DAL GIOCO AL DRAMMA: Poker, Alessandro Bastianoni trovato morto suicida in Perù

l43-alessandro-bastianoni-130717191801_mediumIl giocatore d’azzardo italiano aveva debiti per 600 mila euro. Il suo corpo è stato trovato in un residence a Lima. Con accanto un lettera e del veleno. Alessandro Bastianoni, noto giocatore di poker italiano, è stato trovato morto in un appartamento di Miraflores, quartiere esclusivo di Lima, dove si sarebbe suicidato. La notizia è stata resa nota dai media locali, secondo i quali Bastianoni avrebbe perso al gioco 600 mila dollari.L’ULTIMO CONTATTO CON LAFIDANZATA IL 6 LUGLIO. Il corpo dell’uomo è stato scoperto grazie agli sforzi della compagna, Yeinni Ospina, che vive in Colombia: dopo averlo sentito al telefono per ultima volta sabato 6 luglio, e avendo perso ogni sua traccia ha viaggiato in Perù per cercare di ritrovarlo. «Mi aveva detto che aveva perso molti soldi e nella sua voce si notava una profonda tristezza. Ho cercato di rallegrarlo, ma è stato inutile», ha raccontato la donna, che si è messa in contatto a Lima con l’ambasciata italiana locale e la Direzione di Inchieste Criminali (Dirincri). Rintracciando il collegamento del cellulare di Bastianoni la polizia è riuscito a ritrovarlo in un appartamento che aveva affittato in una torre di lusso di Miraflores: accanto al corpo è stata trovata una lettera e del veleno. A causa dell’avanzata decomposizione del corpo, gli esperti della polizia locale hanno stabilito che l’italiano si sarebbe suicidato una decina di giorni prima del ritrovamento.

Giorno dopo giorno, a tentare lafortuna, sperando nella sorte, si rincorre la dea bendata in tutti i giochi. Come un cancro nell’anima, c’è chi ha perso la propria casa, il camion con tutto il carico, la propria moglie, fino ad uccidere i propri cari per avere denaro da giocare. Tragedie umane indicibili come quella di Alessandro Bastianoni, noto giocatore di poker italiano.

Con la crescente legalizzazione di giochi d’azzardo aumentano gli individui che entrano in contatto col gioco. La popolazione adulta dei paesi industrializzati con disturbi da gioco d’azzardo patologico è stimata tra lo 0,5% ed il 2%.
Nel gioco d’azzardo, come dice la parola stessa, il risultato del gioco è da attribuirsi totalmente al caso, e questo fa sì che non sia possibile né controllarlo né prevederlo e non si ha modo di migliorare la propria prestazione attraverso la ripetuta pratica.

Le motivazioni che spingono a giocare d’azzardo, pur essendo molteplici, ma possono essere ricondotte alla ricerca della vincita di denaro. Tale speranza diviene una certezza che spinge il giocatore a persiste a giocare con l’aspettativa di rifarsi e recuperare le perdite subite, col risultato che accumulerà perdite sicure.

Una possibile spiegazione di tale comportamento apparentemente irrazionale è che si finisce col considerare il gioco d’azzardo come un gioco di abilità e non più un gioco basato sul caso. Basti pensare allo studio dei numeri ritardatari al gioco del Lotto o alla roulette per avere un esempio di questo pensiero.

Esistono almeno tre tipi di giocatori. Quello sociale, gioca denaro superfluo per svago nel suo tempo libero,e non si aspetta di dover guadagnare tramite il gioco. Accetta di perdere, è capace di fermarsi al momento opportuno e non torna mai a giocare col proposito di rifarsi.

Il giocatore eccessivo, pur avendo cominciato a giocare socialmente, si è poi lasciato prendere la mano, perdendo il controllo sulle sue attività di gioco e su quelle ad esse collegate (come la ricerca del denaro) che si impongono sulle altre sfere della sua vita creando problemi economici, personali, familiari, lavorativi e sociali. Il comportamento è assimilabile a quello della dipendenza da sostanze, e vi si ritrovano aspetti come:

  • astinenza,
  • tolleranza,
  • perdita di controllo,
  • oltre a quello specifico relativo al bisogno di recuperare le perdite.

I giocatori patologici hanno, inoltre, un rischio da tre a quattro volte più elevato di altri di presentare altri problemi di dipendenza da sostanze come tabacco, alcol e sostanze illegali (tra il 4,5% ed il 10%, fino ad arrivare al 20,2%, riscontrato tra tossicodipendenti eroinomani in trattamento in un recente studio condotto in Lombardia).

Cosa fare? Un intervento di recupero deve tendere alla modificazione del modo di pensare insinuando dubbi che portino la persona a riconoscere i propri errori di pensiero, modificando di conseguenza le proprie azioni. Questo deve essere rinforzato tramite modifiche comportamentali (restare lontano da sale di gioco, avere accesso a poco denaro e a nessuna carta di credito, pianificare le attività del proprio tempo libero, ecc.).

Il giocatore eccessivo vive sperando nella Grande Vincita, mettendo in quella la sua speranza per la vita, ma la Bibbia afferma: ”tu sei la mia speranza, Signore, Dio; sei la mia fiducia” Salmo 71:5

Per un aiuto pratico puoi rivolgerti all’  Associazione Cristiana Evangelica ONLUS per la prevenzione delle dipendenze – Arca Teen Challenge, oppure, puoi entrare dentro i contatti di notiziecristiane.com dove troverai di certo una voce amica che potra darti consigli utili per uscire dal gioco d’azzardo!

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