La testimonianza di Kylie.

Una famiglia tra le braccia del nemico.
Questa testimonianza è tratta da un video e viene riportata scritta. È un servizio che svolgo da tempo ed è rivolto particolarmente alle persone audiolese.
Ma ciò che è impossibile all’uomo non è impossibile a Dio.
Mi chiamo Kylie e vengo dall’isola di Malta. Sono una persona che ha lasciato l’omosessualità, cresciuta in una casa dove c’erano molti problemi. Mio padre era un tossicodipendente ed anche spacciatore. Lui, per molti anni non è stato presente nella mia vita perché in carcere e quindi per molti anni sono cresciuta solo con mia madre. Quando mio padre fu scarcerato, tornò a casa a vivere con noi ma, nella mia famiglia, la situazione non subì alcun miglioramento anzi, peggiorò molto perché lui era molto violento.
Quindi sono cresciuta con una figura maschile dominante, forte. A causa di ciò, cominciai a odiare gli uomini e nel mio cuore percepivo un forte senso di ingiustizia per come mio padre trattava sia me che mia madre. Fu per questo motivo che in me emerse un forte senso di causa della mia ribellione.
Cominciai a fare uso di alcool e di droghe e il dolore che regnava in me mi portò ad avere varie relazioni sessuali con altre ragazze anche senza che provassi nulla per loro. Sentivo che quelle ragazze avevano bisogno di protezione, di qualcuno che si prendesse cura di loro, che mostrasse loro affetto.
Fu così che diventai un maschiaccio, assunsi un atteggiamento maschile, mi tagliavo i capelli molto corti e mi vestivo da uomo. Se qualcuno mi incontrava per strada non aveva dubbi che fossi un maschio. Le relazioni che avevo con le ragazze, facevano parte di tutta la messa in scena, servivano a riempire il vuoto nel mio cuore, l’insoddisfazione enorme che mi teneva perennemente compagnia e mi resi conto che non potevo più continuare in quel modo. Non passava giorno che non bevessi perché non riuscivo ad affrontare la realtà della mia vita e affogavo nell’alcool l’inconsistenza della mia vita.
Un giorno però, non so come, i miei genitori diedero il loro cuore a Cristo Gesù e la loro vita cambiò, trasformandosi letteralmente: mio padre non beveva più, non si drogava più, e lasciò definitivamente anche l’attività di spacciatore. Questa nuova e inattesa condizione dei miei genitori, ebbe un importante impatto sulla mia vita, al punto tale che incominciai a pormi delle domande su Dio, domande che fino a quel momento non mi ero mai fatta.
I miei cominciarono a parlarmi di Gesù, ma io odiavo la religione e odiavo i cristiani; per me erano ridicoli e falsi, come potevo credere a qualcosa che era lontano da me e non reale? Ma vidi che i miei genitori smisero di usare droghe, ascoltavano cantici cristiani e lodavano in continuazione il Signore. Ricordo i fiumi di lacrime di mia madre mentre ascoltava musica cristiana e quindi incominciai a pensare che Dio potesse essere una felice realtà.
I miei genitori, in maniera paziente, incominciarono a pregare per me e vedere mio padre che da spacciatore malvagio, aggressivo e violento si era trasformato in un uomo che con le lacrime agli occhi mi parlava di Gesù e della salvezza imminente. La sera lo vedevo sempre preso per ore ed ore leggere la Bibbia.
Mi decisi, quindi, a provare ad andare in chiesa e di donare la mia vita a Gesù, ma per un periodo della mia vita avevo due piedi in una scarpa. In quel periodo, però, non mi sentivo del tutto recuperata perché seppur “cristiana”, nel contempo continuavo ad avere relazioni omosessuali. Toccai probabilmente il fondo proprio in quel periodo e fu allora che mi arresi a Gesù. Gesù fece subire una metamorfosi alla mia vita, sia intimamente che esteriormente, mi scosse in profondità, scandagliando ogni mia parte, ripulendomi e riconsegnandomi a me stessa completamente rinnovata. “Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore” (Ebrei 4:12).
Dio mi ha raggiunto e in realtà io non potevo offrigli nulla di buono con tutto l’egoismo, con tutte le scelte sbagliate che facevo, eppure Lui ha avuto misericordia di me. Un giorno ho vissuto un’esperienza molto forte con lo Spirito Santo e ho sperimentato il Suo amore che è differente da quello che una donna mi poteva dare, perché non si tratta di un amore terreno, bensì di un amore di un Padre, di un Padre Celeste che non avevo mai sperimentato.
Allora mi sono rivolta a Dio confessandoGli quello che avevo in me deciso: essere single per tutto il resto della mia vita perché mi sentivo pienamente soddisfatta del Suo amore e non desideravo stare con altri se non con Lui. Ed iniziai così un profondo processo di perdono anche se Dio già aveva provveduto a cancellare definitivamente tutti i miei peccati. Sì, Dio sa anche dimenticare.
Iniziai a leggere la Bibbia, a pregare, a passare molto tempo con Gesù, e incominciai a vedere in modo differente i ragazzi, per esempio incominciai a notare i muscoli in loro, cosa che non avevo mai fatto perché non avevo nessun interesse. Incominciai ad avere attrazione per loro, ma è stato un cammino, un processo e quando davvero tu ti doni a Gesù, Lui ti dimostra che per te non esistono limiti. Non è stato un processo semplice, anzi; ma Dio onora l’obbedienza e oggi i miei desideri omosessuali non esistono più.
Oggi ringrazio il mio Salvatore Gesù che lo ha reso possibile e mi ha donato pace e verità. È stato un cammino durato circa cinque anni. Gesù, giorno dopo giorno, senza che me ne rendessi conto, piantava nel mio cuore piccoli semi che poi, hanno dato il loro frutto.
Un giorno io mi arresi a Gesù. Gesù è morto per i miei peccati e ogni giorno faccio nuove esperienze con il mio Salvatore.
Sono davvero grata a Lui.
Gesù ti amo.
Sono in molti a chiedermi se possono condividere le testimonianze che pubblico.
Tutti lo possono fare; è ovvio che nel farlo vanno salvaguardati
la pagina di provenienza e il nome dell’autore, citandoli.
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