Quando mi parlarono per la prima volta di Gesù, del Suo infinito amore e del fatto che Egli potesse cambiare la mia vita, trasformarla, capovolgerla – con fare molto scettico – sorrisi in faccia a quella persona che mi annunciava quel messaggio. Pensavo dentro di me: “come può Dio amare una persona come me, con un passato di criminalità alle spalle e con una vita passata nei vizi più inimmaginabili di questo mondo? E come può perdonarlo e ridargli una vita nuova, una nuova identità e dignità?”. Ma quella persona era lì e con fermezza continuava a dirmi: “Gesù ti ama, e se tu vuoi, cambierà la tua vita!”. Io pensai come pensa tutto il resto della gente che crede di avere Dio nella propria vita: “Io ce l’ho già Gesù!”. Perché credevo che si avesse Gesù nella propria vita facendo parte di una religione. Ma non era così! Non avevo un vero e proprio rapporto con Dio come Lui voleva avere con me.
Un giorno, però, qualcosa mi convinse e per curiosità entrai per la prima volta in una chiesa cristiana. Quando entrai in quel luogo, a primo impatto mi sembravano un po’ tutti matti, a dire la verita. Ma sentii un’aria diversa, un’atmosfera stupenda, perché tutti mostravano questo grande amore per Dio. Durante il culto, all’improvviso sentii la presenza di Dio su di me. Una sensazione strana ma stupenda, meravigliosa, pacifica, amorevole. Era come se in quel preciso momento Lui mi stesse aspettando da tempo in quel preciso luogo. Durante un canto di lode che i credenti cantavano, “Io lascio tutto”, mi abbandonai in un pianto profondo e interminabile. Credetemi, piansi come forse non ho mai pianto in vita mia. Fragilità? Suggestione? Non credo, in quel tempo mi caratterizzava un carattere forte e deciso. Piansi perché in un attimo quella presenza soprannaturale su di me, mi convinse e mi fece rendere conto che tutto quello stile di vita che stavo conducendo era sbagliato. In quell’istante sentii il bisogno del perdono di Dio, sentii il bisogno di confessargli tutto, sentii il bisogno di arrendermi davanti a Lui, di chiedergli aiuto, perché non potevo continuare a vivere quel tipo di vita.
In un istante sentii come un peso cadermi dalle spalle, un macigno che mi abbandonava. Tutto era più leggero, il mio cuore iniziava ad essere libero da ogni colpa, dalla rabbia, dall’odio che avevo per il mondo, dalla paura, da ogni domanda esistenziale. Un manto di amore e pace mi avvolse. E credo che in quel preciso istante Dio cambiò la mia vita rendendola straordinariamente libera dalle catene di una vita buia che avevo vissuto fino a pochi istanti prima.
Oggi sono 5 anni che servo Dio è e sono felicissimo. Il Signore mi ha dato anche grazia di scrivere il mio primo libro autobiografico dal titolo “Io ti ho riscattato“, che racconta la mia storia di vita fino alla conversione a Cristo. Oggi, voltandomi un attimo indietro per guardare un secondo il mio passato e guardare a com’ero, credo che abbiamo un Dio così incredibilmente Onnipotente da aver fatto una grande opera nella mia vita.
Prima di conoscere Gesù avevo il cuore duro, pieno di odio, rabbia, violenza e rancore verso tutto il mondo, anche verso chi non mi aveva fatto niente. Era il risultato di tutto quello che avevo vissuto e subito da sempre. Poi, però, improvvisamente, un giorno Gesù è venuto e mi ha cambiato la vita in meglio. Solo chi lo ha sperimentato nella propria vita può comprendere di cosa parlo. Oggi Dio, da criminale e dissoluto che ero, mi ha trasformato in Suo discepolo. Questo è il grande miracolo di Dio, trasformare quelle vite che ormai non hanno più una speranza e una via di uscita.
Oggi ringrazio Dio e il Suo Figlio Gesù con tutto il mio cuore, perché se non fosse intervenuto Lui mandando quella persona a parlarmi di Gesù, io non so ora che fine avrei fatto. Dio mi ha ridato una nuova identità, pulita, giusta, santa, una dignità e una vita nuova. Grazie Dio!
Alessio Sibilla | Notiziecristiane.com
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