Abortire equivale a Uccidere

images-1La parola aborto deriva dal latino abortus, ovvero morire nel nascere;In Italia, si definiva, in passato, come abortoun’interruzione della gravidanza avvenuta entro il 180º giorno dal concepimento. Attualmente tale indicazione in medicina è superata, e si preferisce indicare con tale termine l’interruzione della gravidanza in cui il feto non abbia raggiunto un peso minimo di 500 grammi all’atto dell’espulsione o estrazione dal corpo della donna, oppure, se il peso non è conosciuto, che non abbia raggiunto la 22ª settimana di gestazione o in alternativa l’altezza di 25 cm. Si parla invece di parto prematuro o nascita pretermine nel caso di un parto che si verifichi a partire dalla 22ª e prima della 37ª settimana di gestazione compiuta e, in caso di morte del feto in utero, dopo la 22ª settimana di età gestazionale non si parla più di aborto, ma di morte endouterina fetale. Oggi Non è possibile fornire dati certi sulla frequenza degli aborti, perché molti casi (sia di aborto naturale sia provocato) non vengono segnalati. La donna che ha subito un aborto può aver bisogno di sostegno psicologico che aiuti a gestire il dolore della perdita. A qualsiasi epoca della gestazione avvenga, un aborto spontaneo può essere traumatico e può essere vissuto come un lutto. Talvolta la donna può provare un vero e proprio rifiuto dell’idea di avere altre gravidanze  e, se già psicologicamente predisposta, può cadere in seri stati depressivi. Vi è un’accesa controversia se sia possibile che il feto percepisca o meno dolore.Alcuni ritengono che possa percepire dolore a partire dal terzo mese di gestazione, altri che ciò non avviene se non a partire dal sesto e oltre perché le necessarie caratteristiche neuroanatomiche non sono state raggiunte.I recettori e le fibre sensoriali nocicettive cominciano ad apparire a partire dalla settima settimana di gestazione. Fino alla 30ª settimana circa non si formano le connessioni tra il talamo e la corteccia cerebrale che permettono la percezione cosciente ed emozionale del dolore, mentre è presente la componente fisiologica vegetativa che risponde agli stimoli nocicettivi col rilascio di catecolamine, cortisolo e altri ormoni.

L’impossibilità di misurare il dolore, il dubbio su in che modo esso venga percepito e a carico di quali organi, tuttavia, rende il dibattito difficile da dirimere e la polemica rimane aperta. Secondo l’organizzazione mondiale della sanita’ Nel mondo una gravidanza su cinque finisce con l’aborto. Nel 2008 ci sono state quasi 44 milioni di interruzioni di gravidanza (43,8 per la precisione), il 49% delle quali clandestine. I dati diffusi sono spaventosi: il tasso medio mondiale di aborti ogni mille donne tra i 15 e i 44 anni è di 29 nel 2003 passando nel 2008 a 28 (24 nei Paesi sviluppati, 29 in quelli in via di sviluppo), mentre nel 1995 era di 35. Il tasso di aborti giudicati pericolosi dai curatori del rapporto (impegnati a legalizzare l’aborto in tutto il mondo) è altissimo in Africa – il 97% – e nel sud dell’Asia – 65% – mentre in Europa quasi tutti gli aborti clandestini sono nei Paesi dell’Est (13%). Un altro dato impressionante riguarda il tasso di gravidanze che si concludono con un aborto: sono il 21% del totale delle gravidanze nel mondo. A livello regionale il numero di interruzioni diminuisce lievemente in Europa e Nord America, è stabile in Oceania mentre aumenta moderatamente in Africa, Asia e America del Sud.Quanto all’Italia, i dati dell’ultimo rapporto del Ministero della Salute, come noto, confermano il trend di una progressiva ma sempre troppo lenta diminuzione delle interruzioni di gravidanza (115.372 nel 2010, con un calo del 2,7% rispetto al 2009 e del 50,9% rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all’aborto, ma con una natalità molto più elevata). Il tasso di abortività nel 2010 è risultato pari a 8,2 per 1.000 nati, con un decremento del 2,5% rispetto al 2009 e del 52,3% rispetto al 1982. Il rapporto di abortività (numero delle interruzioni per 1.000 nati vivi) è di 207,2 per mille, in linea con i dati mondiali.Nel complesso, malgrado l’estensione dei Paesi dove l’aborto è lecito e dei casi in cui interrompere una gravidanza non è più considerato un reato, e nonostante la massiccia propaganda globale a favore di contraccettivi d’ogni tipo, gli aborti nel mondo vanno crescendo. Il rapporto Oms-Guttmacher, manco a dirlo, punta il dito contro le leggi restrittive che ancora vigono in molti Paesi. Ciò che si legge nello studio preoccupa, se possibile, ancor più dei dati per l’assoluta mancanza di consapevolezza del valore della vita nascente che continua a trasparire nelle grandi e ricche istituzioni internazionali.
Cosa dice la Parola di Dio dell’aborto?
Milioni di aborti che sono stati fatti nel mondo dispiacciono a Lui? Il feto è una “persona reale”agli occhi di Dio? Se è così, come ci lascia questo? Se una vita che deve venire è per il Signore una mera massa di tessuto fetale, dovremmo saperlo. Se Egli considera la vita della donna più importante di un bambino non nato, noi dovremmo saperlo. E se Egli considera una vita che deve venire una “persona reale”, importante proprio come la vita di una madre che partorisce, noi sicuramente dovremmo saperlo. Dopotutto noi siamo responsabili davanti a Dio non solo per la nostra vita, ma anche per una generazione e una nazione.

