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Essere un amministratore: l’ottavo comandamento

Questo articolo è parte di una serie sui Dieci Comandamenti. La Parola di Dio ci rivela le leggi che egli richiede per vivere nel mondo, così come sono state da lui stabilite. Solo vivendo secondo questa legge possiamo prosperare e godere del proposito per cui siamo stati creati: glorificare Dio e godere di una relazione con lui. Questa serie esplora come i cristiani, la cui identità è in Cristo e la cui eredità è riposta nell’eternità, dovrebbero vivere concretamente i Dieci Comandamenti.

 Il cielo ti ascolta

C’è un luogo nel quale il tempo sembra fermo, dove le montagne s’inchinano.Un luogo bagnato di luce, traboccante di pace... il cielo non è così lontano. È abbastanza vicino... a portata di preghiera!“Il Signore dei signori ti ascolta. Vede le tue lacrime e le pone nella Sua bottiglia”

La guarigione di cui abbiamo bisogno

In questo passo, Dio smaschera l’inganno di tutte quelle persone che dicono di portare guarigione ma offrono solo parole vuote. Le ferite del popolo sono reali, ma vengono coperte con rassicurazioni superficiali anziché con una vera restaurazione. Purtroppo, viviamo in tempi in cui queste parole sono più che mai attuali. Ci vengono promesse sicurezza e pace quando invece sappiamo benissimo che non è così. Cerchiamo e vogliamo soluzioni sbrigative per i nostri problemi quando sappiamo bene che non funzioneranno e ci daranno solo l’illusione di aver messo a posto le cose.

VORTICE INARRESTABILE?

È una grazia poter andare al Signore in preghiera e raccontare a Lui le nostre preoccupazioni, i nostri affanni e portare a Lui i nostri problemi. Il salmo 37 ci assicura che Dio non abbandona i suoi santi: “Poiché l’Eterno ama la giustizia e non abbandonerà i suoi santi; essi saranno salvaguardati in eterno…(vs. 28).   

INTERCESSIONE

Cosa intendiamo quando diciamo “preghiera di intercessione”? Semplicemente una preghiera in favore di qualcuno. Nell’Antico Testamento il sacerdote aveva la funzione di intercessore, in quanto si interponeva tra Dio e il popolo, offrendo in sacrificio un animale che le persone portavano per ottenere il perdono dei peccati.

UNO SGUARDO DAL CUORE! … qualcosa di completamente diverso

Uno sguardo dal cuore: Queste righe vengono direttamente dal mio cuore. O per dirla diversamente, questo è il modo in cui ho sperimentato Dio. Quel che vogliamo sperimentare di Gesù oggi, è riferito al qui e ora.È prezioso per me incontrarti, proprio come Lui ha immolato la salvezza per ognuno di noi.

Uno scopo

di Charles R. Swindoll  –  Geremia 1:4–10   –    Monotonia e mediocrità si incastrano perfettamente come la coppia motrice al cambio. Una genera l’altra non facendo altro che farci annoiare, sbadigliare e portarci alla deriva. In riferimento alla monotonia, io credo che di base ci sia una mancanza di scopo piuttosto che una mancanza di attività. Possiamo essere occupati ma annoiati, coinvolti ma indifferenti. La vita diventa tediosamente ripetitiva, noiosa, monotona e banale. In una parola, insofferenza.

Chiamati a esaltare la vita: il sesto comandamento

Questo articolo è parte di una serie sui Dieci Comandamenti. La Parola di Dio ci rivela le leggi che egli richiede per vivere nel mondo, così come sono state da lui stabilite. Solo vivendo secondo questa legge possiamo prosperare e godere del proposito per cui siamo stati creati: glorificare Dio e godere di una relazione con lui. Questa serie esplora come i cristiani, la cui identità è in Cristo e la cui eredità è riposta nell’eternità, dovrebbero vivere concretamente i Dieci Comandamenti.

Il risveglio di cui abbiamo bisogno e i membri della Chiesa non rigenerati

Nei primi anni del 1700, tra il 75 e l’80 percento degli americani frequentava regolarmente le riunioni della chiesa. Eppure, un numero enorme di loro non era convertito. Fu tra queste persone che le dottrine del Risveglio ebbero i loro maggiori effetti. In altre parole, ovunque le persone si riunissero, dentro o fuori gli edifici della chiesa coloniale, i leader principali si rivolgevano ai membri della chiesa che avevano bisogno di Cristo.

Sai che dei la sua casa?

Continuiamo la nostra serie sul Salmo 27 col versetto quattro, che parla della casa di Dio.“Una cosa ho chiesto al Signore, e quella ricerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e meditare nel suo tempio.” (La Bibbia, Salmo 27:4).Esiste un posto nel quale sei protetto, dove niente ti può colpire... è la casa del Signore. Davide bramava di vivere lì perché è un luogo di pace dove si possono contemplare la magnificenza e la bellezza di Dio.

FAMIGLIA

Come Gesù ci salva

Attraverso la sofferenza di Gesù, spirituale e fisica, che non è stata un incidente di percorso, bensì il modo in cui Dio si accosta a noi. Nel momento più basso immaginabile: dolore, disperazione, fisica e morale.

LE GIUSTE SCELTE

STORIE DI FEDE VISSUTE

Ex musulmano svela la verità su Maometto e lascia l’Islam per...

Sì, nella vita musulmana puoi parlare di Allah, puoi parlare di adorazione, ma che dire delle violenze contro le persone che non la pensano come loro? Che dire delle violenze contro i Cristiani e gli Ebrei? Ai musulmani viene detto di fare guerra contro chi non la pensa come loro. È quello che è successo ai miei antenati in Marocco che erano cristiani e solo per questo furono giustiziati con la decapitazione mentre altri furono fatti prigionieri e ridotti in schiavitù.

IL FALCO

FEDE E SCIENZA

La presenza di Dio nelle nostre vite

Riflettere su questi due versetti significa correre il rischio di dire cose estremamente banali, da un lato già dette e sentite, dall’altra normalmente inascoltate nelle loro conseguenze. Chi di noi non è consapevole, infatti, che non c’eravamo nel momento della Creazione, che non eravamo al Suo fianco per consigliarlo? Allo stesso modo, se sentiamo la presenza del Signore nella nostra vita, se abbiamo il dono della fede, sappiamo anche che questa fede non dipende da noi. 

SOCIALE

SALUTE E BENESSERE

Lo Snus, l’ultima frontiera del fumo tra gli adolescenti. Genitori, eccome...

Negli ultimi giorni, il caso di due adolescenti finiti in ospedale a Ferrara ha acceso i riflettori su un nuovo e potenziale fenomeno allarmante: l’uso dello Snus tra i giovani. Due tredicenni, infatti, hanno accusato forti malori dopo aver assunto il prodotto tra i banchi di scuola. Lo Snus, pur essendo vietato in Italia, sta trovando spazio tra i giovani grazie a canali informali di distribuzione e all’influenza dei social media, oltre al fatto che di base non è illegale “per uso personale”. L’episodio di Ferrara, però, accende un faro innanzitutto su cosa sia questa sostanza - ancora praticamente sconosciuta per tanti adulti -, su quali rischi comporti e su come fare per vigilare e prevenirne l’uso. Ma andiamo con ordine.

RIFLESSIONI

Anche tu hai bisogno dell’elmo della salute!

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Un’arca per Noè