FLASH – Va in prigione pur di non tacere, per il bene di sua figlia

Rob Hoogland si rifiuta di consentire – dal febbraio 2020 – alle procedure di “cambiamento di sesso” di sua  figlia di 14 anni.
Si è rifiutato di firmare il modulo di consenso informato della “clinica di genere” per la somministrazione alla ragazza  farmaci bloccanti la pubertà e ormoni che sono dichiaratamente sperimentali e possono causare sterilità e altri effetti collaterali, come l’indebolimento delle ossa, e i cui effetti possono essere irreversibili.
I giudici e i servizi sociali  ignorano questi pericoli: a scuola hanno avviato la ragazza alla transizione all’insaputa dei genitori, e il tribunale ha ordinato a Rob di non parlare pubblicamente di ciò che sta accadendo a sua figlia che deve chiamare con il nome da maschio e i pronomi maschili.
Rob si è rifiutato di obbedire a queste imposizioni. Ha rilasciato interviste e ha denunciato i medici, le associazioni LGBT, i giudici, gli assistenti sociali  e tutti quelli che stanno distruggendo il corpo di sua figlia.  Ma anche i media che hanno pubblicato le dichiarazioni di Rob sono stati minacciati di sanzione penale.
Ad aprile  l’uomo dovrà affrontare il processo per cui rischia 5 anni di prigione (uno stupratore ne rischia 2). Martedì prossimo, invece, verrà mandato in prigione per almeno 10 giorni, per le interviste che ha rilasciato.

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