Non uccidere
Attraverso tutta la Bibbia Dio ha continuamente parlato a proposito del togliere la vita agli innocenti. La maggior parte della gente nel nostro paese sebbene non sia familiare con i “Dieci comandamenti”, sanno che non uccidere è scritto da qualche parte. La parola “uccidere” in questo caso, è specificatamente inteso come “assassinio”, un premeditato e deliberato atto di togliere la vita a qualcuno. Esso è differente da un’altra forma di togliere la vita, che potrebbe essere accidentale, o per legittima difesa. Dio ha differenti leggi riguardanti differenti casi di morte. Tuttavia si oppone e parla continuamente contro l’omicidio, specialmente contro l’omicidio di innocenti.Non contaminerete il paese dove sarete, perché il sangue contamina il paese; non si potrà fare per il paese alcuna espiazione del sangue che vi sarà stato sparso, se non mediante il sangue di colui che l’avrà sparso.Non contaminerete dunque il paese che andate ad abitare, e in mezzo al quale io dimorerò; poiché io sono il Signore che dimoro in mezzo ai figli di Israele. (Numeri cap. 35:33-34)Il giudizio di Dio contro l’uccisione di innocenti nasce dal Suo amore per l’umanità. Il crimine di omicidio non è solo un offesa contro la sacralità della vita, è una contaminazione della terra dove noi viviamo. Dio vuole risparmiarci da tutta una serie di manifestazioni di questa contaminazione.Quando la terra iniziò ad essere contaminata dal peccato, la gente si lamentava dicendo: “dov’è Dio?” ma essi rifiutavano di prendersi le proprie responsabilità per aver infranto le Sue leggi, le quali ci erano state date solo per la nostra protezione e benessere.Ciascun peccato che noi commettiamo non è semplicemente un incidente isolato, ma se non lo si affronta, è una reazione a catena di altri peccati. Da quando l’aborto è legale per esempio, i maltrattamenti sui bambini sono aumentati notevolmente. Questo è l’esatto contrario di ciò che i sostenitori dell’aborto pensavano che accadesse, dal momento che si presumeva che solo i bambini che inzialmente erano non voluti erano maltrattati.Nel salmo 106 Dio parla specificatamente contro l’uccisione di bambini e neonati innocenti.Egli dice del Suo popolo:” Essi si mescolarono con le nazioni e impararono le loro opere.Servirono i loro idoli, che divennero un laccio per essi; sacrificarono i propi figli e le proprie figlie ai demoni, e sparsero il sangue innocente, il sangue dei propi figli e delle propie figlie, che sacrificarono agli idoli di Canaan;e il paese fu profanato dal sangue versato”.Oggi potremmo essere derisi, oppure stupire qualche non credente o qualcuno che dice di essere cristiano, dicendo che potrebbero sacrificare i loro bambini a gli idoli. Tuttavia, un idolo è qualcosa che noi onoriamo o serviamo, anziché Dio. Oggi i bambini sono sacrificati agli idoli dell’egoismo, convenienza,”libertà” e ambizione; sacrificati ad un vero potere demoniaco che sta dietro a tali idoli. Il tempo non ha cambiato molto. La natura umana non è cambiata, nemmeno i programmi del diavolo contro ciò che che Dio ha considerato così prezioso che ha mandato il Signore Gesù a morire per redimere la vita umana.

Francesco Comito – notiziecristiane.com

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