Le co-pastore cominceranno ufficialmente il prossimo 26 febbraio il loro ministerio presso la Calvary Baptist Church di Washington D. C.

Il 9 gennaio scorso la Calvary Baptist Church di Washington ha ufficialmente annunciato che Sally Sarratt e Maria Swearingen saranno le nuove pastore della congregazione. La coppia, che si è sposata non appena il matrimonio omosessuale è diventato legale nella Carolina del Sud nel 2014, sono state consacrate al pastorato presso la First Baptist Church a Greenville, S. C., nel novembre 2015.

Maria Swearingen, cappellana universitaria presso la Furman University a Greenville, S.C., ha conseguito la laurea in teologia presso la Baylor University nel 2007. È la figlia di un pastore della Southern Baptist Convention e di una portoricana. Ha svolto ruoli di leadership in seno all’Alliance of Baptists e ne co-presiederà l’incontro annuale del 2017.

Sally Sarratt, pastora presso la Greenville Unitarian Universalist Fellowship, ha lavorato anche come cappellana per il benessere comportamentale nel Sistema Sanitario di Greenville. Ha conseguito la laurea in teologia nel 2014 presso la Emory University di Atlanta.

Le nuove co-pastore cominceranno ufficialmente il loro ministero presso la Calvary Baptist Church il 26 febbraio. «È stato facile appassionarci alla chiesa del Calvario e al suo impegno di lunga data ad essere una voce di giustizia e di compassione per coloro che da sempre trovano ignorata e diffamata la pienezza della loro umanità», hanno detto in una dichiarazione congiunta.

Le due donne si sono conosciute presso la First Baptist Church a Greenville, e lì sono state consacrate dopo che la chiesa ha adottato nell’agosto 2015 una politica di non discriminazione nella vita e nel ministero della congregazione «sulla base dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere». A seguito di ciò la Chiesa ha ritirato la sua richiesta di convenzione dalla Southern Baptist Convention. Anche la Calvary Baptist Church ha reciso i suoi legami con la Southern Baptist Convention, che dal 2012 esclude automaticamente le chiese che affermano o tollerano l’omosessualità. La congregazione rimane comunque affiliata ad organizzazioni battiste che assumono posizioni più aperte e dialoganti sulle dibattute questioni etiche, tra cui: la Baptist World Alliance, l’American Baptist Churches Usa, l’Alliance of Baptists, la Cooperative Baptist Fellowship, la Baptist Peace Fellowship del Nord America.

La Calvary Baptist Church non è né la prima chiesa battista che assume un pastore dichiaratamente gay: già nel 2002 Nancy Petty, dichiaratamente lesbica, divenne pastora della Maverick Baptist Church (North Carolina); nè la prima chiesa battista ad avere una coppia omosessuale alla guida della comunità: dal gennaio del 2011 la Wake Forest Baptist Church, da anni impegnata per l’uguaglianza dei diritti delle persone Lgbtq, è condotta da due co-pastore lesbiche. Ma senza dubbio la scelta della Chiesa del Calvario – il cui coraggio a sfidare lo status quo va forse rintracciato nella sua fondazione avvenuta nel lontano 1862 ad opera di un gruppo di abolizionisti – è destinata a far parlare e ad inserirsi nell’acceso dibattito in corso all’interno del vasto mondo battista, tutt’altro che monolitico sulle questioni riguardanti l’etica sessuale. Fonte

Noi dal canto nostro siamo indignati di tale triste vicenda; perché in questa maniera queste cosiddette pastoresse, che si definiscono evangeliche, non fanno altro che incoraggiare gli omosessuali e le lesbiche di Washington e non solo, a continuare a seguire le loro concupiscenze carnali; insomma questa loro “nomina” anche dal punto di vista sociale tende a fortificare le mani di tutti quei pastori e pastoresse “liberali” peccatori che non aspettano altro che essere riconosciuti con servitori di un Cristo moderno, liberale ed ecumenico. Pasturare le pecore secondo le nuove dottrine liberali ed ecumeniche naturalmente è il pensiero dell’uomo ma non quello di Dio. Gli omosessuali e lesbiche infatti non avranno mai dalla loro parte la Legge di Dio, perché essa va chiaramente contro di essi, contro il loro peccato, e li giudica per quel che sono, cioè dei ribelli a Dio. Ormai in tutto il mondo nuove e strane dottrine stanno prendendo il sopravvento e coloro che si dicono Protestanti e che fanno pressione sulle autorità affinché si affrettino a riconoscere questi peccatori e gli diano il diritto di sposarsi e di vivere assieme riconosciuti dalla legge dovranno un giorno, non molto lontano, dare conto e ragione a Dio per i loro comportamenti!  Queste nuove figure di pastori liberali oltre a farsi portavoce degli omosessuali nell’ambito ecclesiale e sociale si muovono persino anche a livello politico, chiedendo con forza allo Stato che emani delle leggi in loro favore! Ma non si rendono conto di essersi allontanati dalla Parola di Dio? Non si rendono conto di aver perso il discernimento (semmai lo avessero avuto)? Non ci resta che pregare per loro affinché si possano umiliare davanti a Dio per non partecipare alle opere infruttuose delle tenebre e pentirsi della loro iniquità e Dio avrà pietà di loro (NDR).

Immagine: By Difference engine – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52315186

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