Il cambiamento

riflessione

riflessioneUn uomo della provincia di Napoli aveva trovato lavoro come autista di un camioncino, attrezzato per il trasporto dell’immondizia.
Era l’unico lavoro che era riuscito a trovare, anche perché, in quel campo, le braccia non bastano mai dato che l’immondizia occupa il primo posto nella produzione mondiale. L’inizio di quel lavoro era stato tremendo, poi, un pò alla volta, si era abituato a quel fetore emanato da ciò che trasportava, anche se il suo fisico ne risentiva fortemente, come traspariva dal suo aspetto emaciato.
Il suo scarso guadagno non superava di certo quel che avrebbe dovuto spendere per mantenere il suo stato di salute che andava sempre più deteriorandosi.
Così, ogni sera, tornato a casa, se si sentiva troppo sporco, si lavava e si cambiava i vestiti, ben sapendo che il giorno dopo si sarebbe nuovamente insudiciato.

Più volte aveva cercato disperatamente di trovare un altro lavoro, ma sempre senza alcun risultato.
Poi, un giorno, finito il proprio lavoro giornaliero, mentre ritornava a casa dalla sua famiglia, conobbe un signore che gli propose di andare a lavorare come giardiniere nella sua immensa e bellissima tenuta di campagna in Toscana, ove lo avrebbe alloggiato assieme ai suoi familiari.
Era felicissimo, finalmente il suo sogno poteva realizzarsi, sarebbe rimasto tutto il giorno pulito e profumato dai fiori che avrebbe curato.

Il giorno dopo si presentò al suo datore di lavoro dicendogli che lo avrebbe lasciato per il suo nuovo lavoro, ma il suo furbissimo padrone, con modi convincenti, gli disse che al vecchio lavoro era ormai abituato e che lo svolgeva benissimo, che non conosceva il nuovo lavoro ed avrebbe potuto essere licenziato per incapacità e, con molti altri argomenti, adducendo diversi inconsistenti motivi, riuscì, infine, a convincerlo.
La cosa si verificò molte altre volte, ed il furbo padrone lo convinceva sempre a fargli rinviare la sua decisione.
Così il povero uomo non riuscì mai a cambiare lavoro e vita.

Molte volte taluni cristiani si comportano come quel povero uomo: si alzano la mattina e, operando ancora per un padrone furbissimo, si caricano d’immondizia di ogni genere, sporcandosi con essa, poi, quando si sentono sovraccarichi di peccato, si pentono, si confessano, si ripuliscono ma non riescono mai a prendere la DECISIONE di abbandonare definitivamente la loro vecchia vita (se così può chiamarsi quella, carica di peccato!) e cominciarne una nuova, profumata ed incontaminata, sotto un nuovo padrone e Signore, Cristo Gesù, il Figlio di Dio.

Fonte: http://www.incontraregesu.it/

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