La fede spontanea e genuina di una bambina salvata dalla Leucemia!

Una mattina come tante, Maria si sveglia con delle macchie strane sulla pelle. È pallida più del solito e da giorni lamenta una stanchezza impressionante. Ha anche la febbre. A volte dorme per lunghe ore. Viene portata d’urgenza in ospedale e dopo poche ore arriva la terribile diagnosi: leucemia. Comincia con le trasfusioni e con dosi massicce di cortisone. I globuli bianchi, vista la dose massiccia di cortisone, dovrebbero scendere, invece restano in trentamila. I genitori sono disperati, i medici dicono che non possono fare molto. Morire a 8 anni è tragico.

La bambina chiede al papà di leggere il SALMO 103. Il padre gli chiede: perché il 103? La bambina risponde: “Ho sentito il medico dire che sono il “caso 103” ed allora ho pensato al SALMO 103 ed ho detto: cosa avrà scritto Davide nel SALMO 103? Scusa papà è una cosa stupida, ma vorrei che tu leggessi questo salmo”.

Il papà che ha con sé una piccola Bibbia, comincia a leggere: “Benedici, anima mia, il Signore; e tutto quello che è in me, benedica il suo santo nome. Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità“.

Fermati qui papà; rileggi l’ultimo verso: “Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità“.

Papà rileggi l’ultima parte dell’ultimo verso: “Risana tutte le tue infermità“. Papà ora lasciami dormire, ci vediamo domani.

Il giorno dopo i globuli bianchi cominciano a scendere, mentre salgono i globuli rossi e l’emoglobina.

Una sola trasfusione si rende necessaria, ma ogni giorno che il papà va in ospedale, cominciava a leggere il SALMO 103: “Benedici, anima mia, il Signore; e tutto quello che è in me, benedica il suo santo nome. Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità“.

E la piccola Maria ferma sempre il papà dicendogli: “Rileggi l’ultimo verso”. “Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità“. Rileggi l’ultima parte dell’ultimo verso: “Risana tutte le tue infermità“. Papà ora lasciami dormire, ci vediamo domani.

Passano i giorni e la bambina migliora, fino ad essere dimessa. Il primario con soddisfazione si congeda dai genitori dicendo: “Il cortisone ha vinto la malattia”.

Il padre chiede: “Professore, mia figlia è il “caso 103”, che fine hanno fatto gli altri 102 casi”? Il professore abbassa lo sguardo e si limita a dire: “Non sempre è andata come con vostra figlia Maria”. Non c’è bisogno di altre parole.

Il padre di Maria e la stessa Maria sanno che la malattia non è stata vinta per il cortisone. Ogni giorno Maria potrà riposare su questa promessa: “DIO SANA TUTTE LE TUE INFERMITÀ“.

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