i vari culti oltre quello della domenica e la scuola domenicale; tutto ciò che prima vedevo noioso ora lo vedevo letteralmente come una dipendenza, non potevo stare lontano da Dio neanche un secondo! Ovviamente ritornai a svolgere la mia vita certamente non come prima , era una vita completamente diversa  perché Dio l’aveva cambiata in tutte le sue sfaccettature. Più stavo attaccato a Dio più stavo bene e mi sentivo protetto, ma il Signore ancora non aveva finito con me.

Era il 1° febbraio andai ad un culto dei giovani ed in quel culto il Signore mi donò lo Spirito Santo , ci fu un appello per chi volesse ricevere lo Spirito Santo ed io senza pensarci due volte riposi a quell’appello e lì il Signore non tardò e mi battezzò. Era già da un mese che stavo cercando il battesimo e lo ricevetti; Da lì la mia vita col Signore proseguì anche durante la pandemia da covid-19; Le chiese erano chiuse e all’inizio soffrì un poco, ma il Signore mi parlò e mi ricordò che la sua presenza e la sua benedizione scendevano anche rimanendo a casa e da lì tutti i giorni anche con altri fratelli in un gruppo WhatsApp ci mettevamo in preghiera e vi confesso che il peso dello stare a casa e non avere la chiesa aperta se ne andò. Passarono i mesi, e le benedizioni come acqua fresca non mancavano mai; In conclusione posso dire e testimoniare che fino ad oggi Dio non ha fatto mai mancare la sua benedizione ne a me e alla mia famiglia, e anche se le difficoltà si presentano riusciamo a superarle ma non perché siamo forti noi ma è il Signore ad aiutarci, e come sta scritto in Isaia 40:31 “Ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano”. Dio ti possa benedire grandemente e se pensi come me che Dio non ti voglia bene se ti accadono cose spiacevoli rivolgiti a lui che sicuramente ha un piano anche per te, e non ti reputare troppo giovane per essere salvato e per  fare un esperienza col Signore perché il piano di salvezza di Dio non ha età e confini. DIO TI BENEDICA!

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