Ecco la chiesa del Signore, ben raffigurata in questa immagine, immagine che traiamo dal racconto di Marco al capitolo 4: “Or in quello stesso giorno, fattosi sera, Gesù disse loro: «Passiamo all’altra riva». E i discepoli, licenziata la folla, lo presero con loro, così come egli era, nella barca. Con lui c’erano altre barchette. Si scatenò una gran bufera di vento e le onde si abbattevano sulla barca, tanto che questa si riempiva. 38 Egli intanto stava dormendo a poppa, su un guanciale. Essi lo destarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che noi periamo?». Ed egli, destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci e calmati!». E il vento cessò e si fece gran bonaccia. Poi disse loro: «Perché siete voi così paurosi? Come mai non avete fede?». 41 Ed essi furono presi da gran timore e dicevano tra loro: «Chi è dunque costui al quale anche il vento e il mare ubbidiscono?».
Fattosi sera, Gesù disse: “Passiamo all’altra riva”. E’ proprio così, giunta la sera dei tempi, giunta la notte in cui nessuno può operare, la notte spirituale nella quale il “ladro” verrà… Gesù dice alla chiesa “passiamo all’altra riva”, è ora di tornare a Casa. La traversata verso la Città celeste non avverrà in acque calme, e questo racconto, letto in chiave escatologica, ce lo illustra molto bene. Si scatenerà una forte tempesta, perché il diavolo cercherà di affondare la chiesa che va’ incontro allo Sposo. La Bibbia ci ricorda che dovremo entrare nel Regno dei cieli attraverso molte afflizioni, in un tempo molto difficile, in cui gli uomini verranno meno dalla paura delle cose che staranno per abbattersi sul mondo.
“Intanto la barca si riempiva d’acqua” e i discepoli si bagnavano e si affannavano nel resistere alla violenza delle onde. Questo sta ad indicare che la chiesa non è immune né estranea alla tempesta e alla “prova che verrà su tutto il mondo per mettere ala prova coloro che abitano sulla terra”. Ma la cosa che ci rasserena nell’osservare questa illustrazione profetica, è che noi possiamo bagnarci… ma non cadere negli abissi, possiamo essere sbattuti, ma non abbattuti!
Nel cuore della tempesta ci stupisce il fatto che Gesù stia dormendo! Ma anche questo dettaglio ha da insegnarci qualcosa: gli ultimi tempi saranno caratterizzati, e già lo stiamo vedendo, da uno strano silenzio di Dio, in cui ci sembra che Gesù dorma, che non ascolti le nostre preghiere. Ma questa è solo l’impressione che abbiamo a livello umano, dovuta al gran rumore della tempesta. In realtà “Colui che protegge Israele non sonnecchia e non dorme”! I discepoli svegliano Gesù dicendogli “Maestro, non t’importa che noi moriamo?” Questa è la domanda che sorge sovente nei nostri cuori quando ci accadono cose che non ci aspettavamo. Ma in mezzo al panico generale ci giunge la risposta: “Perché siete così paurosi? Come mai non avete fede?”
La cosa più straordinaria è che lo Sposo stesso è nella nostra barca, e si sta “bagnando”, simpatizza con le nostre debolezze, vive insieme a noi i venti contrari, non è un Dio da lontano ma un Dio da vicino, che non sta a guardare da lontano ma che ha deciso di bagnarsi insieme a noi pur di non abbandonarci. Gesù non ha detto alla chiesa “passa all’altra riva, ma PASSIAMO!”
E con voce sicura ci tranquillizza: Questa barca non può affondare! Perché c’è dentro il Creatore del cielo e della terra, Colui al quale anche il mare e il vento ed ogni tipo di male o malattia… devono ubbidire!
“Signore, rimani con noi perché si fa sera!”
Andrea Di Nicola
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