
Andai a Dakar; alla riunione c’erano tutti i governatori della provincia dell’Africa del Nord. Il commissario supremo si alzò e cominciò a leggere e mi disse: “Signor Greenaway, perché tu e tua moglie avete costruito delle cliniche, avete curato dei lebbrosi e avete costruito delle scuole, e non vi siete interessati alla politica, noi vi crediamo; per questa ragione lei e la signora Greenaway avete l’opportunità di venire nel Senegal”. Non gli dissi che mia moglie stava morendo, ma inaspettatamente io sentii una potenza cadere sopra di me, e una voce sussurrò al mio orecchio: “Sarà fatto, sarà fatto”. Uscii da quell’edifico, mi sentii un gigante. Tornai a casa, andai subito all’ospedale, nella stanza dov’era mia moglie, ma lei non c’era più. Cercai il dottore, e gli dissi: “Dov’è mia moglie, la signora Greenaway?” Lui mi rispose: “Lei è andata via, se n’è andata”. Incominciai a piangere, e il dottore: “No, no, non sto dicendo che è morta!”. “Allora che vuol dire dottore?”- gli risposi. “Lei è andata a casa! Veda, il giorno dopo che lei è partito, non so come, non so perché, io sono un ateo, non credo in Dio ma qualcosa è accaduto perché all’improvviso stette bene, la malattia la lasciò, non aveva più niente, come se non fosse mai stata malata. Ci chiese la sua valigia, si è vestita ed è andata alla missione”. Quell’ateo mi mise il suo braccio intorno al collo, mi abbracciò e mi disse: “Non so in cosa voi credete, ma qualunque cosa tu e quella donna crediate, continuate a crederlo”. Dio è fedele, Dio è fedele.
Trascritta da: Francesco La Manna – notiziecristiane.com
Autore: Charles Geenaway
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