Bullismo

Il fenomeno del bullismo è sempre in azione. Oggi si parla anche… di cyberbullismo (è l’insieme di atti di bullismo effettuati tramite mezzi elettronici) che non si sviluppa solo tra adolescenti, si sta diffondendo molto anche tra adulti.

Soprattutto tramite i social e i servizi di messaggistica istantanea arrivano: insulti, offese, minacce, parole volgari, messaggi che parlano di violenza, ecc…

Dietro lo schermo tutti si sentono “forti” ed “autorizzati” a dire e fare qualsiasi cosa.

Il bullismo viene definito come UN’OPPRESSIONE, psicologica o fisica, ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona – o da un gruppo di persone – più potente nei confronti di un’altra persona percepita come più debole.

Quando veniamo maltrattati INGIUSTAMENTE Gesù ci comprende

Non si può dire che Gesù è stato bullizzato, perché il bullismo consiste appunto in comportamenti aggressivi ripetitivi verso chi è incapace di difendersi, e Gesù non era certo incapace di difendersi, infatti dirà di sé stesso:

“Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla…” Giovanni 10:17-18 

Un giorno Pietro in difesa di Gesù prenderà la spada e taglierà l’orecchio di un soldato, e Gesù gli dirà: “Credi tu forse ch’io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in quest’istante più di dodici legioni d’angeli?” Matteo 26:53

Gesù ha dei buoni motivi per NON difendersi, le Scritture che parlavano di lui dovevano adempiersi (vv.54-56). Se Gesù si sarebbe difeso, oggi non ci sarebbe speranza di Salvezza per l’umanità.

Gesù non è stato bullizzato, ma c’è un momento della sua vita nel quale subisce quello che la definizione di bullismo dice: “un’oppressione, psicologica o fisica, ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona – o da un gruppo di persone”, e questo accadde esattamente al momento del processo e della crocifissione:

“Allora i soldati del governatore portarono Gesù nel pretorio e radunarono attorno a lui tutta la coorte. E, spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto; intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano, dicendo: «Salve, re dei Giudei!» E gli sputavano addosso, prendevano la canna e gli percotevano il capo. E, dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto e lo rivestirono dei suoi abiti; poi lo condussero via per crocifiggerlo.” Matteo 27:27-31

Quello che fecero a Gesù non ha paragone con quello che accade nelle scuole, sui posti di lavoro e sulla rete. Egli subì una tortura fisica e psicologica molto dura e pubblica.

Avendo LIBERTÀ DI AGIRE i soldati tirarono fuori la loro natura brutale e distorta: Cosa aveva fatto Gesù per meritare un simile trattamento?

C’è chi riceve atti di bullismo (vittima passiva) e chi prende parte nel compierli (vittima attiva)

Quello che fecero a Gesù è un processo che accade nei gruppi. Ragazzi che da soli non farebbero del male a nessuno, in gruppo, compiono azioni crudeli contro qualcuno che è già oggetto di insulti da parte di altri.

Attenzione alle cattive compagnie, la Bibbia dice:

“L’uomo violento trascina il compagno e lo conduce per una via non buona.” Proverbi 16:29 (guarda anche Proverbi 1:11)

E’ facile essere trascinati da comportamenti errati o da compagnie sbagliate.

Faccio un esempio banale: Se qualcuno viene preso in giro e tutti ne ridono e tu che sei presente ti metti a ridere con loro, diventi partecipe anche se non hai cominciato tu.

Nella Bibbia c’è qualcuno che ha ricevuto atti di bullismo da parte di un gruppo? Giuseppe!
La storia di Giuseppe è davvero affascinante e ricca di tanti insegnamenti.

Giuseppe è il caso della vittima passiva (colui che riceve atti di bullismo)

Al capitolo 37 di Genesi troviamo le macchinazioni dei suoi fratelli contro di lui. Avevano deciso di ucciderlo.

Dio però: “… tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano nell’integrità” Proverbi 2:7Qualcuno tra i suoi fratelli riconosce che il male architettato è troppo, si stava esagerando, e non vuole più parteciparvi.
Un fratello coraggioso che rientra nel caso della vittima attiva (colui che commette atti di bullismo).

“Ruben udì questo, e lo liberò dalle loro mani. Disse: ‘Non gli togliamo la vita’. Poi Ruben aggiunse: ‘Non spargete sangue; gettatelo in quella cisterna ch’è nel deserto, ma non lo colpisca la vostra mano’. Diceva così, per liberarlo dalle loro mani e restituirlo a suo padre.” Genesi 37:21-22

Dio non permetterà che Giuseppe sia ucciso, “SVEGLIERÀ” RUBEN (fratello maggiore) e CREERÀ UNA VIA DI FUGA, una circostanza: la carovana degli Ismaeliti.
Ricordiamo che Dio è la nostra difesa e la nostra giustizia:

“2 i miei nemici mi perseguitano continuamente. Sì, sono molti quelli che mi combattono. 3 Nel giorno della paura, io confido in te… 9 Nel giorno che t’invocherò i miei nemici indietreggeranno.

So che Dio è per me.” Salmo 56

Dio è potente a liberare, Egli può suscitare per TE un AIUTO e una VIA DI FUGA, manderà un “Ruben” ed una “carovana” per liberarti.

Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com

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