Dei nostri giorni si discute molto di omosessualità, transgendarismo e di altri stili sessuali di vivere. Nel nostro caso, il pastore Edmund Smith si è trovato a pezzi in questo viaggio alla ricerca dell’amore, fino a decidere di lasciare lo stile di vita transgender e omosessuale.
Mosso dalla curiosità e dalla voglia di scoprire, Edmund è riuscito ad uscire dal labirinto in cui si trovava e arrendere la sua anima al nostro perfetto Creatore, colui che ha formato Adamo ed Eva.
Il 4 giugno del 2015, il pastore Edmund ha dichiarato alla «Faith Oasis Fellowship»: “Dio mi ha liberato da tante cose e mi sta ancora liberando. Nessuno può dire di essere perfetto.”
“Il bene non basta nemmeno a descrivere la bontà di Dio. Dio è di più del bene! Per coloro che non conoscono la mia storia, sono un ex transgender. Un transgender è qualcuno che crede di essere intrappolato nel corpo sbagliato. Sono nato maschio e sono un vero maschio, ma durante tutta la mia vita e fino a quattro anni fa ho creduto di essere una femmina per vari motivi”, racconta Edmund.
Quando Dio ci ha creati, sapeva cosa stava facendo. Il piano di Dio è perfetto e buono. Ci aveva già consacrato prima che nascessimo dal grembo di nostra madre.
“Non importa di che razza sei, quanto sei alto o basso, se sei un uomo o una donna: Dio ti ha fatto nel modo in cui sei per una ragione, per un proposito. Non c’è nessun errore!” ha dichiarato il pastore Edmund con energica convinzione. Ha anche proseguito raccontandoci che a molti di quelli che scelgono questo modo di vivere è accaduto qualcosa nel loro passato.
PRIMA CHE IO TI FORMASSI NEL GREMBO DI TUA MADRE, TI HO CONOSCIUTO; PRIMA CHE TU USCISSI DAL SUO GREMBO, TI HO CONSACRATO E TI HO STABILITO PROFETA DELLE NAZIONI.
(GEREMIA 1:5)
“Quando eravamo a scuola, i miei compagni di classe avevano dei sogni stupendi; uno di diventare medico, un altro avvocato, e così via. Io, tuttavia, volevo diventare una donna! Questa era la mia missione. Ero confuso e quella era l’opera del diavolo. La sua opera consiste anche nel non farci sentire in confusione quando invece la confusione c’è.”
“Rinnegarlo è fatale! Se sei nei guai, guardati, ditti di essere nei pasticci e chiedi aiuto a Gesù. Non mentire a te stesso!” ha affermato.
Soltanto Gesù ha il potere di salvare! Il suo nome è il solo al mondo che possa salvare chiunque.
E IN NESSUN ALTRO VI È LA SALVEZZA, POICHÉ NON C’È ALCUN ALTRO NOME SOTTO IL CIELO CHE SIA DATO AGLI UOMINI, PER MEZZO DEL QUALE DOBBIAMO ESSERE SALVATI.
(ATTI 4:12)
Ha paragonato gli uomini a delle cipolle perché spesso abbiamo bisogno di essere sbucciati strato per strato così da rivelare la realtà che è in noi, che è il tuo vero io. Abbiamo un Dio che ci capisce e che è lì 24 ore su 24, per ognuno di noi, ogni giorno. Ma allo stesso tempo molti di noi sono occupati a guadagnarsi l’attenzione degli esseri umani. Desideriamo ardentemente di essere compresi dagli altri.
“Colui che è perfetto nel darci attenzione è morto sulla croce per mostrarti attenzione” ci ha detto il pastore Edmund.
Mentre Dio vorrebbe attirare la tua attenzione, tu sei occupato con la tua vita. Lui vuole che ritorni a Lui quando lo vorrai. Dio non ti costringe, ma ti sta aspettando.
“I miei genitori hanno avuto tre figli maschi prima di me e quando sono nato ero deluso perché non ero la femminuccia dei loro sogni. Mio padre mi ha rigettato per tutta la sua vita e non mi ha mai detto «ti voglio bene»”.
“Non sono mai stato amato da un uomo e credevo che la ragione era perché non ero una femmina! Ero il suo figlio indesiderato. Quindi, anche se ero un maschietto, sapevo che avrei dovuto essere una femminuccia” ci ha raccontato Edmund.
Quando ha detto a sua madre che voleva essere una ragazza, lei glielo ha permesso, senza sapere quello che ne sarebbe conseguito.
“Quindi, sono cresciuto come una bambina per i primi cinque anni della mia vita. A casa indossavo dei vestitini. Giocavo con il set per il tè e con le bambole. Non sapevo niente sull’essere un bambino! Nel mio cuore pensavo che più sarei diventato femminile più mio papà mi avrebbe amato. Ma più diventavo femminile più mio padre mi odiava. Può sembrare buffo ad alcuni, ma da bambino era doloroso”, ha aggiunto. “Ho avuto un disturbo dell’identità di genere.”
Soltanto prima di entrare all’asilo, sua mamma per la prima volta ha dovuto dargli la notizia che era un bambino e non una bambina. Confuso e sconvolto dal dolore, Edmund si è rifiutato di andare a scuola. Da quel momento, sua madre che prima era la sua migliore amica è diventata la sua nemica e ha cominciato a maltrattarlo.
Ci ha illuminato dicendoci come la percezione che i bambini hanno della loro madre modelli la loro percezione delle donne, e quella del padre la percezione degli uomini.
“La percezione che avevo delle donne allora era che ti amavano soltanto per qualche anno e poi ti avrebbero maltrattato. Quindi, non sopportavo le donne. Arrivando agli uomini, non mi avrebbero mai amato sebbene cercassi amore. Facevo qualunque cosa affinché gli uomini mi dessero attenzione” ci ha raccontato.
“Oggi Dio mi ha ristorato! Quando vi dico che c’è libertà, c’è libertà! Ho capito cosa significhi essere in prigione, adesso che sono libero. Oggi mi sento a mio agio con gli uomini che vedo come miei fratelli. Mi sento a mio agio con le donne che vedo come le mie sorelle. Mi sento a mio agio con mia moglie perché la amo.”

“Non c’è nulla che Dio non possa fare. La domanda è: vuoi che Dio lo faccia oppure no? Se sei una prostituta, puoi cambiare! Se sei un maldicente, puoi cambiare! Se sei un bugiardo, puoi cambiare! Se sei un adultero, puoi cambiare! Se sei un omosessuale, puoi cambiare!” ha affermato Edmund Lawrence Smith, oggi pastore, marito e padre.
IN QUEL GIORNO I SORDI INTENDERANNO LE PAROLE DEL LIBRO E, LIBERATI DALL’OSCURITÀ E DALLE TENEBRE, GLI OCCHI DEI CIECHI VEDRANNO.
(ISAIA 29:18)

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