La mia esperienza di fede e la mia conversione definitiva a Cristo

419377_348690541819046_1443907189_nCari amici, sono Vittorio Gallo ho 26 anni e vorrei raccontarvi la mia esperienza di fede o meglio la mia conversione definitiva al cristianesimo (definitiva in quanto non avevo ancora trovato la strada giusta per sentire il Signore).  A dicembre 2014 dopo anni passati in uno stato di insoddisfazione dovuto alla mancanza di una vera guida cioè Gesù, incoraggiato da mia madre a trovare la mia strada in quanto nella chiesa cattolica non mi riconoscevo più da anni perché non avvertivo la presenza del Signore o l’avvertivo poco in quanto non condividevo il modo di pregare ovvero sempre le solite preghiere durante la messa mi sembrava di stare a scuola quando la maestra ti fa ripetere le cose per poi impararle bene e a volte pensavo anche che eravamo delle macchine che a un comando rispondevamo sempre nello stesso modo cioè il prete dice questo io rispondo così.

L’Ultima volta che sono stato a messa (da premettere che lo sentivo come tanti un grosso peso che era necessario per non commettere peccato) dopo 15 minuti  dall’inizio della funzione dopo che avevo provato in tutti i modi a pregare con il cuore mi sedetti e mi misi a giocare al cellulare perché ormai avevo pienamente capito che non ero in pace con me stesso che quella non era la mia strada che non era quello un modo di pregare perché a mio parere le vere preghiere sono quelle spontanee.

Non riconoscevo l’autorità ecclesiastica perché sono sempre uomini come me e non vedo la necessità di baciarli la mano di trattarli come autorità non ero d’accordo nel venerare gli DEI cattolici cioè i santi, uomini da apprezzare molto per le loro opere ma sempre uomini o la DEA Madonna anche lei una donna che ha avuto il privilegio di partorire il Signore nostro Gesù Cristo, che ha vissuto una vita giusta in comunione con Dio che ha dato tanto al cristianesimo ma che rimane sempre una donna.

Non condividevo la castità dei preti, l’inutilità delle suore dei monaci e di tutte le figure ecclesiastiche perché io penso che una persona che vuole veramente compiere la volontà del Signore non ha bisogno di un titolo non ha bisogno di una Santa istituzione non ha bisogno di isolarsi da tutti e pregare solamente (monaci  e suore di clausura) il vero cristiano deve essere umile, deve non solo pregare ma mettere in pratica per quanto può le sue parole perché Dio apprezza coloro che puri di cuore si impegnano a compiere ogni giorno la sua volontà.

A dicembre 2014 come stavo dicendo mia madre mi incoraggiò  a trovare la mia strada ed allora grazie anche alla tecnologia che abbiamo oggi ho iniziato a cercare le chiese protestanti maggiormente diffuse in Italia e anche nel mondo arrivando poi a soffermarmi solo su due di queste che per ovvi motivi non nominerò entrambe ma solo una cioè quella Battista di cui tutt’ora faccio parte con orgoglio e gioia. Dopo questa ricerca che mi ha portato non solo a conoscere il credo di queste chiese ma anche a scoprire i posti più vicini dal mio paese dove poter andare per partecipare ai loro culti.

Decisi quindi di recarmi al culto della prima chiesa che sostanzialmente mi colpi per i modi diversi di organizzare la funzione e per il comportamento che avevano i credenti tra di loro, parlo di atteggiamenti affettuosi di amore fraterno. Questo prima esperienza mi era servita per scoprire un mondo diverso dal mio ma non ero ancora pienamente soddisfatto passò un’altra settimana e decisi giusto per capire meglio quale decisione prendere di andare a Matera alla Chiesa Battista e appena entrai li oltre a riconoscere Marco, una mia vecchia conoscenza che non vedevo da tempo e che non sapevo facesse parte di quella chiesa sentii dopo appena 5 minuti dall’inizio del culto una fortissima gioia mai provata prima e il mio cuore inizio’ a battere forte e contemporaneamente sentii una voce interna che mi diceva che quella è la mia strada e di andare avanti cosi;al ché io rimasi stupefatto perché finalmente avevo ricevuto quel segno che da anni cercavo ma forse non avevo ricevuto perché non mi ero impegnato a fondo e direi che per me quella voce era veramente la voce del Signore perché altrimenti come avrei potuto innamorarmi di quella chiesa se non sapevo assolutamente niente di loro? Nei giorni seguenti continuai a provare  la pace che finalmente avevo trovato dopo quella santa domenica e il pastore Ugo, sua moglie Alex , Marco e altri fratelli iniziarono a darmi quella conoscenza che a me mancava e che tutt’ora mi danno ma questo sapere non mi serve per avere delle conferme sulla mia scelta ma solo per conoscere meglio la mia chiesa e poterne sempre più farne parte perché ogni giorno io sono gradito al  Signore per avermi fatto trovare la mia strada e avermi dato delle persone squisite che mi hanno preso per mano e mi guidano in questo lungo cammino chiamato “vita” ed io da quella famosa domenica sento che la mia missione è evangelizzare e unire i cristiani ma non creando un unica chiesa (cosa al quanto bella ma impossibile per gli esseri umani) ma cercando di vederci spesso per pregare insieme il nostro unico e vero Dio che tutto vuole tranne la nostra divisione perché Gesù ha detto:” amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.

Io continuo spesso a dare la mia testimonianza a tutti perché è il Signore che me lo comanda ed io lo faccio volentieri come a suo tempo ha fatto Paolo che sulla via di Damasco ha conosciuto la potenza del nostro Signore che ha scelto proprio lui che era tra i peggiori persegutori dei cristiani proprio perché a Dio nulla è impossibile e se noi crediamo in lui grandi cose possiamo fare.

L’essere cristiano è un impegno è una missione che ogni giorno ognuno di noi deve compiere perché è bello pregare e lodare il Signore ma è anche bello dedicare almeno parte del nostro tempo a aiutare gli altri.

A voi che mi state leggendo vi chiedo di raccontare le cose belle che il Signore fa nella nostra vita ad esempio diffondere le testimonianze che sentiamo ogni giorno affinché gli altri si convertano e pregare sempre per le conversioni di tutti e in particolar modo dei giovani che sono le colonne portanti della chiesa di Gesù e anche con il loro contributo Gesù può entrare in altri cuori e portare la pace e la gioia a coloro che credono veramente in lui.

Mai dare importanza assoluta al tempo ma dare priorità alle cose più importanti perché se un fratello ha dei problemi fermiamoci a parlare se un giovane va in una chiesa diversa dalla sua e vuole dare la sua testimonianza facciamogliela dare perché anche questo è essere cristiani perché è inutile lodare il Signore se poi non sappiamo vedere le opere che compie in noi.

Il Signore non vuole solo essere lodato, ma anche servito ed uno dei modi per servirlo è parlare delle opere che egli compie nella nostra vita e in quella degli altri.

Che Dio vi benedica tutti!

Vittorio Gallo

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