Apostasia

“..ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così.” atti:17-11

L’apostasia, che significa “ripudio totale del proprio credo” è iniziata con le prime chiese al tempo degli apostoli, ed ha raggiunto ormai livelli davvero incredibili di confusione in una babele di denominazioni e intrecci di insegnamenti che non sempre sono in armonia con la scrittura e sarà così fino al ritorno del Signore.

Lo stesso Paolo, parlando agli anziani di Efeso profetizzò tempi difficili per la chiesa, svelando chiaramente quali sarebbero state le cause: ”io so che dopo la mia partenza, entreranno in mezzo a voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge, e che tra voi stessi sorgeranno degli uomini che proporranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli.” Atti 20:29-30

Purtroppo la “tolleranza” nei confronti del peccato ha ampliato e potenziato nel tempo l’apostasia nelle nostre chiese, facendo dire alla scrittura ciò che in realtà non dice: ”Io non ho mandato quei profeti; ma essi sono corsi; non ho parlato loro, ma essi hanno profetizzato” Geremia 23:21

I suoi profeti intonacano per loro con malta che non regge avendo visioni false e proferendo divinazioni bugiarde per loro, e dicono: “Così dice il Signore, l’Eterno”, mentre l’Eterno non ha parlato. Ezechiele 22:28

Non è forse questo che sta accadendo nelle nostre chiese? Tutti insegnano e parlano di Dio, ma chi realmente lo conosce?

Purtroppo, nel corso degli anni questi falsi profeti si sono fatti strada e non hanno risparmiato il gregge, proponendo cose perverse, cose che vanno contro la scrittura (vedi matrimonio tra gay ecc.) e hanno trascinato con sé i deboli nella fede portandoli inesorabilmente sempre più lontani da Dio. (Efesini 4:14 – Ebrei 5:14)

L’apostata il falso profeta, non si presenterà mai con la sua vera identità, lo farà sempre in maniera subdola, indossando maschere piacevoli secondo le circostanze, citando addirittura la scrittura come fece satana con Gesù: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto:” Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti con il piede contro una pietra”» Matteo 4:6Tollerando il peccato nella nostra vita, lo zelo e l’amore per il Signore si indeboliranno a tal punto da perdere completamente di vista la nostra identità di figli di Dio.

La Chiesa di Laodicea non era abbastanza fredda per respingere apertamente Cristo ma neppure calda per dimostrare il suo di zelo spirituale.

La presunzione e la superficialità nel modo di vivere la vita cristiana, aveva reso i membri di quella chiesa completamente ciechi, sostenevano di conoscere Cristo, senza appartenergli realmente ( Matteo 7:21) questa loro ambiguità, questo essere un po’ qua, un po’ la, senza prendere una seria posizione davanti al peccato, disgustò a tal punto il Signore, che dice a questa chiesa:

“Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca.” (Apocalisse 3: 16)

“Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole.” (2 Timoteo 4:3)

Miei cari, quel tempo è arrivato e noi dobbiamo chiedere a Dio di aiutarci ad essere vigili, attenti, saggi, come lo erano quelli della città di Berea che approfondivano “esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così. (Atti 17:11)

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