Gesù è esistito? Risponde un professore agnostico

gesù-è-esistito-768x431Basta una rapida ricerca su Internet per capire quanta influenza abbia avuto in passato quello scetticismo radicale e con quanta rapidità si stia diffondendo tutt’oggi. Per decenni è stata l’opinione dominanti in paesi come l’Unione Sovietica. Fatto ancora più sorprendente, pare che oggi sia l’opinione prevalente in certe regioni del mondo occidentale, fra cui alcune aree dei paesi scandinavi. Gli autori di questa letteratura scettica si ritengono “miticisti”, cioè persone convinte che Gesù sia un mito, intendendo un racconto privo di basi storiche, una narrazione storicamente verosimile di fatti che in realtà non sono mai avvenuti. Gesù sarebbe un mito perché i tanti racconti antichi che lo vedono protagonista sono privi di basi storiche. La sua vita e i suoi insegnamenti sarebbero stati inventati dai primi narratori orali.

Come ho già detto, l’opinione che Gesù sia esistito è condivisa pressoché da tutti gli specialisti della disciplina. Ciò non costituisce di per sé una prova, naturalmente: l’opinione degli studiosi, in fondo, è solo un’opinione. Eppure, quando dovete prendere un appuntamento con il dentista, volete che sia un esperto, giusto? Qualcuno potrebbe replicare che la storicità di Gesù è un caso diverso, poiché si tratta di storia e gli studiosi hanno la stessa facoltà di accedere al passato di chiunque altro. Ma non è così. Milioni di lettori hanno acquisito le proprie “conoscenze” sul cristianesimo delle origini da Dan Brown, autore del Codice Da Vinci. Ma la lor è stata una scelta sensata? Tutti gli storici seri del movimento cristiano primitivo, nessuno escluso, hanno dedicato molti anni di vita ad acquisire le conoscenze necessarie per diventare esperti nel loro settore di studi. La sola lettura delle fonti richiede competenze in una serie di lingue antiche: greco, ebraico, latino e spesso aramaico, siriaco e copto, per non parlare delle lingue moderne usate nell’ambito specialistico (tedesco e francese, per esempio). E questo è solo l’inizio. Per acquisire competenze sono necessari anni di paziente esame dei testi e una conoscenza approfondita della storia e della cultura greca e romana, delle religioni del mondo mediterraneo antico, pagano ed ebraico, della storia della Chiesa cristiana e dell’evolversi della sua vita sociale e della sua teologia, oltre, naturalmente, a molte altre cose.

Ora, se tutti coloro che hanno dedicato anni di studio al raggiungimento di tali competenze sono convinti che Gesù di Nazaret sia stato una figura storica, il dato deve far riflettere. Non è una prova, lo ripeto, ma se non altro dovrebbe far sorgere qualche dubbio. Eppure, non c’è modo di persuadere i teorici della cospirazione che i loro assunti poggiano su prove troppo esili per essere convincenti, mentre invece sono del tutto persuasive quelle a favore della storicità di Gesù. E sono sostenute da tutti gli studiosi del mondo antico, del Nuovo Testamento, della classicità, delle origini cristiane del Nord America e, in generale, del mondo occidentale. Molti di loro non nutrono interessi personali e, per la verità non lo faccio nemmeno io. Non sono cristiano e non sono interessato ad appoggiare la causa cristiana o a promuovere un programma di orientamento cristiano. Sono un agnostico molto vicino all’ateismo, e la mia vita e la mia visione del mondo non sarebbero diverse se Gesù non fosse esistito.

Come storico, penso che le prove siano importanti. E così il passato. E per chi attribuisce valore alla prove e al passato, l’esame imparziale del caso porta a una conclusione inequivocabile: Gesù è davvero esistito, e se qualcuno lo nega con tanta insistenza non è perché abbia esaminato le fonti con le lenti obiettive delle storico, ma perché il suo diniego serve ad altri propositi. Da una prospettiva imparziale, una sola affermazione è possibile: Gesù di Nazareth è esistito.

Fonte | Losai.eu


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