UN FIUME IN PIENA… UNA MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA IN UN LUOGO DEDICATO ALLA SPIRITUALITÀ.

8/18 LUGLIO 2021 Certosa1515 Avigliana (TO)

Predicare o testimoniare in mille modi.
Come sappiamo ciascuno ha il suo personale talento, sappiamo che è importante renderlo disponibile quando incontriamo la Fede nella vita, affinché altri possano diventare consapevoli.
Quando ci accorgiamo che la VIA è ancora li percorribile e ancor più quando ci accorgiamo che segni evidenti ci raccontano di un tempo profetico che si sta compiendo, i talenti devono essere messi a frutto, devono “rendere”.
Immaginiamo disastri apocalittici ma anche sappiamo che un’era nuova attende coloro che hanno creduto. Nuovi cieli e nuova terra sono nelle promesse e a noi non resta che annunciare l’imminenza degli eventi.

Come dicevo ogni uno ha il suo modo personale di manifestare ciò di cui è testimone, con il “linguaggio” ad egli più consono e naturale. Per fare ciò è indispensabile conoscere se stessi profondamente, conoscere quella parte di noi dove gli eventi spirituali si verificano e prendono significato, divenendo una realtà tangibile in un altra dimensione.
Non un universo parallelo, non un divenire nel cambiamento, non un altro fine all’essere stato.
La vita spirituale (come quella materiale e quella dell’anima) è presente qui e adesso! Essa è nascosta tra le pieghe di tutto ciò che l’uomo ha scrutato da quando esiste, intuendo l’esistenza di un se stesso sensibile e dolcemente appartato.
Il peso dell’esistenza materiale difficilmente lascia spazio ad una esperienza che pare fievole eppure sorregge il cosmo, il mondo spirituale!
Il nostro Io spirituale spesso vive senza la nostra stessa considerazione. Ride, piange, soffre, consiglia si annuncia e si manifesta in mille modi. Egli cerca di farci intendere la deperibilità della materia che in quanto tangibile è pure deperibile.
Paziente cerca di farci conoscere il noi stesso che non conosciamo, quel noi stesso che crediamo di trovare nelle emozioni, nella speranza che quell’estasi duri per sempre, ma aimè vincolata alla carne muore l’una e muore l’altra.
Affannati cerchiamo e quasi sempre, ci imbattiamo in esperienze piacevoli, tra ricerca, soddisfazione e piacere. A volte ciò ci porta più in alto di dove ci troviamo, ma non è una conquista stabile poiché risente del flusso degli eventi.

La mostra che abbiamo immaginato vuole raccontare proprio questo, il titolo è tratto dalla Bibbia, dal libro di Ezechiele ….

Il torrente che sgorga dal tempio

Ezechiele 47:1 Egli mi ricondusse all’ingresso della casa; ed ecco delle acque uscivano sotto la soglia della casa, dal lato d’oriente; perché la facciata della casa guardava a oriente; le acque uscite di là scendevano dal lato meridionale della casa, a mezzogiorno dell’altare.
Ezechiele 47:2 Poi mi condusse fuori per la via della porta settentrionale e mi fece fare il giro, di fuori, fino alla porta esterna, che guarda a oriente; ed ecco, le acque scendevano dal lato destro.
Ezechiele 47:3 Quando l’uomo fu uscito verso oriente, aveva in mano una cordicella e misurò mille cubiti; mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano alle calcagna.
Ezechiele 47:4 Misurò altri mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano alle ginocchia. Misurò altri mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano sino ai fianchi.
Ezechiele 47:5 Ne misurò altri mille: era un torrente che io non potevo attraversare, perché le acque erano ingrossate; erano acque che bisognava attraversare a nuoto: un torrente che non si poteva guadare.

Quello che speriamo si comprenda è un pensiero riguardo al mondo spirituale, esso vuole dire che nessuna cosa riconducibile alla materia e all’intelletto può essere utile ad una esperienza spirituale.
È importante “dissodare un campo nuovo”. Il mondo spirituale si conosce con lo spirito è quindi indispensabile che poniamo ascolto, anche se da subito non sentiremo nulla.
Le nostre identità vanno ricollocate al giusto posto, ed ogni una deve affermare la propria eccellenza. L’ordine dal basso richiede che la “carne” la materia sia un luogo di benessere trattato con cura come tempio dello Spirito. L’anima senza “ ingozzarsi” di piaceri mondani trarrà la propria estasi guardando allo Spirito che cerca contemplazione con l’Altissimo.
In quel luogo sta la vera adorazione che ci permetterà, pur nascosti in un anfratto la Gloria di Dio.
Pietro Proietto

 


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