Non esiste il caso né la confidenza

In uno dei brani del Vangelo, Gesù fu invitato ad osservare lo splendore del Tempio di Gerusalemme, orgoglio di tutti i Giudei per la sua magnificenza. In particolare, un’aggiunta recente di Erode il Grande prevedeva che, tramite le offerte raccolte dai fedeli, giorno dopo giorno, si allungassero le viti d’oro alle pareti del vestibolo, così luminose da rendere pressoché impossibile fissarle durante il giorno, quando la luce diurna si riflette su di esse. Eppure, tutta questa bellezza ammirabile sarà distrutta (70 anni dopo) come Cristo stesso aveva già profetizzato.

L’uomo fallisce sempre, quando s’illude di trovare da solo la via verso la Bellezza. Perché, il più delle volte, confonde gli obiettivi: cerca la forza della violenza, quando non concepisce la rivoluzionare potenza racchiusa nella forza della mitezza; s’incaponisce nella grandiosità, quando non comprende la perfezione che si racchiude nei dettagli più minuti; insegue il dominio sulle cose e sulle persone, perché ha paura di essere dominato ed oppresso, se agisce diversamente.

La bellezza divina invece porta ad “assaporare” ogni momento e scova in ogni luogo, una mano ed un disegno più grande.

Le parole che pronunciamo si nutrono dei nostri pensieri e ne danno lustro. Sta a noi comprendere ed abbellire le giornate vivendole come un dono irripetibile.

Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com


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