Pensi più alla quantità o alla qualità?

Eh sì, lo so che non c’è la fai più ad aspettare.  E’ difficile aspettare senza vedere nulla.
Più volte ho pensato che sarebbe più facile se Dio mi dicesse: “Lascia tutto e seguimi”, piuttosto che aspettare, ti capisco amico mio. Il silenzio di Dio è proprio quello che a volte non riesco a tollerare.Il salmista dice di aspettare in silenzio davanti a Dio … questa poi è veramente dura da accettare! Aspettare, e in silenzio. Capisco come ti senti, l’attesa a volte è come camminare nel buio, non vedi niente, non sai dove andare e cosa aspettarti, la tua mente vaga, sembra che qualcosa possa accadere all’improvviso, ma la realtà è che intorno a te è tenebre e tutto come sempre.

Guarda cosa dice l’apostolo Pietro: “Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento…” 2Pietro 3:9-10

Il Signore non ritarda

Innanzitutto qui parliamo del carattere di Dio, il Signore non è un ritardatario, ma lui viaggia in una dimensione differente dalla nostra. Egli non è schiavo del tempo ma è il tempo a chinarsi davanti a lui. Comprendere che i tempi di Dio non sono come i nostri è arduo. Soprattutto in una società come la nostra dove tutto è fast, dai programmi, al cibo, alla comunicazione, ai rapporti, ecc.…
“Ma voi, carissimi, non dimenticate quest’unica cosa: per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno.” 2Pietro 3:8
Il tempo è nelle mani di Dio …un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno, ci indica che tutto quello che non è successo fino ad ora può accadere in un attimo, magari mentre leggi questo articolo Dio sta lavorando per te mentre la tua fiduciosa pazienza cresce.
Stai aspettando qualcosa da parte di Dio, e ti sembra che siano passati mille anni e che ne passeranno ancora chissà quanti? Dio può adempiere ora, in questo istante, quello che attendi da tanto tempo.
Hai fretta? Dio no, e sa bene quello che fa.
Ogni cosa Gli è sottoposta. Quando si avvicinò alla vedova di Nain, il figlio della vedova era già morto, ma per Gesù la cosa è irrilevante, non ha importanza la gravità della circostanza. Lazzaro era morto già da quattro giorni, per Marta e Maria, Gesù era in ritardo, ma Lui non è schiavo del tempo, è il tempo che si adatta a Lui. Lui è Signore su tutto, anche sul tempo e sulla morte, per questo egli non teme di arrivare in ritardo, perché quando arriverà ogni cosa si piegherà al Suo volere e in tuo favore.
Ricorda che tutto coopera per il bene di quelli che amano Dio.
Ti sembrerà di perdere del tempo, che il tempo scorri via così … ma Gesù ha i suoi modi per fartelo recuperare in un attimo, Lui non si preoccupa del tempo, della malattia o della morte, Lui si preoccupa solo della tua fede in Lui, e ti dice: “Non temere solo continua ad avere fede”.
Voi, figli di Sion, gioite, rallegratevi nel SIGNORE, vostro Dio, perché vi dà la pioggia d’autunno in giusta misura, e fa scendere per voi la pioggia, quella d’autunno e quella di primavera, come prima. Le aie saranno piene di grano, i tini traboccheranno di vino e d’olio. «Vi compenserò delle annate divorate dal grillo, dalla cavalletta, dalla locusta e dal bruco, il grande esercito che avevo mandato contro di voi. Gioele 2:23-25
Quando Gesù interverrà nella tua vita ti farà recuperare tutti gli anni persi, ti abbonderà, e comprenderai che tutto era sotto il Suo impeccabile controllo. La puntualità di Dio non è intesa come la intendiamo noi.
La puntualità di Dio non si basa “sull’orologio” ma sul momento giusto, opportuno!
Kairos (καιρός) è il “momento giusto o opportuno” o “tempo di Dio”.
Gli antichi greci avevano due parole per il tempo: kronos e kairos. Mentre la prima si riferisce al tempo logico e sequenziale la seconda significa “un tempo nel mezzo”, un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale “qualcosa” di speciale accade.
Mentre kronos è quantitativo, kairos ha una natura qualitativa. La puntualità di Gesù è di qualità e sostanziale.
L’adempimento della Sua promessa
Le Sue promesse sono fonte di garanzia e certezza. Ciò che ci fa realizzare questo è la differente natura di Dio da quella dell’uomo. L’uomo per natura spesso non mantiene le promesse. Ancora qui faccio leva sulla natura di Dio, sulla Sua essenza. Lui è fedele e non può essere diversamente. Lui resta fedele anche quando noi non lo siamo.
Dio non è un uomo, da dover mentire, né un figlio d’uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola? Numeri 23:19
