CENTRAFRICA – A un mese dalla conquista di Bangui i ribelli continuano a vessare la popolazione

Bangui – Ad un mese dalla conquista, il 24 marzo, della capitale della Repubblica Centrafricana, Bangui, da parte dei ribelli della coalizione Seleka, la situazione è lungi dall’essersi stabilizzata.
Mentre a Bangui i conducenti dei moto taxi e degli autobus sono scesi in sciopero per protestare per l’insicurezza, le estorsioni e le violenze delle quali sono spesso vittime, dal resto del territorio giungono notizie di assalti e abusi contro i civili.
Le popolazioni delle città di Yaloké, di Bayanga nel Sud, e di Rafai, nel sud-est, affermano che uomini di Seleka e bracconieri provenienti dal Sudan commettono saccheggi e violenze. Sono segnalati inoltre diversi casi di sequestri di persona a fini di estorsione. La città di Bayanga è stata abbandonata dalla popolazione in fuga alla ricerca di un rifugio nella foresta.
Secondo il Réseau des journalistes pour les Droits de l’homme en République Centrafricaine (RJDH-RCA), nella città di Ouango-Bangassou nel sud-est, due appartenenti a Seleka sono stati uccisi da un gruppo di giovani che tentavano di difendere la locale chiesa cattolica da un tentativo di saccheggio. Nella rappresaglie che ne è seguita sono morti diversi civili, mentre alcune abitazioni sono state incendiate e l’edificio di culto è stato infine saccheggiato.

(Agenzia Fides)

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