Non bisogna usare discorsi troppo alti e difficili quando si parla alle persone di DIO, il che non significa affatto sminuire il valore del Vangelo né tanto meno cambiarne anche una sola virgola, ma trovare il modo di trasmetterne la ricchezza che deriva dalla nostra Fede in termini familiari.
Le persone vogliono che si parli con loro e di loro e non a loro!
Non si tratta nemmeno di sacrificare l’autenticità del Vangelo per risultare più “attraenti”, ma di seguire l’esempio di Paolo in Atti 14,16-17, “Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la propria via, senza però lasciare se stesso privo di testimonianza, facendo del bene, mandandovi dal cielo pioggia e stagioni fruttifere e saziando i vostri cuori di cibo e di letizia».”
Si tratta quindi di annunciare colui che è già in noi e tra noi, invitarli a scoprire DIO dall’interno e non da fuori, insegnare ad ascoltare il proprio cuore, il bisogno d’amore, di infinito, di mistero, di verità e di bellezza.
Chiedete alle persone da dove vengono questi desideri e dove puntano, aiutateli a scoprire che la Fede risponde ad ognuno di questi desideri e che solo Cristo Gesù corrisponde pienamente alle loro esistenze.
Noi siamo stati creati per produrre frutto e per produrne in abbondanza, dobbiamo aiutare chi è nel buio di questa vita riportandolo nella luce, quella luce fatta di speranza e verità, quella luce di nome Gesù.
“Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può essere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.”
Matteo 5:14-16
Luigi Mandile | Notiziecristiane.com
#EGCidentity #LaMiaVitaÈDifferente #EsercitoDiGesúCristo
Sostieni la redazione di Notizie Cristiane con una donazione, clicca qui