Dio non mente né si pente, a differenza dell’uomo che per i propri interessi è pronto a dire bugie e a tornare indietro sui suoi passi. La meravigliosa notizia è che la natura di Dio è differente dalla nostra.
Come pretendono alcuni
Quello che spesso il nemico delle anime sussurra all’orecchio è che Dio arriverà tardi, che addirittura non arriverà mai o che le cose non cambieranno mai.
Un giorno la città di Samaria dopo un lungo assedio si trovò a non avere più cibo all’interno delle mura. Fuori vi erano accampati i Siri e loro non potevano uscire dalla città per poter cercare cibo. La loro fine era segnata. La morte era inevitabile.
Allora Eliseo disse: “Ascoltate la parola del SIGNORE! Così dice il SIGNORE: Domani, a quest’ora, alla porta di Samaria, la misura di fior di farina si avrà per un siclo, e le due misure d’orzo si avranno per un siclo”.2Re 7:1
Ai tempi di Eliseo un Siclo comprendeva 11,5 grammi di argento, una Misura circa 13,3 kg, quindi si sta parlando di 13,5 kg di farina e 27 kg d’orzo circa.
La situazione a Samaria era alquanto terribile. La testa di un asino costava 80 sicli al mercato, secondo il capitolo 6, e al mercato non c’era nient’altro che testa d’asino e sterco di colombo (probabilmente un tipo di lenticchie, mezzo kilo 60 grammi d’argento), da mangiare. All’improvviso si eleva una voce al di sopra del “coro” lamentoso che vi era in Samaria, un grido di fede, Eliseo disse: “Non temete, domani ci sarà abbondanza di cibo e a poco prezzo”.
Cose da non credere!
E infatti leggi cosa succede: … Ma il capitano sul cui braccio il re si appoggiava, rispose all’uomo di Dio: «Ecco, anche se il SIGNORE facesse delle finestre in cielo, potrebbe mai avvenire una cosa simile?» Eliseo rispose: «Ebbene, lo vedrai con i tuoi occhi, ma non ne mangerai».2Re 7:2
Chissà quante volte voci simili girano intorno a te, nella tua mente, e ti dicono: “Potrebbe mai avvenire una cosa simile per te?”. È una battaglia che avviene nella mente, se ti lasci sopraffare diventerai incredulo e l’attesa diverrà per te un peso schiacciante, fino a non farti superare la prova. Devi credere, l’incredulo non sarà saziato!
  1. “…ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento”.
In questo versetto si parla di un evento ben specifico. In questo caso Pietro dice che Dio vuole dare a tutti la possibilità di ravvedersi. Quello che prendiamo per noi oggi è il principio divino, non l’evento in se.
Dio è paziente e non vuole vedere nessuno morire senza speranza.
Devi sempre tener presente che Dio ha un piano individuale per te e che questo piano a sua volta rientra in un piano generale.
Guardiamo per esempio alla vita di Giuseppe
Egli passò attraverso varie peripezie, venduto dai fratelli, in prigione, accusato, tradito. Poi Giuseppe vede che Dio benedice la sua vita, lo fa prosperare, lo libera da ogni situazione difficile ed eleva la sua posizione sociale. Dopo che fu elevato alla posizione di vice re in Egitto, nel momento in cui abbraccia i suoi fratelli, i suoi occhi si aprono e vede il piano generale di Dio.
Dio aveva permesso ogni cosa affinché Giuseppe potesse essere lo strumento per mantenere in vita la sua famiglia, il suo popolo durante la carestia.
“Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Vi prego, avvicinatevi a me!» Quelli s’avvicinarono ed egli disse: «Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fosse portato in Egitto. Ma ora non vi rattristate, né vi dispiaccia di avermi venduto perché io fossi portato qui; poiché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. Infatti, sono due anni che la carestia è nel paese e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sarà raccolto né mietitura. Ma Dio mi ha mandato qui prima di voi, perché sia conservato di voi un residuo sulla terra e per salvare la vita a molti scampati.” Genesi 45:4-7
Se ancora Dio non ti ha risposto c’è un motivo, che non necessariamente devi sapere, sono affari di Dio.
Tu devi solo sapere che fai parte di un piano molto più vasto, più grande, meraviglioso e al momento giusto Dio ti risponderà e allora capirai la precisione e la puntualità di Dio, e ti dico di più: “Lo ringrazierai per aver “ritardato”.
Sei importante e Dio si preoccupa del tuo bene, ma comprendi anche che sei parte di tutta la Sua creazione.
Francesco Caldaralo – notiziecristiane.com


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