Con la Legge 20 marzo 2003, n. 77. Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei fanciulli, fatta a Strasburgo il 25 gennaio 1996, pubblicata nella Gazz. Uff. 18 aprile 2003, n. 91, S.O al Capitolo II, Misure procedurali per promuovere l’esercizio dei diritti dei fanciulli si racchiude il “fanciullo al centro di ogni operazione atta a tutelarne ogni diritto, finanche il diritto di chiedere la designazione di un rappresentante speciale (A, diritti procedurali di un fanciullo capo, 4)”. La tutela dei minori, prima di ogni sorta di adottabilità, deve risalire entro il 4° grado di parentela (cugino, zio, nonno) solo dopo il Tribunale per i Minorenni, su ricorso del PMM, può dichiarare lo stato di adottabilità (legge n. 184/1983 modificata dalla legge n.149/2001). Al centro è il minore e i suoi affetti.
Allucinante quanto si legge dalla cronaca, nell’operazione Angeli e Demoni, per gli avvenimenti accaduti a Reggio Emilia, e riportate dai media; scosse elettriche e lavaggi del cervello per allontanare i bimbi dai genitori e darli in affido (https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13477765/reggio-emilia-abusi-bambini-scosse-elettriche-lavaggi-cervello-genitori-affido.html).
Da un punto di vista giuridico una vera organizzazione con scopi tutt’altro conformi e rispettosi delle leggi che mettono al centro i bambini. Coinvolti figure professioniste dove si esclude ogni riferimento al rispetto del codice etico e morale. Al centro non più il bambino e la sua tutela ma l’organizzazione criminosa per un illecito servizio. E’ a questo punto che l’uomo del terzo millennio deve fare esame di coscienza; cosa sta diventando? quale antropologia di riferimento ha in se per affrontare con rispetto la vita? Come psicologo e psicoterapeuta ad orientamento cristiano voglio soffermarmi sulla riflessione di Gesù a riguardo dei bambini. A loro difesa più volte li menziona come metafora di purezza e libertà interiore. Gli evangelisti raccontano l’episodio di Gesù che benedice i bambini: «Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso”. E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva» (Mc, 10, 13-16).
L’evangelista Marco, nella fattispecie del suo contesto storico, scrive per persone che vogliono diventare cristiani ma che ritengono sia una cosa complicata. Scrive per quei primi gruppi che discutono chi deve essere il capo, vale a dire che deve comandare. Scrive per quelle persone che si chiedono chi è il più grande (importante)? per coloro che hanno la responsabilità e il potere di guidare (guide sacerdotali ed altri). Per tutti questi ognuno dovrebbero essere come quei bambini, da non confondere con l’esser infantili, a cui Gesù ha imposto le mani ed ha imposto di amare, di non farli del male psicologicamente, moralmente e fisicamente. Per natura ogni bambino tende alla felicità, purtroppo c’è un gran numero di bambini che vive nell’infelicità quando separati, impropriamente dai loro genitori, quando picchiati, umiliati fisicamente e psicologicamente, quando vivono in baracche o frugano nelle immondizie per trovare qualcosa da mangiare, o quando obbligati allo sfruttamento. Quando si viola tutta questa purezza il giudizio di Gesù è critico e duro: «Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare» (Mt 18 1-11)
Chi è l’uomo del terzo millennio senza valori, senza morale ed eticità? L’uomo che non vede il male e chi ad esso tace? quale futuro senza punti di riferimenti valoriali?
Pasquale Riccardi D’Alise | Notiziecristiane.com
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