
Lo ha affermato Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione, in merito alla vicenda che vede come vittima del pensiero unico dominante la dirigente scolastica Adriana Piccigallo, “rea” di ver espresso le proprie titubanze sul riconoscimento del cambio di identità di un’allieva e dunque su una eventuale carriera alias. “Massimo rispetto per quegli studenti che hanno deciso di affrontare una transizione e che hanno tutti i diritti di usufruire degli strumenti che garantiscono loro benessere psicofisico e inclusione. Altra cosa – ha aggiunto Sasso – e’ lasciare la scuola nelle mani di ideologie oltranziste che vorrebbero imporre l’arbitrio e il capriccio del singolo come regole del vivere comune, tacciando di intolleranza e omofobia chiunque la pensi diversamente. Non si contano, purtroppo, i genitori e gli stessi studenti costretti a reprimere qualsiasi forma di dissenso per paura di essere messi alla gogna. Se si tratta di promuovere una legge che inasprisca le pene per chi offende, minaccia o commette atti di violenza sulla base di discriminazioni sessuali, noi della Lega ci siamo e siamo gia’ pronti. Ma – conclude Sasso – nessuno ci chieda di abbandonare la scuola, i nostri figli e tutte le famiglie italiane di fronte all’assalto di teorie fondamentaliste e alle occupazioni di istituti perche’ manca il bagno per chi non si sente ne’ uomo ne’ donna”.
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