Nel dibattito – che dura ormai da 40 anni – attorno all’aborto, i sostenitori di questa pratica richiamano a rotazione (come un reel) alcuni argomenti di «ragionevolezza» e di «scientificità». Uno fra tutti è l’assenza del battito cardiaco che non sarebbe percepibile nelle prime settimane di vita embrionale e pertanto la raccolta di firme, appena conclusa in Italia con grande successo, di Proposta di Legge di iniziativa popolare, intitolata appunto «Un cuore che batte», sarebbe una forzatura, un aggressione alla libertà di scelta della donna, uno sforzo organizzativo basato su un’invenzione.
Peccato però che – come sempre accade quando si cade nell’ideologia – la realtà sia ben diversa. Tutta la Letteratura medica internazionale (anche quella abortista) è concorde nell’affermare che il cuore è già formato ed inizia a battere alla terza settimana. Per essere più preciso, ricordo che esiste in commercio la nuova edizione (10°) di un libro che è stato adottato dai docenti del corso di Embriologia alla Facoltà di Medicina, intitolato «Embriologia essenziale: before we are born» di KL Moore, TVN Persaud e MG Torchia, tradotto dall’inglese e divulgato dalla Casa Editrice Piccin. Si tratta del testo maggiormente studiato dai nostri futuri medici italiani, europei e americani. Da pagina 40 a pagina 42 dell’edizione italiana, è sviluppato il capitolo relativo allo sviluppo iniziale del sistema cardiovascolare: «alla fine della seconda settimana, l’embrione ha urgente necessità di ottenere ossigeno e nutrimento dalla circolazione materna attraverso il corion. All’inizio della terza settimana la formazione di vasi sanguigni (vasculogenesi) ha inizio nel mesoderma extraembrionale splancnico della parete del sacco vitellino, del peduncolo di connessione e del corion. I vasi sanguigni si sviluppano circa 2 giorni dopo. Alla fine della terza settimana, si è sviluppata una prima circolazione utero-placentare [..]. Le cellule del sangue si sviluppano dalle cellule staminali emopioetiche o dall’endotelio emangiogenico o dai vasi sanguigni [..] Il cuore e i grossi vasi si formano da cellule mesenchimali del primordio cardiaco (area cardiogenica). Due canali appaiati endoteliali rivestiti da endotelio (tubi endocardici) si sviluppano durante la terza settimana e si fondono per formare un tubo cardiaco primordiale. Questo cuore tubolare si unisce ai vasi sanguigni dell’embrione, del peduncolo di connessione, del corion e del sacco vitellino per formare un sistema cardiovascolare primordiale. Entro la fine della terza settimana, il sangue circola e il cuore inizia a battere tra il 21° e il 22° giorno. Il sistema cardiovascolare è il primo a raggiungere uno stato funzionale. Il battito cardiaco embrionale può essere rilevato mediante ecografia Doppler, durante la quarta settimana».
Sfogliando Internet (SterilFarma blog, Uppa.it, Nostrofiglio.it, Pazienti.it, Luxurykids.it blog, Medical News today, Gravidanza Online.it, ecc) tutti concordano nell’affermare che il battito è udibile intorno alla 5°-6° settimana. In buona sostanza, nessuno nega che esista precocemente un cuore che batte e che questo possa essere udito da semplici strumenti medici. Come diceva il compianto Carlo Casini, fondatore del Movimento per la Vita italiano: «Un cuore che batte non è un’opinione».
Vogliamo parlare del bambino che sta crescendo e dei segnali di questa nuova e meravigliosa vita?
https://www.provitaefamiglia.it/blog/aborto-un-cuore-che-batte-opinione-o-scienza
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