
Il problema è ovviamente peggiorato durante il lockdown: la pornografia on line sta creando una generazione di giovani donne traumatizzate e giovani uomini emotivamente mortificati.
L’industria dell’educazione sessuale non aiuta, in quanto considera la pornografia uno strumento educativo e si rifiuta di insegnare ai giovani i benefici dell’autocontrollo e del matrimonio.
A marzo, il governo ha ammesso che la proposta di legge sulla sicurezza online non richiederebbe ai siti web pornografici commerciali di implementare controlli di verifica dell’età per i propri utenti.
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