
TIMIDI SEGNALI DI RIPRESA. Ma ci sono timidi segnali di ripresa: ad aprile 2013 l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha segnato un rialzo, passando a 86,3 rispetto all’85,3 di marzo. Lo ha rilevato sempre l’Istat. Il miglioramento è arrivato dopo il calo del mese precedente e ha visto l’indice posizionarsi al livello più alto dallo scorso luglio, ovvero da nove mesi. Nel dettaglio, il clima economico e quello futuro salgono ai massimi da oltre un anno (da marzo 2012).
MIGLIORANO LE ATTESE SU CRISI ECONOMICA. L’Istituto nazionale di statistica, infatti , ha rilevato un aumento della componente riferita al quadro economico (il relativo indice passa da 69,2 a 73,5), mentre è diminuita quella sul clima personale (da 91,4 a 90,5). Invece, gli indicatori del clima futuro e corrente, ovvero attuale, sono entrambi in aumento (rispettivamente da 80,3 a 80,8 e da 89,2 a 90,1). In particolare, guardando alla situazione economica del Paese, i giudizi e le attese sono in miglioramento.
IN CRESCITA LE ASPETTATIVE SULLA DISOCCUPAZIONE. Non è però così per le aspettative sulla disoccupazione, vista in crescita. A livello personale, le valutazioni sulla condizione economica della famiglia sono migliorate, ma è diminuito il saldo dei giudizi sul bilancio familiare (da -23 a -28). Inoltre, l’Istat ha segnalato come le opinioni sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi indichino un’attenuazione della dinamica inflazionistica. Su base territoriale, il clima di fiducia complessivo è aumentato nel Nord-Ovest nel Centro e nel Mezzogiorno, mentre è diminuito nel Nord-Est.
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