Il dinamismo del Regno di Dio

La via di Dio è perfetta

Salmo 18, 30

Gesù dice:«Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. La terra da se stessa porta frutto»

Marco 4, 26-28

Il regno di Dio non è raffigurabile in un oggetto preciso. È del tutto diverso dalla realtà umana. Se ne può dare tuttavia un’idea descrivendo una situazione che si sviluppa. È ciò che sembra dire Gesù nei versetti di oggi, il cui inizio è da intendere piuttosto così: “Il regno di Dio è come quando un uomo abbia gettato il seme nella terra…”. Il regno è un qualcosa di dinamico, ha a che fare con il tempo – è un Regno che viene.

Lʼimmagine proposta è quella di un uomo che ha seminato, che ha affidato il seme alla terra, e che ora attende poiché il seguito non dipende più da lui. La sua attesa non è spasmodica, quellʼuomo non passa il tempo a spiare ansiosamente il suo campo, o a seminare, seminare e ancora seminare, ma «dorme e si alza, notte e giorno», segue l’alternarsi dei giorni, il corso regolare del tempo del mondo, conduce la sua vita nella più tranquilla normalità quotidiana.

Intanto la semenza germoglia e cresce, non grazie allo sforzo del seminatore e senza che questi sappia come ciò avviene. Il seme non ha più niente a che fare con chi lo ha seminato: il tempo del seminatore e quello del seme sono ora svincolati l’uno dall’altro, perché è la terra da se stessa a portar frutto. Il seminatore non ha più da preoccuparsi, da affaticarsi: il seme è ormai affidato alla terra, ora è la terra a occuparsene.

Così è anche per il regno di Dio. Predicare la parola di Dio non è facile, occorre scegliere il momento giusto, la parola giusta per quel momento. E non tutti coloro a cui viene rivolta sono sempre disposti a riceverla. Tuttavia a trasformare le persone, a portarvi frutto è la parola, non chi la semina – chi la predica. E la parola è di Dio. Ad agire in essa è lui solo. Così pure il regno, il pieno compimento della parola, è di Dio; non siamo noi a poter accelerarne o ritardarne la venuta.

Il Signore ci conceda del tempo – questo primo frutto, questo primo dono del regno che viene – per poter vivere, anchʼesso come dono, il presente della nostra umanità. Amen.

https://riforma.it/2024/04/23/il-dinamismo-del-regno-di-dio/

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