Basta con le banalità

1370301094

1370301094Ci provi e non ci riesci? Non trovi il tempo per il tuo raccoglimento? E quando ti ci metti, ricavi poco? Ti capisco. Il raccoglimento personale giornaliero è una delle pratiche più difficili da seguire e in cui perseverare. Forse gli ostacoli che incontriamo sono tanti, proprio perché Satana sa molto bene quanto questa abitudine sia importante e essenziale.

Eppure, senza raccoglimento, non si cresce e non si diventa credenti maturi.
Poi, se per la lettura della Bibbia, ancora ancora, ce la fai, quando viene il momento di pregare, cominciano i dolori. La tua mente divaga, ti viene in mente la lista delle cose da fare, ti ricordi di questo e di quello e ti distrai. Di nuovo ti capisco.

Non ti scoraggiare. Prova questi piccoli espedienti, che a me sono serviti.

Prega a alta voce

Questo è particolarmente efficace, quando hai il cuore pesante e stai portando dei pesi che quasi ti fanno stare male fisicamente.

Se preghi senza esprimere in parole i tuoi sentimenti, il peso forse sembrerà ancora più grave.
È proprio questo il momento di imparare dai salmisti che dicevano (o addirittura cantavano!) i loro problemi e i loro dubbi al Signore. E non se li tenevano dentro quasi avessero paura di fare una cattiva figura con Lui.
Hai paura?
Di’ a alta voce: “Padre, ho paura” e sii specifico: “Ho paura del mio capufficio, dell’esame, di mio marito, delle reazioni di mia moglie … “.

Ti sembra di non farcela più, di crollare sotto il peso di uri problema?
Nominalo specificatamente al Signore e chiedigli di alleggerirtelo. Esprimi la tua disperazione. Il tuo Padre celeste non si spaventa. Prima di te, ha sentito suo Figlio gridare nel Getsemani e migliaia di altri credenti.

Sei vergognato di certi pensieri che ti passano per la mente?
Non dire al Signore: “Aiutami a pensare cose buone”, perché probabilmente non ti servirà a molto. Di’ piuttosto: “Padre, sto pensando a quel manifesto suggestivo così e così. È un peccato e lo confesso. Pulisci la mia mente”.  Poi recitati o impara a memoria un versetto appropriato.

Collega le tue preghiere con la Scrittura

Mettiamo che tu abbia letto la parabola delle dieci vergini, durante la tua meditazione. Cosa ti ha colpito? Tutte erano in attesa dello sposo e tutte sono diventate sonnolente.
La venuta dello sposo è stata annunciata e non tutte avevano una provvista di olio. Solo cinque sono entrate nella sala delle nozze. (A proposito: sei pronto a andare con Lui?).

Qualunque cosa ti abbia colpito, parlane al Signore.
Forse gli dovrai dire che la tua vita cristiana è diventata sonnolenta. O lo vorrai ringraziare perché non lo è. Forse gli vorrai chiedere di rinnovare il tuo zelo nell’aspettare la venuta dello Sposo.
Forse gli dovrai confessare che hai bisogno di dare una ripulita alla tua lampada, perché brilli di più.
Qualunque sia la cosa che ci ha colpiti, l’importante è applicarla alla propria vita.

Scrivi poi su un quaderno o sulla tua agenda quello che hai imparato

La nostra mente è meravigliosa perché sa pensare, ma è anche un colabrodo. Bisogna aiutarla a ricordare e niente lo fa meglio di un’annotazione personale.
Dico personale, e mi spiego. Ripensando, per esempio, alla parabola delle dieci vergini, se ti ha colpito il fatto che alcune mancavano di olio, non scrivere: “È importante avere l’olio nella lampada” che è una frase vaga e banale, che non impegna.

Scrivi piuttosto: “Ho bisogno che l’olio dello Spirito Santo nella mia lampada, la faccia brillare.
Perciò dovrò telefonare a …
Chiedere scusa a …
per quella parola avventata che ho detto…
Non devo dimenticare di …
e lo farò entro il pomeriggio”.

Ti assicuro che, con questi piccoli accorgimenti, il tuo raccoglimento diventerà più significativo e che la tua vita di preghiera, e di conseguenza la tua testimonianza saranno più efficaci e vitali.

Tratto dal giornalino: La Voce del Vangelo – 10 novembre 2001

Tratto da: http://www.laparola.info/

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