Sin da bambina ho avuto un particolare affetto nei confronti di mio padre, andavo d’accordo con lui, uscivamo spesso, e mi mostrava ai suoi amici perché era orgoglioso di me. Anche con mia madre avevo un bel rapporto, ci divertivamo spesso insieme, qualche volta però la vedevo piangere senza motivo. In quei momenti scoprii che soffriva di depressione da un po’ di anni. Soffriva di mal di testa continuo ma mi raccontava spesso che da piccola aveva ricevuto un miracolo: Gesù l’aveva guarita dopo diversi mesi di mal di testa senza capirne il motivo. Questo racconto mi colpì il cuore e rimase dentro me.
Nella mia adolescenza, mio padre iniziò ad allontanarsi da me, forse per i pensieri che affollavano la sua mente a causa di problemi economici; non potevo saperlo perché era molto riservato. Io ci rimasi un pò male, e più si allontanava e più cercavo ugualmente le sue attenzioni. Ma col tempo le cose peggiorarono, lui si chiuse sempre di più, quasi non ascoltava le mie giornate a scuola o la mia vita quotidiana, prendendo così io l’ultimo posto nella sua vita.
Decisi di lasciarlo perdere, cercavo di parlare con mia madre ma non volevo rattristarla più del dovuto. Così tenni tutto dentro. Per colmare quel senso di vuoto e di rabbia repressa, cominciai a uscire spesso la sera, facendo un po’ quello che volevo. Cercavo compagnie maschili, ebbi molti rapporti occasionali, accettai di essere l’amante di un uomo 20 anni più grande perchè mi dava tante attenzioni, ero disperatamente in cerca di mio padre e in lui vedevo una figura paterna. Feci uso di droghe leggere e di alcool per un po’, per riuscire a soffocare la rabbia.
Avevo un senso di rifiuto e mi sentivo sola. La mia autostima era finita sotto le mie scarpe. Un giorno conobbi un ragazzo e insieme a lui conobbi Giulio, che mi parlò di Gesù, invitandomi in chiesa. Provai a frequentare per qualche periodo ma non ero ancora pronta a fare sul serio con Dio. Continuai la mia relazione con quel ragazzo, nonostante diverse difficoltà. Un giorno, durante una discussione, lui mi diede uno schiaffo in faccia e in quel momento decisi di lasciarlo. Tornai a casa in lacrime, delusa da tutto quello che circondava la mia vita. Mi ricordai di quel Gesù di cui mi parlavano spesso mia madre e Giulio e con cuore sincero mi rivolsi a Lui dicendo: “Gesù, se Tu sei davvero così potente da guarire gli ammalati, allora puoi guarire anche il mio cuore afflitto. Sono stanca, cambia la mia vita, vorrei una persona buona al mio fianco, che mi ama davvero per quella che sono dentro e non solo per quello che vede da fuori”. Tornata a casa la sera stessa, mi vennero attacchi di panico e visioni terribili, così mi rivolsi ulteriormente a Dio e Gli dissi: “Gesù stringimi forte a Te e manda via queste immagini, cullami tra le tue braccia”. Ad un certo punto, sentii una pace nel mio cuore che non avevo mai sentito prima! Il giorno dopo mi svegliai felice, sapevo che Dio aveva ascoltato le mie preghiere e volevo fidarmi del fatto che mi avrebbe finalmente aiutata ad avere una stabilità. Volevo vivere tranquilla e cosi smisi di bere e fumare; ripresi i contatti con Giulio e sua moglie, e attraverso loro Dio si è preso cura di me, facendomi conoscere persone meravigliose. Mi ha aiutata a curare le mie ferite, sono riuscita a perdonare mio padre, le persone che mi avevano ferita ed ho perdonato anche me stessa. Dopo qualche tempo ho conosciuto il mio attuale marito, proprio come l’avevo descritto a Dio e ad oggi sono 12 anni che stiamo insieme e ci amiamo ancora come la prima volta.
Ringrazio Dio perché ho capito che solo Lui è la Via, la Verità e la Vita e continuerò a seguirLo.
Giovani, se vi sentite non amati o disprezzati, sappiate che Gesù vi ama, aspetta solo che stendete la mano verso Lui; è resuscitato per potervela stringere, darvi una nuova vita e farvi sentire preziosi!
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PROGETTO DI MANUEL PISANU.
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